10 film più odiati (persino dai loro stessi registi)

Anche i più celebrati registi hanno realizzato film che persino loro avrebbero voluto non esistessero. Tra questi ci sono Lynch, Kubrick e Fincher.

Fantastic 4 - I Fantastici Quattro

Realizzare un film è un'impresa titanica, che richiede dedizione e un'immensa creatività. Tuttavia, non sempre il risultato finale riflette la visione del regista. Tra pressioni degli Studios, limiti di budget e compromessi forzati, ci sono pellicole che finiscono per essere così lontane dall'intento originale da venire disconosciute dai loro stessi autori. L'esempio più emblematico, senza dubbio, è quello di Dune.

Il controverso adattamento della space opera di Frank Herbert, scritto e diretto dal maestro del perturbante David Lynch. Uscito nelle sale ormai 40 anni fa, il film di fantascienza - oggi diventato un cult - fu funestato da recensioni negative, con conseguente flop al box office. Ma forse l'unico a detestare Dune più degli irriducibili fan della saga letteraria fu lo stesso Lynch. Il creatore di Twin Peaks è in buona compagnia, da Stanley Kubrick a David Fincher, la lista dei 10 film più odiati (persino dai loro stessi registi).

Dune (1984)

Dune Francesca Annis Kyle Maclachlan
Dune: Francesca Annis e Kyle Maclachlan in una scena

L'adattamento della space opera di Frank Herbert si rivelò decisamente complesso. David Lynch, maestro del perturbante, accettò l'incarico senza conoscere il materiale originale e, per sua stessa ammissione, non andava pazzo per il genere sci-fi (ironico, considerando che George Lucas gli aveva chiesto di dirigere Il ritorno dello Jedi). Il progetto fu segnato da interferenze con la Universal Pictures e da problemi di budget, limitando la visione di Lynch. Uscito nelle sale ormai 40 anni fa, Dune - oggi diventato un cult - fu funestato da recensioni negative, con conseguente flop al box office. Ma forse l'unico a detestare Dune più degli irriducibili fan della saga letteraria fu lo stesso Lynch che ammise: "È stato terribile, come morire lentamente".

Solar Crisis (1990)

Solar Crisis 1990
Solar Crisis: un'immagine del film

Nel 2050, una gigantesca tempesta solare minaccia di distruggere la Terra, e un gruppo di astronauti viene inviato nello spazio con l'obiettivo di deviarla usando una potente bomba antimateria. Con un budget di 55 milioni di dollari e Charlton Heston nel ruolo principale, ci si aspettava uno sci-fi movie da popcorn. Cosa è andato storto? Semplicemente tutto: Solar Crisis si è rivelato un fallimento completo, tanto da avere una distribuzione cinematografica minima. Anche se Richard C. Sarafian non era un regista particolarmente noto, famoso soprattutto per episodi di The Twilight Zone e della serie retrò Batman, ha comunque chiesto che il suo nome fosse sostituito con lo pseudonimo di Alan Smithee, adoperato da diversi registi per firmarsi in tutte quelle produzioni hollywoodiane di cui volevano disconoscere la paternità.

Woman Wanted (1999)

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Woman Wanted: Kiefer Sutherland in una scena

La maggior parte dei registi ha una carriera fatta di alti e bassi. Ma quando uno di loro arriva a rinnegare un suo film, è spesso segno di un fallimento totale. Per Kiefer Sutherland, il problema si amplificò: essere una star di Hollywood che decide di recitare e dirigere un film rense difficile prendere le distanze dal disastroso risultato, anche ricorrendo al famigerato pseudonimo di Alan Smithee. Questo melò indipendente, incentrato sulla storia di una domestica e sulla sua relazione con un vedovo e suo figlio, rappresenta la seconda esperienza dietro la macchina da presa dell'amato attore dopo Truth or Consequences, Purtroppo, Woman Wanted ha segnato definitivamente la fine della sua carriera da regista.

Hollywood brucia (1998)

Hollywood Brucia
Hollywood brucia: Jackie Chan in una foto

Una satira dell'industria cinematografica ad alto budget e delle frustrazioni creative che i registi affrontano nel tentativo di realizzare un film, spesso ostacolati dal controllo opprimente delle major, sempre pronte a imporre la loro ingerenza. Anche Arthur Hiller, celebre per aver detestato il film a causa dei (indovinate un po') continui interventi degli Studios, chiese che il suo nome fosse sostituito con il credito "Alan Smithee".

Paura e desiderio (1953)

Paura E Desiderio
Paura e desiderio: una scena del film

È curioso trovare un film di uno dei pesi massimi della storia del cinema inserito in questa lista. Cos'è successo, esattamente? Quest'opera prima di Stanley Kubrick rappresenta un inevitabile punto di partenza per un regista destinato a diventare una leggenda. Anche per un maestro della Settima Arte, il debutto è sempre un banco di prova. Il film, che affronta il tema eterno della guerra come metafora dell'inferno, non può essere definito un fallimento, ma mostra chiaramente i limiti di un cineasta ancora in fase di crescita. Nonostante le sue imperfezioni, la pellicola lascia intravedere il talento visivo di Kubrick. Nelle sue stesse parole, però, Paura e desiderio non è altro che "un goffo esercizio amatoriale".

Batman & Robin (1997)

George Clooney, Chris O'Donnell ed Alicia Silveston in un'immagine promozionale di 'Batman & Robin'
George Clooney, Chris O'Donnell ed Alicia Silveston in un'immagine promozionale di 'Batman & Robin'

La maggior parte dei registi in questa lista tende a scaricare tutta la colpa sugli Studios. Joel Schumacher, invece, potrebbe essere l'unico ad aver rinnegato un film con un atteggiamento autoironico e consapevole, scusandosi con i fan 20 anni dopo. Batman Forever non era certo un capolavoro, ma venne accolto come un ritorno alle origini campy dell'Uomo Pipistrello. Due Facce e l'Enigmista erano divertenti, i bambini li adoravano e, alla fine, il blockbuster fu un successo al botteghino. Il compianto regista culto, però, aveva sempre seguito una regola ferrea: niente sequel. Una regola che infranse, purtroppo, quando Warner gli offrì una montagna di soldi per dirigere Batman & Robin. Il risultato? Un gigantesco spot di giocattoli, odiato da chiunque avesse più di sette anni.

Fantastic 4 - I Fantastici Quattro (2015)

Fantastic4 I Fantastici 4
Fantastic 4 - I Fantastici 4: un'immagine promozionale del film

Prima dell'uscita di Fantastic 4, basato sull'omonimo gruppo Marvel, Josh Trank avrebbe inviato un'email al cast e alla troupe, affermando con presunzione che il suo prodotto sarebbe stato il miglior film sui supereroi mai realizzato. Si dice che un membro del cast, rimasto anonimo, abbia semplicemente risposto: "Non credo". In seguito al gigantesco flop del cinecomic, Trank cambiò radicalmente posizione, arrivando a prenderne le distanze e scaricando la responsabilità sulla 20th Century Fox. Fantastic 4 è diventato celebre per essere una delle produzioni più disastrose nella storia del cinema.

Accidental Love (2015)

Accidental Love: Jessica Biel con Jake Gyllenhaal in una scena del film
Accidental Love: Jessica Biel con Jake Gyllenhaal in una scena del film

Nel processo di realizzazione di un film, molte cose possono andare storte, ma in questo caso è andato storto praticamente tutto. David O. Russell, regista acclamato ma notoriamente "difficile", non sembra essere stato il responsabile del disastro che ha travolto questa produzione. Il cast e la troupe hanno abbandonato il set perché non venivano pagati e un sindacato, International Alliance of Theatrical Stage Employees, ha ritirato il proprio supporto. Alla fine, Millennium Entertainment ne ha acquisito i diritti e ha assemblato una versione montata alla meno peggio. Quando Russell è venuto a conoscenza del risultato finale, ha chiesto che il suo nome venisse rimosso dai titoli, per ragioni facilmente comprensibili.

Alien³ (1992)

Alien 3: xenomorfo runner
Alien 3: xenomorfo runner

Tutto ebbe inizio con Ridley Scott e James Cameron che realizzarono due film iconici. Quando David Fincher fu scelto per dirigere il terzo capitolo, sembrava scontato che il successo si sarebbe ripetuto. Purtroppo, il regista culto ricorda il suo debutto cinematografico con amarezza. All'epoca poco più che ventenne, Fincher fu ostacolato dalla Fox che interferì pesantemente nella produzione. Non solo vennero tagliati 30 minuti di scene che il regista riteneva essenziali per la trama, ma anche il finale fu modificato, compromettendo l'intero film.

Hellraiser - La stirpe maledetta (1996)

Hellraiser La Stirpe Maledetta
Hellraiser - La stirpe maledetta: una scena del film

La produzione dell'horror andò talmente male che Clive Barker, il creatore originale, si dissociò dal franchise. Kevin Yagher, esperto di effetti speciali, accettò di dirigere ma abbandonò a causa delle pesanti interferenze dello studio, tra cui cambiamenti alla sceneggiatura durante le riprese. Un altro regista completò il lavoro, e Yagher, insoddisfatto, chiese che la regia fosse attribuita all'ormai inflazionato pseudonimo Alan Smithee.