Driven, Lee Pace e Jason Sudeikis: "Il mito della DeLorean tra luci e ombre"

Venezia 75 si chiude con Driven, film dedicato al creatore di auto da sogno John DeLorean. A presentare il film le star Lee Pace e Jason Sudeikis.

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Venezia 2018: uno scatto del cast al photocall di Driven

Il film di chiusura della 75 Mostra di Venezia è il brillante biopic Driven, diretto da Jon Hamm. Il film è dedicato a uno degli eroi americani del settore automobilistico americano, John DeLorean, inventore della mitica auto sportiva al centro della saga di Ritorno al futuro. Driven, realizzato tra mille difficoltà in una Porto Rico devastata dall'uragano Maria, vede la star de Lo Hobbit Lee Pace nei panni del brillante imprenditore automobilistico e Jason Sudeikis in quelli di Jim Hoffman, piccolo truffatore e informatore dell'FBI che coinvolgerà DeLorean in affari poco puliti legati al traffico di droga.

L'irlandese Nick Hamm, nativo di Belfast, ha conosciuto John DeLorean all'epoca in cui l'imprenditore ha aperto la sua fabbrica irlandese. Approfondendo la conoscenza del personaggio, ha deciso di incentrare la sua storia sul momento di crisi di DeLorean, quando venne coinvolto in un'accusa di traffico di droga, accusa da cui successivamente verrà scagionato, ma che segnerà di fatto la fine della sua carriera. E il John DeLorean interpretato da Lee Pace, fin dalla prima inquadratura, è un personaggio tanto affascinante quanto ambiguo. Parlando del suo approccio al ruolo l'attore spiega: "Vi sono tanti aspetti del successo che non piacciono alla gente comune, la carriera di un personaggio come DeLorean generava sicuramente invidia. Nel nostro caso volevamo togliere la maschera dietro l'immagine pubblica, mostrare DeLorean nel suo privato, con la famiglia, gli amici. Volevamo mostrare la sua visione negli affari, alla fine quello che vuole è vendere la sua auto". Nick Hamm aggiunge: "John DeLorean appartiene a quella linea di imprenditori che comprendere i vari Ford, Steve Jobs etc.. Erano gli anni '70, lui era un uomo sexy che amava le donne, i party, si circondava di belle ragazze. All'epoca le auto si vendevano con metodi diversi rispetto a oggi, l'idea alla base di tutto era che se tu compri la mia auto puoi vivere la mia vita. Perché l'FBI ha voluto mettere in trappola una persona nella sua posizione? Era questo ciò su cui volevo indagare".

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Driven Jason Sudeikis Corey Stoll
Driven: Corey Stoll e Jason Sudeikis in una scena del film

La forza dirompente della commedia e dei personaggi

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Venezia 2018: Lee Pace al photocall di Driven

Driven parte da fatti realmente accaduti, per poi scegliere la via della biografia romanzata. Al centro della storia vi è la strana amicizia tra John DeLorean e il piccolo truffatore e informatore dell'FBI Jim Hoffman. "Siamo partiti dalla foto sfocata che vedete a fine film" spiega Jason Sudeikis. "Io ho cercato di lavorare sulle motivazioni del mio personaggio, sono un attore, ho cercato di empatizzare con lui, di cercare di capirlo. E poi mi sono fatto crescere i baffi, questo è stato il mio sforzo". Nick Hamm puntualizza: "Il finale è tutto inventato, non sappiamo cosa sia accaduto realmente. Nel film tutti mentono, nessuno conosce la verità. Sappiamo che Jim Hoffman viveva nella stessa zona di DeLorean, sappiamo che era un truffatore che lavorava per l'FBI, la quale era interessata a DeLorean. A noi interessava mostrare la relazione tra i due uomini, così abbiamo giocato con la realtà aggiungendo elementi fictional".

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Venezia 2018: al photocall di Driven

I fatti narrati in Driven contengono svolte drammatiche, ma per tutto il film Nick Hamm mantiene un tono vivace da commedia, sfruttando anche il naturale talento di Jason Sudeikis. Il regista confessa: "Amo far ridere il pubblico, anche con soggetti seri. Per Driven è stato un processo organico, Jason sa essere estremamente divertente. Judy Greer, che interpreta la moglie, ha lo stesso talento ed è un'attrice fantastica. All'epoca gli uomini andavano a guadagnare e le donne erano casalinghe, ma io non volevo fare del suo personaggio la tipica donna di casa. Anche Corey Stoll (qui nel ruolo dell'agente dell'FBI) è molto divertente, ma nei film lo fanno morire o fare ruoli seriosi". Poi aggiunge: "A nessuno piace Jim tranne che alla moglie e a John DeLorean, questa è una premessa importante per la commedia".

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Uragani, automobili e imprevisti sul set

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Driven: Lee Pace e Jason Sudeikis in una scena del film

La lavorazione di Driven, girato quasi interamente a Porto Rico, è stata vessata dall'uragano Maria, che ha devastato l'isola. Nick Hamm, che ha documentato con un breve backstage l'evento, racconta: "Abbiamo girato 5 giorni, poi ci hanno evacuato per via dell'arrivo dell'uragano. Quando siamo tornati non sapevamo quanto fossero gravi i danni e gli effetti collaterali. Dovevamo prendere una decisione, ma sull'isola la troupe aveva bisogno di paghe, di generi di prima necessità perché sull'isola mancava l'elettricità, l'acqua, tutto. Così abbiamo deciso di tornare a girare cercando di supportare le infrastrutture, abbiamo portato cibo, beni di prima necessità e mezzi. Sul set non c'era nessun lusso, ma nessun attore ha mai pensato di mollare". Il toccante backstage di Nick Hamm punta il dito contro l'arrivo di Donald Trump a Porto Rico e contro le sue dichiarazioni che hanno sminuito una tragedia di tali proporzioni; il regista confessa l'intenzione di girare una serie tv incentrata sugli uomini alle prese con i cambiamenti climatici.

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Venezia 2018: Nick Hamm al photocall di Driven

Il discorso torna poi a vertere su Driven. Interrogato sul suo rapporto con le automobili, Jason Sudeikis confessa di non possederne più una: "Da quando vivo a Brooklyn ho una Vespa, ma adoro guidare. Prima vivevo in California, mi piacciono le macchine anche se non credo di essere molto bravo a ripararle. Però ho costruito una DeLorean in Lego". Lee Pace ammette di avere un debole per le auto dal bel design: "Prima di girare Driven conoscevo solo l'auto iconica, non sapevo chi fosse il suo creatore, ma leggendo la sceneggiatura ho amato molto questa idea di infrangere le regole, una storia molto americana. Devo confessare che oggi le auto sono troppo complicate per me, ma quando avevo la mia vecchia auto ero in grado di riparare due o tre cose". I due attori sono, però, concordi nel sottolineare il cameratismo creatosi sul set, dovuto in parte anche alla relazione fictional tra DeLorean e Hoffman. Al riguardo Jason Sudeikis conclude divertito: "Ci siamo divertiti a mettere in scena due personaggi che sono il lato sbagliato della moneta. Entrambi fingono, si somigliano più di quanto si pensi. Jim è un professionista della menzogna, nel suo campo è un genio tanto quanto John con le auto".