Dopo Fate/stay Night: Heaven's Feel - II. Presage flower uscito l'anno scorso nelle sale italiane ecco la recensione di Fate/stay Night: Heaven's Feel II. Lost butterfly l'atteso sequel, presentato in anteprima il 26 aprile al Napoli Comicon, e in arrivo nei cinema italiani il 18 e 19 giugno grazie alle uscite evento a cura di Nexo Digital e Dynit. Fate/Stay night è in origine una visual novel popolarissima in Giappone da cui sono poi stati sviluppati la versione manga e successivamente quella anime creando così un universo narrativo estremamente vasto e complesso che di volta in volta è in grado di spostare il focus su personaggi diversi in base alle esigenze narrative, in un'intricata matassa di situazioni, combattimenti e strategie che appassionano una quantità sempre crescente di giocatori, lettori e appassionati di anime. La pellicola, grazie anche alle ottime animazioni, si è rivelata in patria un grande successo di pubblico e di critica pur non essendo per nulla il lungometraggio perfetto che ci si aspetterebbe.
Una trama complessa
La trama di Fate/stay Night: Heaven's Feel II. Lost butterfly inizia proprio dove il precedente film ci aveva lasciato: Saber è creduta morta ma Shirou decide, nonostante ciò, di continuare a combattere escogitando con Rin un piano d'azione. Sakura, rapita da Shinji rivela di essere lei il vero master e quest'ultimo preso dalla rabbia utilizza su di lei una pozione per farle perdere il controllo del proprio mana. Dopo l'incidente la ragazza tenterà di allontanarsi da Shirou ma lui le promette che la proteggerà anche a costo dei propri ideali. Da qui in poi inizieranno una serie di misteriosi accadimenti che mescoleranno le carte in tavola offrendo anche qualche rivelazione. Se Fate/stay night: Heaven's feel - 2. Lost Butterfly riesce ad indagare fin troppo bene il rapporto tra Shirou e Sakura, non riesce a fare altrettanto con gli altri personaggi che rimangono spesso sullo sfondo, e seppur intervengano in momenti e decisioni chiave per la narrazione, non ne afferriamo fino in fondo il senso e le motivazioni.
Poca azione e atmosfere dark
Lost Butterfly è essenzialmente un film narrativo, ci regala fiumi di parole ma dosa l'azione con il contagocce, relegandola esclusivamente in pochi e non sempre incisivi momenti. Vi confessiamo che avremmo sinceramente voluto vedere meno amplessi e più combattimenti, ma così non è stato. La relazione tra Sakura e Shirou diviene sempre più centrale e morbosa occupando buona parte dei 117 minuti che, in questo modo, si dilatano (e un po' si perdono) in un mare di dialoghi e momenti, onestamente, un po' al limite del trash. Attenzione, però, questo tipo di narrazione non è nuova a Fate/Stay, i fan della saga non avranno di certo molto da ridire essendo coerente con le altre opere dell'universo narrativo rappresentato seppur, la mancanza di dinamicità può comunque scontentare anche gli appassionati. Restano le atmosfere suggestive che abbiamo conosciuto in videogiochi e anime, che qui si tingono ulteriormente di toni dark rispetto al precedente lungometraggio e che rendono al meglio la crudezza e le spietate regole della guerra per il Santo Graal, dopotutto la route Heaven's Feel è nota per essere la più violenta e cupa dell'intera saga sia come scenari che come tematiche.
Le animazioni, un grande punto di forza
Se c'è una cosa che non può essere messa in dubbio è la notevole qualità delle animazioni a cura dello studio Ufotable: estremamente fluide nei combattimenti, precise e spettacolari, lasciano allo spettatore quell'effetto wow! con cui, sicuramente, volevano caratterizzare la pellicola. Per noi Fate/stay Night: Heaven's Feel II. Lost butterfly, non è né perfetto, né completamente riuscito: cercando di puntare tutto sui temi scottanti che vuole narrare, si perde più volte promettendo grandi cose per il seguito. Siamo comunque sicuri che grazie allo spirito della saga di Fate/Stay, in ogni modo presente e coerente, potrà piacere agli appassionati della visual novel forse più che a quelli della serie manga o anime.
Conclusioni
Per riassumere questa recensione di Fate/stay night: Heaven’s Feel II. Lost butterfly possiamo affermare che questo secondo lungometraggio è ben lontano dalla perfezione. Cercando di puntare l’attenzione su temi più maturi e scottanti si perde in situazioni e dialoghi al limite del trash a discapito dell’azione che viene relegata a pochi e concitati momenti. Ottime le animazioni che appaiono fluide e dinamiche ed alzano di un bel po’ lo standard qualitativo per i futuri film del genere. Il lungometraggio mantiene, comunque, lo spirito di Fate/Stay e siamo sicuri che gli appassionati potranno apprezzarne più di qualche elemento.
Perché ci piace
- Le animazioni estremamente fluide e d’impatto, specialmente nei combattimenti.
- Presenta diversi elementi che i fan della saga apprezzeranno sicuramente.
Cosa non va
- L’azione dosata con il contagocce.
- Il ritmo del film che si perde nei tantissimi dialoghi e in situazioni ai limiti del grottesco.