Death of a Unicorn, recensione: Jenna Ortega e Paul Rudd tra sangue e divertimento

Paul Rudd e Jenna Ortega sono padre e figlia alle prese con la versione dark delle mitologiche creature. La commedia horror è l'esordio alla regia di Alex Scharfman. In sala dal 10 aprile.

L'artwork di Death of a Unicorn

Dimenticatevi le creature rosa confetto che imperversano nella zuccherosa comunicazione dei nostri giorni, gli unicorni possono essere qualcosa di diverso, di più. Di meglio. Ce lo aveva fatto intravedere Shazam! col suo secondo capitolo, ce lo conferma Death of a Unicorn, il film che segna l'esordio alla regia di Alex Scharfman dopo essersi fatto notare in campo produttivo. E proprio nel ruolo di produttore esecutivo del suo primo lavoro troviamo un nome che si fa notare, un'eccellenza del mondo dell'horror contemporaneo come Ari Aster, oltre alla sicurezza di un marchio come A24, che I Wonder Pictures ha l'onore di portare con regolarità nelle nostre sale. Nel cast del film, al cinema dal 10 aprile, troviamo una delle più quotate new star di Hollywood, Jenna Ortega, accanto a Paul Rudd, Will Poulter, Téa Leoni e Richard E. Grant.

Un tranquillo weekend di paura

Death Of A Unicorn Paul Rudd Jenna Ortega Tea Leoni Will Poulter
Una scena del film con Jenna Ortega e Paul Rudd

La citazione è d'obbligo nell'anticiparvi lo spunto alla base di Death of a Unicorn, perché tutto si verifica nel corso di una trasferta per il fine settimana di un padre e una figlia. La destinazione? per Ridley e papà Elliot? La casa di una ricca famiglia che gestisce l'azienda di cui l'uomo è dipendente, dovrà fare bella figura con la speranza di migliorare la propria posizione professionale. Nel corso del viaggio in auto, però, Ridley ed Elliot investono un animale, uccidendolo accidentalmente, e solo una volta scesi dall'auto per sincerarsi delle sue condizioni si rendono conto che si tratta di un unicorno. Un animale che i ricchi magnati che ospitano Ridely ed Elliot cercano di sfruttare per i propri scopi, scoprendo le insospettabili proprietà curative, mettendo a repentaglio la sicurezza di tutti i presenti nella moderna villa in cui si trovano raccolti.

La forza dei protagonisti di Death of a Unicorn

Death Of A Unicorn Paul Rudd  4
Jenna Ortega e Paul Rudd sono padre e figlia in Death of a Unicorn

Alex Scharfman e la produzione fanno una scelta sensata nel mettere al centro del racconto due protagonisti carismatici come Jenna Ortega e Paul Rudd, che hanno i colori giusti per arricchire questa storia e le sue sfumature che passano dall'ironia alla tensione, riuscendo parallelamente a costruire una interessante dinamica nel tratteggiare il rapporto padre/figlia che intercorre tra Ridley ed Elliot; una ragazza dallo spirito indipendente e un genitore che si è ritrovato a crescerla da solo. Un rapporto da ritrovare e ricostruire nello spazio delicato di un weekend fatto di tensioni e minacce provenienti dall'esterno, dalle figure imprevedibilmente pericolose degli unicorni che rappresentano l'aspetto mitologico del film.

Qualcosa di diverso

Se sul piano puramente pratico emergono i limiti di una CGI non all'altezza delle produzioni dal budget più elevato, e parallelamente la storia soffre di qualche lungaggine nel suo secondo atto. Death of a Unicorn si rivela un esperimento più che interessante, qualcosa di diverso dalla media delle produzioni di genere, che va a posizionarsi in quello spazio intrigante tra la commedia e l'horror, tra le frecciate ad alcune dinamiche senza morale della nostra attualità, l'ironia di comprimari sopra le righe, le sfumature dark della storia e della protagonista, ma soprattutto il gusto per il sangue e una buona dose di violenza a condire il tutto.

Death Of A Unicorn Paul Rudd Dopo L Incidente
Una scena del film prodotto da A24, in sala con I Wonder Pictures

In un mare di produzioni che fanno fatica a imporsi e scivolano facilmente nel dimenticatoio, Death of a Unicorn è un titolo che invece si fa notare e si lascia guardare con piacere. Intrattiene e propone una visione alternativa e intrigante di queste creature fantastiche.

Conclusioni

Ammettiamo di esserci divertiti a guardare Death of a Unicorn, al netto di qualche calo di ritmo nella parte centrale e una CGI non sempre sufficiente a rendere le creature e i loro movimenti. Difetti che però non rovinano l'esperienza e un film che riesce a farsi notare e regala due ore scarse di sano e stuzzicante gore in cui Jenna Ortega a Paul Rudd sguazzano con gusto.

Movieplayer.it
3.0/5
Voto medio
4.6/5

Perché ci piace

  • La versione degli unicorni che il film propone.
  • Jenna Ortega e Paul Rudd, credibili nel complesso rapporto padre/figlia ci raccontano.
  • Il gusto per il gore che guida la messa in scena di Alex Scharfman.
  • Almeno una sequenza di tensione costruita molto bene.

Cosa non va

  • Qualche calo di ritmo nella parte centrale
  • La CGI non sempre all'altezza della situazione, ma è quanto ci si può aspettare da una produzione con budget di questo tipo.