È strano scrivere, a dieci anni dalla sua uscita in patria, la recensione di Enlightened, la serie di HBO co-creata e interpretata da Laura Dern e Mike White, che arriva finalmente dal 12 maggio 2021 su Sky Atlantic e NOW. Seguirà dal 26 maggio la seconda e ultima stagione, dato che fu cancellata per bassi ascolti dopo sole due annate.
RISVEGLIO SPIRITUALE
Protagonista assoluta di questa dramedy molto particolare è Laura Dern, musa di David Lynch al cinema e che molti anni prima di Big Little Lies - Piccole grandi bugie è stata in TV nei panni di Amy Jellicoe, una dirigente d'azienda che dopo un esaurimento nervoso, riesce a ritrovare se stessa grazie ad un percorso di riabilitazione alle Hawaii. Una volta tornata a Los Angeles, finisce per lavorare nuovamente nella stessa azienda che aveva causato il suo crollo personale e professionale, questa volta non più ai piani alti con mansioni creative, bensì in un seminterrato dovendo sistematicamente e meccanicamente inserire dei numeri nel computer. Tutti sembrano passarsela meglio di lei, come la sua ex assistente Krista (Sarah Burns, Life as We Know It) che è stata promossa, oppure Damon (Charles Esten, Nashville), il dirigente con cui era andata a letto creando scandalo. "Lui è sposato con figli e alla fine ci ho rimesso io" dirà Amy in un momento di frustrazione, ricordando la disparità dei sessi soprattutto in ambienti lavorativi aziendali.
Questo "risveglio spirituale" diviene per Amy la chance per cercare di riprendere in mano la propria vita e applicare i suoi nuovi principi alla vecchia quotidianità. Amy ora mette in discussione tutto ciò che prima dava per certo e per scontato, e si fa promotrice di un mondo più ecosostenibile, più giusto, più altruista, forse utopistico. Dallo yoga alla meditazione, tutti strumenti che ha assimilato alle Hawaii, la donna cerca di rimettere ordine nella propria vita, nelle proprie relazioni e nei propri affetti prima ancora che sul posto di lavoro. Per questo tenta in tutti i modi di avere un atteggiamento positivo su ciò che le accade, su come tutti la vedano come "quella che ha avuto un esaurimento nervoso in ufficio", contro tutte le difficoltà del "reinserimento" che la vita ha in serbo per lei.
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UNA STORIA INTIMA E PERSONALE
Enlightened racconta una storia molto personale e intima per Dern, che grazie a questo ruolo si è aggiudicata il Golden Globe come migliore attrice protagonista, e che non solo ha interpretato e prodotto, ma anche co-ideato insieme a Mike White (School of Rock), che nello show si è ritagliato anch'egli un personaggio, Tyler, il timido nuovo collega d'ufficio di Amy e suo "partner in crime" col passare degli episodi. Episodi che svelano man mano il passato della protagonista e le tante volte che la vita le ha detto picche e sputato in faccia, costringendola a rialzarsi più e più volte. Enlightened è in fondo un'analisi della protagonista al fine di sbugiardare la società moderna, una dramedy che oscilla fra il nero e il luminosissimo, che tra le righe vuole mostrare quanto le azioni delle persone abbiano conseguenze sulla psiche degli altri, soprattutto quelli più fragili e insicuri tra noi. Una società tossica, che punta più sulle apparenze che sui sentimenti delle persone, un ambiente di lavoro altrettanto tossico, che fa delle micro aggressioni quotidiane il proprio marchio di fabbrica, nonché del causare inquinamento ambientale ma insabbiando il più possibile qualsiasi vicenda a riguardo.
Nei rapporti familiari disfunzionali ai quali l'indomita protagonista tenta di mettere ordine troviamo principalmente Diane Ladd (Alice non abita più qui, Chinatown), madre di Laura Dern anche nella vita, nei panni della distante genitrice Helen, e Luke Wilson (Idiocracy, I Tenenbamum) nel ruolo dell'ex marito Levi, dipendente dalle droghe, uno dei motivi all'origine del loro divorzio. A testimoniare questa intimità di fondo c'è un gioco di luci e di colori caldi molto suggestivo nella nuova vita di Amy, così come un insistere della macchina da presa a inquadrare in soggettiva lo sguardo della protagonista verso il cielo (o l'oceano) come se potessero avere tutte le risposte. Lo show si presenta come una lunga seduta psicanalitica che mescola delicatamente dramma e commedia, con degli episodi tematici e dalla struttura circolare. Un mix e un ritmo che a lungo andare potrebbero però stancare lo spettatore e che infatti portò alla cancellazione prematura del serial, che a distanza di anni da molti viene ancora considerato un gioiellino che HBO si è lasciata scappare.
Conclusioni
Concludiamo la recensione di Enlightened felici che la serie abbia trovato una casa in Italia e allo stesso tempo perplessi su che impatto possa avere dieci anni dopo una serie come questa, così pericolosamente in bilico fra il dramma e la commedia, fra il black humour e una dolce carezza, elementi che forse ne hanno decretato la fine prematura.
Perché ci piace
- Una grande interpretazione di Laura Dern.
- Una costruzione degli episodi circolare e tematica sopraffina.
- Una riflessione interessante sul cinismo della società moderna.
Cosa non va
- A lungo andare il meccanismo della serie potrebbe stancare (e infatti è stata cancellata).