Dr House - Stagione 5, episodio 8: Emancipation

Ancora in sospeso la situazione sentimentale tra House e Cuddy, ma al centro dell'episodio vengono posti due casi clinici che hanno delle simmetrie nella risoluzione finale e un toccante risvolto umano.

Emancipation (in italiano Emancipazione) non è solo il titolo dell'ottavo episodio della quinta stagione di Dr. House: Medical Division, ma anche il tema portante che si sviluppa durante la narrazione e che segna un'evoluzione nei rapporti tra i personaggi, in particolare Foreman e Wilson, capaci di aggirare i comportamenti di House e di imporre le proprie regole.

Ma l'emancipazione è anche il punto di partenza del caso clinico della settimana che ha come protagonista Sophia, una ragazza sedicenne, operaia in una fabbrica che dopo la morte dei suoi genitori ha dimostrato al giudice tutore di essere in grado di lavorare e vivere da sola, senza dover essere adottata. O almeno è quello che la ragazza sostiene quando viene ricoverata al Princeton dopo un malore accusato durante il suo turno alla catena di montaggio.
Tranne Kutner, orfano dall'età di sei anni e disposto a credere alle parole della paziente, gli altri membri del team di House propendono per la naturale inaffidabilità legata alla giovane età di Sophia e le prime ricerche si focalizzano sull'abuso di droghe o su rapporti sessuali non protetti nonostante le proteste della ragazza che sostiene di non aver mai utilizzato sostanze stupefacenti.
House dispone le prime indagini da eseguire, ma questa volta Foreman gli chiede se, parallelamente agli impegni del team, possa occuparsi anche di eseguire dei test per lo studio e siluppo di nuovi farmaci, cosa che Greg gli nega senza nemmeno argomentare.

Seccato per il comportamento del suo capo, Foreman decide di occuparsi per qualche ora della clinica ambulatoriale, ben conscio che questo è uno dei servizi ospedalieri che House detesta maggiormente e proprio nella clinica viene avvicinato dalla Cuddy sorpesa di vederlo lontano dagli impegni dell'unità di diagnosi. Foreman spiega l'accaduto e Cuddy gli propone di occupare il suo tempo seguendo il caso di un bambino ricoverato in pediatria. Dopo le prime indagini, Foreman si rende conto che la situazione è seria e chiede aiuto a Cameron e Chase ricostituendo il vecchio team di diagnosi differenziale perchè preferisce risolvere da solo piuttosto che parlarne con House.

Greg però deve affrontare anche le stranezze di Wilson che pare non aver più intenzione di dispensare i consueti consigli e che commenta in modo sfuggente la notizia che House pur recandosi a casa di Lisa Cuddy, ha preferito non suonare nemmeno alla porta. Tutto questo spiazza House, abituato a comportarsi di solito nel modo opposto a quello suggerito da Wilson, ma l'amico non sembra disposto ad essere meno reticente. I rapporti tra Lisa e Greg restano così ancora fermi al bacio e alla successiva decisione comune di fare finta che non sia accaduto nulla, aspettiamo di vedere quindi se ci saranno sviluppi sul versante sentimentale del nostro dottore.

Intanto i trattamenti su Sophia non danno risultati e si decide di osservare le aree cerebrali per capire se qualcosa interferisce con il funzionamento dei polmoni e qui Kutner che esegue il test si rende conto che la ragazza sta mentendo sulla morte dei propri genitori. Messa alle strette la paziente ammette: i suoi genitori sono vivi, ma suo padre l'ha stuprata e sua madre non si è opposta; questo il motivo per cui ha deciso di andare via da casa considerandoli morti.
Il problema è però se fidarsi o meno, Kutner questa volta si schiera dalla parte degli scettici e a seguire più direttamente Sophia subentra Thirteen, ma in ogni caso non c'è un sensibile miglioramento nelle condizioni della ragazza, almeno fino a quando House non comprende che i sintomi sono causati dalla presenza di arsenico all'interno del corpo della paziente. Ed è Foreman, che non ha intenzione di perdere tempo con i soliti giochi di House perchè preoccupato per le condizioni del bambino che sta parallelamente seguendo, a stabilire in fretta e con decisione la corretta procedura da seguire e House non può che approvare con un laconico cenno del capo.

Foreman però non sa che nulla sfugge ad House e se ne rende conto quando, incapace di capire di cosa soffra il piccolo paziente di pediatria, si rivolge al suo capo per fargli prendere in mano le redini del caso. House, già a corrente di tutto, rifiuta l'assistenza costringendo il suo sottoposto a ragionare da solo. Ed infatti, seduto al tavolo della caffetteria con Chase e Cameron, Foreman ha l'intuizione giusta (come tante volte era capitato anche ad House) e capisce che il bambino sta subendo le conseguenze di un avvelenamento da ferro. Suo fratello maggiore, infatti, gli somministrava, ad insaputa della loro madre, altre vitamine allo scopo di renderlo più forte e robusto. Caso risolto dunque e Foreman consapevole delle proprie potenzialità, cosa che era nelle intenzioni di House sin dall'inizio.

Non possiamo però dire la stessa cosa di Sophia che una volta disintossicata dall'arsenico ha un nuovo peggioramento. La spiegazione è semplice: l'arsenico non è solamente un veleno, ma anche una sostanza usata per la cura di alcune malattie, si deve solo trovare quella capace di scatenare tutti i sintomi nella ragazza e in questo caso si tratta di leucemia.
Urge quindi un trapianto di midollo, ma la ragazza rifiuta categoricamente di contattare i genitori anche se questo comporta mettere a rischio la sua vita. House dispone che siano comunque rintracciati i familiari, ma Thirteen, incaricata di informarli, quando bussa alla loro porta di casa, si trova davanti una ragazza che sostiene di essere Sophia. La paziente ha dunque mentito di nuovo, anche sull'identità.
A questo punto c'è bisogno dell'acume, non diagnostico, ma umano, di House che comprende il reale stato emotivo della ragazza e decide di parlarle per capire cosa nasconda di tanto terribile da dover coprire con la menzogna di essere stata stuprata.
Durante il confronto tra i due, la giovane finalmente ammette la verità e confessa di essere responsabile della morte del fratello minore che avrebbe dovuto sorvegliare mentre faceva il bagno. Ed è il peso della colpa a non permetterle nemmeno di guardare negli occhi i genitori.
Ma anche l'affrontare le proprie colpe è segno di emancipazione e ancora una volta torna il tema dominante dell'episodio perchè adesso la paziente è libera di affrontare suo padre e sua madre sia per potersi curare che per ricostruire il rapporto con loro.

E a fine episodio troviamo emancipato anche Foreman che questa volta non chiede ad House il permesso di occuparsi dei test sui farmaci, ma afferma limpidamente la sua volontà di farlo, volontà a cui Greg non può e non vuole opporsi.