Per certi versi arrivano a colmare un vuoto, i simpatici personaggi di cui parleremo in questa recensione di Ecco i Muppets (per l'esattezza del primo episodio), la nuova serie realizzata per Disney+ (potete abbonarvi alla piattaforma seguendo questo link) e che in Europa arriva con un po' di ritardo rispetto agli Stati Uniti, dove i sei episodi sono stati messi a disposizione tra il 31 luglio e il 4 settembre. Un vuoto, sì, perché se uno guarda bene l'apposita sezione (o Collection) della piattaforma dedicata ai pupazzi creati da Jim Henson salta all'occhio la natura parziale del catalogo: sono presenti tutti i film, usciti tra il 1979 e il 2014, e c'è anche il recente revival animato di Muppet Babies, destinato a un pubblico più giovane, ma mancano completamente all'appello le serie televisive con attori e pupazzi in carne e ossa, una lacuna di non poco conto considerando che Kermit e compagnia bella devono la loro fama proprio al piccolo schermo, dove hanno esordito nel 1976 con il fare caotico ed esilarante che li caratterizza. Nell'attesa che ciò cambi, questa nuova produzione è quindi il ritorno dei Muppets al formato che meglio li valorizza, anche nello sfortunato serial andato in onda nel 2015 e cancellato dopo una stagione, dove si applicava all'universo hensoniano la formula del mockumentary.
I Muppets, ora!
Il titolo originale di Ecco i Muppets è Muppets Now, un appellativo che si riferisce alla cornice narrativa dello show: l'idea di base, infatti, è che Kermit e i suoi amici si siano dati alla produzione di video per il web, e ogni episodio mostra Scooter che li carica uno alla volta, facendoci assistere alle loro scorribande in nuovi format. C'è Miss Piggy che dà consigli di moda, il Cuoco Svedese che gareggia con celebri chef televisivi, Walter che scopre i talenti nascosti degli altri Muppets, Pepe che mette in scena un quiz, e varie altre trovate. Alcuni segmenti sono fissi, altri appaiono a episodi alterni o quasi, e ci sono sempre ospiti umani che danno una mano. In particolare, Taye Diggs e Linda Cardellini appaiono sempre al fianco di Miss Piggy, e nel corso della stagione fanno capolino anche Seth Rogen, Danny Trejo e Aubrey Plaza. Il tutto con un ritmo apparentemente forsennato, almeno per quanto riguarda la cornice narrativa, dato che il povero Scooter deve caricare i video senza un attimo di tregua.
The Muppets: lo scandaloso ritorno in tv di Kermit la rana e Miss Piggy
Anarchia, portami via
C'è una sorta di contraddizione al centro della serie, e non ci riferiamo solamente al fatto che nelle prime descrizioni si parlava di un programma unscripted, senza copione, mentre nei credits finali sono elencati più sceneggiatori; c'è una chiara volontà di ricatturare lo spirito libero e folle dei Muppets così come lo hanno conosciuto i primi spettatori quasi cinque decenni fa, ma la formula episodica con escamotage narrativo annesso mette in evidenza la natura artificiosa del progetto, che pur diverte ma non va mai oltre la gag superficiale. A volte ciò è sufficiente, come quando appare il Cuoco Svedese, forse l'unico personaggio non particolarmente colpito dalla scrittura molto calcolata dato che le sue gesta sono sempre puramente fisiche, senza dover ricorrere alla parola per sottolineare l'aspetto umoristico. Gli altri invece, nel tentativo di adattarsi alla fruizione moderna dei contenuti, risultano un po' annacquati, e la natura discontinua dei singoli segmenti fa sì che siano più efficaci come brevi distrazioni individuali di pochi minuti che come parte di un tutto che dura circa 25 minuti.
Disney+, quello che manca (e quello che non vedremo mai)
È anche una delle rare volte che ci sentiamo di sconsigliare vivamente la visione in lingua originale, almeno per quanto riguarda le scene in cui appare Kermit, che da qualche anno è stato affidato a un nuovo marionettista, Matt Vogel, la cui voce non corrisponde per nulla a quella dei predecessori Jim Henson e Steve Whitmire. È un effetto straniante che incide sulla percezione di questo serial come qualcosa di anomalo, che cerca di rifarsi ai Muppets classici ma il più delle volte è una pallida, per quanto simpatica, imitazione. Ne esce penalizzato soprattutto il nuovo personaggio più interessante, Joe la donnola (in originale Joe the Legal Weasel), l'avvocato dei Muppets, che in sede di marketing sottolineava le varie clausole contrattuali dei protagonisti legate al nuovo show e nella serie stessa introduce i segmenti di Bunsen e Beaker, ricordando al pubblico di non imitare i loro esperimenti (questo però a partire dal secondo episodio). Sarebbe auspicabile vedere uno come lui in un ruolo più sostanzioso, in quanto figura ideale per aggiornare il desiderio da parte del franchise di mettere alla berlina il mondo dello show business. Soprattutto adesso che c'è di mezzo la Disney, azienda perfetta per un'eventuale componente satirica che al momento latita.
Conclusioni
Chiudiamo con un po' di amaro in bocca questa recensione di Ecco i Muppets 1x01, perché se da un lato i personaggi sono esattamente come li ricordiamo e le gag simpatiche non mancano, dall'altro il tentativo di rendere la banda più "moderna" non funziona del tutto.
Perché ci piace
- Alcuni segmenti sono molto spassosi.
- Le guest star non deludono.
- I personaggi non hanno perso il loro carisma.
Cosa non va
- La componente più caotica viene a mancare.
- La nuova voce di Kermit in inglese è alquanto straniante.