Exhuma, recensione: non aprite quella tomba. Un horror movie mai banale

L'horror coreano su una terrificante esumazione, appena uscito nel blu-ray della Midnight Factory, è un oliato meccanismo di tensione, che anche grazie a un ottimo cast riesce a spaventare senza ricorrere a facili jump scare.

Una parte della locandina di Exhuma

In Asia ha fatto sfracelli al box-office e ha battuto Dune: parte 2 al botteghino, e già questo è un bel biglietto da visita, soprattutto per un film horror. Fatto sta che quella del sudcoreano Exhuma, che finora era disponibile solo in streaming ma ora è finalmente arrivato in Italia anche in homevideo grazie a Midnight Factory, è un'uscita da non perdere che regala brividi e inquietudine in modo affatto banale, denotando uno spessore nettamente maggiore rispetto a tanti film di genere tutti uguali.

Exhuma Choi Min Sik
Choi Min-Sik in una scena di Exhuma

Il regista del film Jang Jae-hyun, al Far East Festival di Udine ha confessato di aver visto L'esorcista almeno cinquanta volte. Ed è indubbio che l'influenza del capolavoro di William Friedkin, già presente nelle sue due precedenti opere, sia molto evidente anche in questa, solo che ne trasporta le tematiche nell'ambito della mitologia coreana e giapponese di cui il film è pesantemente permeato, con risultati certamente soddisfacenti.

Esumazioni, rituali e un'entità maligna

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Kim Go-eun è la sciamana protagonista del film

In Exhuma una famiglia americana benestante di origini coreane chiede aiuto alla giovane sciamana Hwa-Rim (Kim Go-eun) perché sospetta che il figlio neonato sia stato colpito da una maledizione sovrannaturale. Assistita dall'amico Bong-Gil (Lee Do-hyun) la ragazza è convinta che la causa dei problemi del piccolo sia lo spirito oscuro di un antenato infelice che sta trasmettendo rabbia e risentimento, una sorta di richiamo della tomba: pertanto ritiene necessario esumare il cadavere in Corea. Per farlo si rivolge all'esperto geomante  Sang-Deok (il sempre ottimo Choi Min-Sik) e all'impresario funebre Young-Geun (Yoo Hae-Jin).

Exhuma Scena
Tutti perplessi e spaventati davanti alla bara appena dissepolta

Una volta appurato il luogo della sepoltura dell'antenato, ai margini di una foresta al confine con la Corea del Nord, i due sono perplessi e vogliono tirarsi indietro ritenendo il posto malvagio e maledetto. Alla fine i quattro decidono di proseguire celebrando però un complesso rituale, ma finiscono per scatenare un'entità maligna potente e vendicativa che metterà a rischio non solo le loro vite, ma anche quelle della famiglia americana.

Tra bare e cremazioni tanta tensione e una costante inquietudine

Exhuma Yoo Hae Jin E Choi Min Sik
Lee Do-hyun e Kim Go-eun sul luogo della sepoltura

Non è un horror facile Exhuma, soprattutto se si è abituati ai soliti prodotti di genere tutti basati su trame sempliciotte, soluzioni facili e veloci e jump scare a buon mercato. Il film di Jang Jae-hyun è decisamente più complesso e spiazzante, soprattutto nella prima parte presenta i canoni del thriller lento e riflessivo, con una narrazione articolata che si prende i suoi tempi e non ricorre a facili escamotage per estrapolare il gridolino dallo spettatore impaurito.

Exhuma Rituale
La preparazione del complesso rituale

Ed è proprio questo il suo pregio più grande, perché pur non ricorrendo a questi stratagemmi inflazionati, Exhuma riesce a destare inquietudine, incertezza e disagio emotivo. Questo continuo girovagare tra bare, cremazioni, cadaveri materiali e spiriti eterei, nel quale non manca perfino una spruzzata di umorismo, conserva il fascino del mistero ma anche il terrore dell'ignoto e dei risvolti più spaventosi dell'aldilà.

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Una sequenza spettacolare di Exhuma

Sciamanesimo, geomanzia, cura estetica e un cast impeccabile

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Un momento del rituale dell'esumazione

Anche sotto l'aspetto della trama, essendo legato al folklore e alla storia dei paesi interessati, Exhuma in alcuni passaggi può risultare un po' ostico e impegnativo da seguire. Sciamanesimo e geomanzia non sono cose che si masticano tutti i giorni in occidente, alcuni aspetti della vicenda restano enigmatici, ma il film rimane avvincente. Solo come esempio della grande cura estetica, citiamo la scena del rituale dell'esumazione, che è davvero coinvolgente e ben girata, grazie a un ottimo mix sonoro e alla travolgente interpretazione di Kim Go-eun, a suo agio tra balli e canti. E lei è solo uno dei punti di forza di un cast ottimo, nel quale spicca ancora un Choi Min-Sik impeccabile.

L'impresa di far convivere razionalità, religione, folklore e superstizione

Exhuma Spettro
Una sinistra apparizione dell'entità maligna

Sia chiaro, non è che tutto fili liscio e qualche sbavatura c'è. Il film ha una parte introduttiva un po' lunga e macchinosa, ma poi quando trova il ritmo è un crescendo, una costante progressione di tensione condita da sprazzi di orrore e sequenze di sicuro impatto. Alcuni ritorni sui luoghi cruciali sono un po' ripetitivi ma fanno scoprire sempre nuovi aspetti e la vicenda finirà addirittura per ammantarsi di un'aura collettiva nel senso più ampio del termine, coinvolgendo i rapporti storico-politici fra Giappone e Corea.

Exhuma Kim Go Eun
Yoo Hae-jin e Choi Min-sik in una scena di Exhuma

Va detto che pigiare a tutta per oltre due ore sul labile confine fra una modernità razionale e un mix di religione, folklore e superstizione può essere rischioso e impegnativo, come del resto accettare l'alternanza fra spirito e materialità dell'entità oscura, ma alla fine il film ce la fa, riesce a far convivere tutto. E soprattutto convince lo spettatore che è giusto così.

Il blu-ray della Midnight Classic: ottimo video e stupendo audio

Exhuma Blu Ray
Il blu-ray di Exhuma

Come detto Exhuma è ora disponibile nel blu-ray della Midnight Classic, la collana di Plaion. Il prodotto, presentato nella consueta ed elegante slipcase arricchita da un booklet, è tecnicamente eccellente. Il video è ben dettagliato, fluido anche durante le frenetiche scene dei rituali, con un quadro sempre compatto in ogni circostanza nonostante le tante sequenze scure, nelle quali affiora solo una leggera pastosità. Esuberante anche il croma. Ancora più convincente l'audio, presente con le tracce Dts HD 5.1 sia in italiano che in originale. Si tratta di un ascolto potente e coinvolgente, con una spazialità notevole e una precisione chirurgica, basta sentire a tratti la dislocazione degli effetti spettrali o il viaggio della palla di fuoco lungo i diffusori. I bassi impetuosi assicurano inoltre la giusta energia. Negli extra solo il trailer, ma ricordiamo il booklet presente nella confezione.

Conclusioni

Exhuma è un horror impegnativo che non ricorre a facili jump scare, ma che attraverso una storia di esumazioni ed entità maligne, trasporta lo spettatore nel mondo dello sciamanesimo e della geomanzia. Un viaggio nella complessa mitologia coreana e giapponese che riesce a trasmettere, anche grazie alle formidabili interpretazioni, un clima di tensione e inquietudine, affacciandosi su un aldilà di puro terrore.

Movieplayer.it
3.5/5
Voto medio
N/D

Perché ci piace

  • La capacità di creare tensione e inquietudine senza ricorrere ai soliti facili stratagemmi horror.
  • Un cast in grandissima forma.
  • Alcune sequenze sono molto suggestive, oltre che spettacolari.
  • Una narrazione articolata e una grande cura estetica.

Cosa non va

  • Un incipit un po’ macchinoso.
  • Sciamanesimo, rituali e folklore coreano sono impegnativi per un pubblico occidentale.