Esce il 23, 24 e 25 aprile nelle sale italiane come evento speciale, grazie a I Wonder Pictures, Ex Libris: New York Public Library, documentario di Frederick Wiseman sulla biblioteca pubblica di New York, cuore pulsante di democrazia e cultura, sede di sapere e centro pronto ad accogliere chiunque, "a meno che non sia rumoroso".
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Presentato alla 74esima Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, il film, 197 minuti che scorrono che è un piacere, è una fotografia della "parte migliore della tradizione americana", come ci ha detto l'autore proprio al Lido di Venezia: inquadrando raramente volumi e scaffali, Wiseman, premio Oscar alla carriera nel 2017, si concentra invece sulle persone. Ragazzi, persone che desideravano andare a scuole di cinema troppo costose e hanno quindi imparato tutto quello che sanno sulla settima arte frequentando la biblioteca, bambini ai primi approcci con la lettura, consigli di amministrazione che si preoccupano di trovare fondi per mantenere quello che è uno dei più importanti, e virtuosi, centri culturali del mondo.
"La biblioteca è un esempio di democrazia in azione, della base della democrazia." ci ha detto Wiseman, proseguendo: "La biblioteca è aperta a tutti, a meno che non siano rumorosi: la usano le persone di tutte le classi sociali, razze ed etnie. Offre servizi per poveri e immigrati, le succursali sono centri culturali e sociali, prevede programmi doposcuola per studenti di tutte le età, dalle elementari al liceo. La biblioteca offre migliaia di corsi per adulti: di lingua, per imparare a usare il computer. Ha radici profonde nella comunità e offre servizi che usano tutti: credo quindi che sia il centro culturale più importante di New York, per la ricchezza del servizio che offre, e allo stesso tempo è un grande esempio di istituzione democratica: la biblioteca rappresenta tutto ciò che non è Trump."
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La parte migliore della tradizione americana
Guardando Ex Libris - The New York Public Library, nonostante il periodo storico incerto in cui ci troviamo, sembra che Wiseman abbia ancora grande fiducia nell'umanità. In parte è così: "Non sono molto bravo con le generalizzazioni sul genere umano, perché, facendo i miei film, ho visto grande gentilezza ma anche grande crudeltà. Uno dei motivi per cui scelgo soggetti così differenti per le miei opere è proprio per illustrare i diversi aspetti del comportamento umano. Sicuramente quello che succede alla New York Public Library è il contrario di quello che rappresenta Trump e credo sia importante far capire che Trump non è il portavoce di tutta l'America, mentre la biblioteca simboleggia la parte migliore della tradizione americana."
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