Non abbiamo dubbi mentre scriviamo la recensione di Dietro le quinte di Alien: quello che abbiamo tra le mani è un libro eccezionale, perfetto per approfondire ogni aspetto del film firmato da Ridley Scott e per celebrare un capolavoro del cinema. Edito da SaldaPress e nei negozi dal 10 dicembre, è il compagno che ogni appassionato del film del 1979 dovrebbe avere nella propria libreria, per ripercorrere il percorso produttivo di questa pietra miliare del cinema, ma anche scoprire nuovi succosi dettagli e tante curiosità più o meno note (qui potete acquistare Dietro le quinte di Alien).
Raccontare un capolavoro
Per raccontare un grande film ci vuole un grande libro. Dietro le quinte di Alien lo è e lo si percepisce non appena ci si trova faccia a faccia con questo ricchissimo volume, a cominciare dal formato scelto per veicolare la mole contenuto che lo compone. Squadrato e proporzioni da schermo (d'altra parte si tratta della Collana Widescreen), massiccio, possente, un volume che è un piacere anche solo sfogliare e scorrere, lasciando che sia la chiave per aprire la porta della memoria e ripensare al film che ne è punto di partenza e oggetto di approfondimento.
Quello che racconta J.W. Rinzler in quattordici capitoli (più un'introduzione, un epilogo e un'appendice) è un magnifico racconto del film e la sua realizzazione, strutturato in ordine cronologico da maggio del 1968, dalla rivelazione che fu la visione di 2001 per Ridley Scott a Londra e Dan O'Bannon sulla costa ovest americana, al 1980 e il periodo di poco successivo alla prima uscita in sala. Ogni capitolo copre un intervallo di tempo del lungo e travagliato processo che ha portato il film dalla prima idea di O'Bannon allo schermo, un cammino denso di difficoltà ma trionfale, che lascia il lettore carico di soddisfazione a ogni passo.
Un magnifico racconto visivo
È un racconto visivo, perché importante è la funzione delle immagini a supporto del testo. Una valanga di foto delle personalità coinvolte, dei luoghi e delle fasi del processo produttivo, illustrazioni e bozzetti, materiale in gran parte inedito, dalle prime suggestive immagini curate da Ron Cobb per vendere lo script a disegni di ogni tipo e di ogni singolo dettaglio della storia che tutti conosciamo: datastick, tute, edifici, navi spaziali, storyboard, progetti di ambienti e set, fino ad arrivare a chicche come il "primo astronauta con il Facehugger", schizzi preliminari per l'alieno prima che fosse mirabilmente creato da Giger e i successivi disegni preparatori di Elliot Scott. E c'è Giger, ovviamente, approfondito come è giusto che sia in un libro su Alien e per l'importanza del suo valore artistico e di quella estetica unica, provocatoria e geniale.
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Materiale che arriva dall'archivio Fox e da Ridley Scott in persona, travolgente, suggestivo e prezioso per l'appassionato, impaginato in modo da valorizzarne importanza e impatto, tra immagini a corredo del testo, altre sviluppate a pagina intera, altre ancora sulla doppia pagina per sostenerne la potenza iconografica. Ne sono una piccola prova le foto che accompagnano questo articolo, ma non possono che essere un semplice assaggio di tutto ciò che infarcisce il libro, una goccia in un oceano di materiale che lascia ipnotizzati sfogliando le pagine.
Un universo di informazioni
Tale ricchezza visiva fa eco a una mole di informazioni di pari valore, che emergono dal racconto temporale a cui abbiamo già accennato. Ci sono infatti parti della prima sceneggiatura di Dan O'Bannon, accompagnate da testi di approfondimento che ne evidenziano alcune particolarità (per esempio che i sei personaggi inizialmente descritti erano stati immaginati interpretabili indifferentemente da un uomo o una donna), estratti dallo script successivo di Walter Hill e David Giler su soggetto di O'Bannon, ma soprattutto una spiegazione ampia e dettagliata di tutta l'evoluzione della lavorazione, tra discussioni, infiniti problemi, scelte difficili e straordinarie idee che hanno formato poco a poco il capolavoro che abbiamo imparato a conoscere.
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Concezione, preproduzione, casting, riprese, post-produzione, uscita: a ogni fase delle nascita di Alien è dedicata la stessa attenzione e considerazione. Insomma non si tratta di uno schematico e freddo elenco di informazioni, notizie e curiosità, ma di un resoconto strutturato e sviluppato su oltre trecento pagine, da godere dall'inizio alla fine per scrutare dietro le quinte di una pietra miliare del cinema e il contesto in cui è nato e ha preso forma. Rinzler infatti non approfondisce soltanto ciò che riguarda direttamente il film, ma spazia attorno alle figure coinvolte per farci capire come e quanto le loro vicissitudini anche personali, il loro vissuto e le loro esperienze, abbiano influito sull'opera che è venuta fuori. A cominciare da un banale mal di pancia. E siamo certi che anche l'appassionato più smaliziato di Alien e della settima arte verrà fuori dalla lettura scoprendo qualche chicca che ancora non conosceva.
Conclusioni
Chiudiamo la recensione del libro Dietro le quinte di Alien ribadendo quanto sia un compendio perfetto per ripercorrere e approfondire il capolavoro di Ridley Scott: di grande impatto dal punto di vista, ricchissimo in termini di contenuti, spiegazioni e curiosità sulla realizzazione, il libro edito da SaldaPress è un volume che non può mancare sugli scaffali degli appassionati del film del 1979 e del cinema nel suo complesso.
Perché ci piace
- Il formato e l’edizione in generale, che valorizza i contenuti del volume.
- Le immagini inserite nel libro, che permettono di ripercorrere visivamente quello che è stato il capolavoro del 1979.
- La ricchezza di informazioni, curiosità e dettagli sul film di Ridley Scott, che sorprenderanno anche chi è già esperto di Alien.
Cosa non va
- Servirebbe un volume del genere per ogni grande cult del cinema.