Dopo aver stupito nel 2024 con Il ragazzo dai pantaloni rosa, Eagle Piactures ci riprova a inizio 2025 con un nuovo titolo tutto italiano, Fatti vedere, tratto da un'idea originale di Roberto Proia che ha anche scritto la sceneggiatura insieme a Giulio Carrieri. Il film, affidato per la regia a Tiziano Russo, racconta la storia di Sandra, una laureata in psicologia che viene assunta dal sito fattivedere.com e viene parallelamente lasciata dal fidanzato Stefano, che va via di casa senza spiegazioni. Inutile dire che Sandra va in crisi e si tormenta per sapere cosa sia accaduto e l'occasione arriva in modo sorprendente: da una parte un bug del sito per cui ha iniziato a lavorare le assegna una foto profilo sbagliata, dall'altra uno dei suoi primi pazienti è proprio il suo ex.
Con la webcam spenta prima che la potesse vedere e riconoscere, la voce camuffata, Sandra si finge l'anziana terapeuta dell'immagine e, incurante della deontologia professionale, cerca di dare risposta alla domanda che non riesce a togliersi dalla testa sul perché Stefano l'abbia lasciata. Ma la copertura di Sandra salta inevitabilmente quando arriva il matrimonio della sua migliore amica, Benedetta.
È Matilde Gioli a interpretare Sandra, mentre l'amica ha il volto di Asia Argento. Ed è proprio da loro due, insieme al regista Tiziano Russo, che ci siamo fatti anticipare qualcosa su Fatti vedere, in occasione delle Giornate Professionali di Cinema di Sorrento.
Il tono di Fatti vedere
Se la trama e l'idea di questa moderna Mrs Doubtfire ci intriga, siamo curiosi di capire anche il tono con cui tutto questo è raccontato. "Il tono è quello di una commedia romantica" ci spiega il regista Tiziano Russo, "e poi ovviamente ha tutte le varie sottotracce, che sono da una parte quelle del giallo, ma sempre molto decadente, ironico, dall'altra quella investigativa, poi c'è la parte cinica. In qualche modo sfiora quello che è il fumetto. E ho anche cercato di raccontare una Roma attuale, disordinata, cinica, movimentata, ma anche silenziosa e deserta di notte". In sintesi possiamo dire che è "una commedia che prende un po' da tutto, cercando però di essere originale e cercare di fare qualcosa di diverso, di portare in scena qualcosa di diverso."
Se questo è il tono di ciò che vedremo in Fatti Vedere, è evidente che "il tema è quello del doppio, con la protagonista che cerca di mostrarsi nascondendosi dietro un'altra identità. Parlo di Matilde, ma vale un po' per tutti i personaggi: anche quello di Asia, Benedetta che è la migliore amica di Matilde, si nasconde. Sono tutti personaggi un po' bugiardi." E un altro tema, infatti, può essere quello della bugia.
La dualità dei personaggi
Ed è ciò che forse ha più intrigato Matilde Gioli, "il tema dell'identità e della maschera, di una dualità. Quello che io ho trovato molto interessante mentre lo giravo, e in cui mi sono ritrovata, è che spesso per essere autentici ci serve metterci una maschera, che è paradossale se ci pensi. In più, in un momento storico come questo, si fa sempre più fatica, parlo soprattutto delle giovani generazioni, a dirsi le cose guardandosi negli occhi: non si regge più lo sguardo vis-à-vis e c'è lo schermo, le maschere, i filtri. È interessante invece rendersi conto, quando si vede tutta l'evoluzione del film, che alla fine la cosa più efficace è quella di guardarsi in faccia e di dirsi le cose."
Anche Asia Argento ci ha anticipato qualcosa sul suo personaggio che "come ha spoilerato il regista è la migliore amica di Matilde. È quella che cerca di riportarla un po' con i piedi per terra, perché lei vaneggia." Anche lei però non è esente dalla menzogna, "anche io ho un doppio e non sono esattamente quello che sembra. Ed è un tema che riguarda tutti nella vita, perché il falso lo si crea per proteggere quelle parti più fragili. È anche normale farlo, ma il messaggio è di tirar fuori la verità, anche se a volte può essere doloroso, faticoso, anche violento, però i risultati sono impagabili nel bene e nel male."
Ed è qualcosa che capita anche nella loro vita? "Sì, a me sì" è sicura Matilde Gioli ed è d'accordo Tiziano Russo che spiega come appartenga "un po' a tutti. Quando usciamo fuori dalla porta di casa, involontariamente ci vestiamo di un personaggio." Ma è Asia Argento a spingere ancor di più su questo tema: "è una vita che mi metto le maschere, a volte mi è sembrato di dover pagare il biglietto per assistere al teatrino di me stessa."