Dr House - Stagione 5, episodio 2: Not Cancer

Ancora cambiamenti per House dopo la fine dell'amicizia con Wilson, un nuovo personaggio si affaccia sulla scena e si affianca al team per collaborare alla risoluzione dei casi clinici.

Dopo la visione di questo secondo episodio di Dr House: Medical Division possiamo dire di trovarci in presenza di un cambiamento forse di livello pari a quello che ha caratterizzato la quarta stagione e cioè la sostituzione di Chase, Cameron e Foreman con i tre nuovi assistenti Taub, Thirteen e Kutner. House si muove, volta pagina per superare il distacco netto da Wilson, ma lo fa seguendo sempre il suo solito schema mentale che lo porta a semplificare ogni tipo di relazione umana pur di non affrontarne la complessità.
L'episodio Not Cancer (in italiano Non è cancro) è molto bello, divertente in alcuni passaggi e segna l'ingresso in scena di un nuovo personaggio che si spera sarà approfondito nel corso della stagione, ma procediamo con ordine.

In primo piano, come sempre, un caso clinico oltremodo complesso perchè riguardante un pool di pazienti, quattro già deceduti e due ancora in vita, accomunati da un unico fattore: un trapianto di organi avvenuto anni prima. La stranezza però riguarda il cedimento non degli organi trapiantati, non si tratta quindi di normali casi di rigetto, ma dell'attacco ad altri organi, tutti differenti nei sei pazienti, che il precedente trapianto non aveva affatto coinvolto.
Il compito del team di House è quindi stabilire cosa sia realmente accaduto ai quattro deceduti e salvare la vita ai due rimasti: un uomo anziano ed una giovane insegnante di matematica a cui era stata trapiantata la cornea. Le gravi condizioni dell'anziano non lasciano dubbi sull'esito finale, ma la donna, prelevata in aula da Thirteen mentre era impegnata in una lezione, non mostra ancora nessun sintomo e quindi è necessario andare avanti per ipotesi.
La stabilità dello stato della paziente, però, è solo momentanea, ben presto ci si rende conto che il suo quadro clinico generale si sta aggravando e la problematica sembra concentrarsi proprio sull'occhio suggerendo la via della rimozione dell'organo.

Nel team la discussione è serrata per poter ricondurre tutti i pazienti all'interno dello schema di un'unica malattia, ma le differenze peculiari tra gli organi colpiti (cervello, cuore, polmoni, fegato) rendono complicato stabilire quale sia il fattore comune scatenante. L'ipotesi che House prende in considerazione sin dall'inizio è che si possa trattare di cancro, ma gli assistenti sono tutti scettici e considerano l'insistenza del loro capo solamente dovuta alla necessità di House di parlare con Wilson.
Tra le varie strade tentate per risolvere il caso c'è anche scavare nell'anamnesi del donatore per stabilire se insieme agli organi sia stato impiantato anche qualche fattore di rischio, ma la morte dell'uomo, avvenuta quattro anni prima e comunque a causa di un incidente mortale, complica la situazione.
House allora cambia metodo. Non invia, come aveva sempre fatto in precedenza, gli assistenti a scavare nel passato dei pazienti, ma si rivolge ad un professionista assumendo un investigatore privato (Michael Weston) che riferisce, durante una esilarante riunione del team, quanto scoperto della vita del donatore defunto. Ma non solo, il rapporto tra House e l'investigatore si amplia durante il corso dell'episodio al punto che l'uomo, comprendendo i meccanismi che muovono la testa di Greg, gli suggerisce che il reale motivo della sua assunzione non è scoprire ogni cosa della vita dei pazienti, ma seguire Wilson per capire se questi ha ancora bisogno dell'amicizia con House. Però lo spiare Wilson non dà i risultati sperati perchè l'oncologo, dopo un breve colloquio con House, afferma di essere deciso ad andare avanti per la sua strada voltando le spalle definitivamente al vecchio amico.
Il problema principale di House è che il confrontarsi con Wilson riesce a stimolare il suo meccanismo di pensiero e probabilmente, al di la dell'amicizia personale, questa è la cosa di cui ha più bisogno anche per poter svolgere il proprio lavoro di diagnosta. Ma la sorpresa è che lo stesso sistema di riflessione si scatena mentre egli discute con l'investigatore (che in molti tratti ci appare come figura molto simile a quella di House) dandogli l'intuizione giusta per risolvere il caso.

La paziente, che nel frattempo era stata trattata con la chemio perchè comunque l'ipotesi di cancro restava la più valida, è in miglioramento, ma a questo punto House è convinto che non si tratti più di tumore e che la guarigione sia soltanto apparente. Per provare la sua teoria e cioè che il il donatore abbia passato insieme agli organi anche un gruppo di cellule staminali che hanno attecchito nel corpo dei pazienti su altri organi intralciandone il funzionamento, House ha bisogno di un rischioso intervento sul cervello della donna. Naturalmente la Cuddy non è favorevole, anzi impedisce a Greg, mediante le guardie di sicurezza dell'ospedale, ogni accesso alla camera della paziente.

E' il momento allora per House di fare entrare in scena il suo nuovo "partner", l'investigatore ovviamente, che sostituisce la flebo di chemio con semplice soluzione salina, alterando il quadro clinico della giovane e costringendo i medici all'intervento d'urgenza al cervello. L'esito dell'operazione dà ragione all'intuizione di House e una volta rimosso il grappolo di staminali che costituivano materia cerebrale apparente, ma non funzionante, le condizioni della paziente riescono a tornare normali.
La chiusa dell'episodio è esemplare, almeno per quel che riguarda l'idea che ha House dei rapporti umani: se le relazioni si fanno troppo complicate è preferibile pagare per ottenere un servizio, la stessa cosa che accade quindi quando si rivolge alle prostitute per soddisfare la necessità di rapporti sessuali, e seguendo questo filo logico la soluzione più ovvia è assumere l'investigatore privato a tempo pieno così da utilizzarlo come surrogato di Wilson.