Volta pagina ma non dimentica: Darren Criss, ad un anno dalla fine di Glee, cambia musica in tutti i sensi e al Giffoni Film Festival 2015 conclude il ciclo Gleeffoni, lo spazio dedicato alla serie TV all'interno della kermesse campana che ha visto sfilare nelle edizioni passate, sempre sul blue carpet, Dianna Agron (Quinn), Naya Rivera (Santana) e Lea Michele (Rachel).
Il pubblico indossa i suoi amatissimi occhiali da sole fuxia, veste la divisa dei Warblers e sfoggia dichiarazioni d'amore arcobaleno nei confronti dell'interprete di Blaine, uno dei personaggi più amati della serie di Ryan Murphy. Per il momento mette da parte i vocalizzi (anche se al pubblico improvvisa una breve performance) e prima di debuttare con un album solista (per ora non è nei suoi piani) decide di concedersi un'altra esperienza al 100% italiana sul set di Smitten!, che ha appena iniziato le riprese in Alto Adige con Madalina Ghenea: "La storia è tenerissima - dice - e mi sembra un sogno poter girare qui, ammirare questi paesaggi mozzafiato, che in Sotto il sole della Toscana hanno fatto vivere agli americani il sogno italiano".
Leggi anche: Naya Rivera: 'La vita è troppo breve per rinunciare ai propri sogni'
Addio, Glee
Il capitolo Glee, però, resta il cuore della sua carriera e il punto di maggior interesse di pubblico e stampa, soprattutto dopo la nomination agli Emmy ottenuta dalla sua canzone, This Time, composta per Lea Michele nella serie: "Si dice che i premi non contano... almeno finché non li vinci, per questo non nego di essere lusingato e onorato di questa opportunità, ottenere l'Emmy sarebbe pazzesco ma io ho scritto il brano sul personaggio di Rachel ma anche come un ringraziamento speciale per tutti coloro che hanno lavorato in questo progetto". La gratitudine, spiega, deriva dalla possibilità di aver fatto la differenza: "Sono orgoglioso che le tematiche LGBT (lesbo, gay, bysex e trans gender, ndr.) siano state trattate, puntata dopo puntata, per i ragazzi. Glee contiene moltissimi messaggi positivi ed è stato un onore veicolarli, vanno al di là della storia di Blaine e di ogni altro personaggio. Molte persone mi hanno detto che ho lasciato il segno nelle loro vite perché non in tutti i Paesi le cose per la comunità omosessuali sono semplici, in molti si sento emarginati e dare voce a chi non ne ha può davvero contribuire a cambiare la situazione per le generazioni future".
Leggi anche: Glee: i dieci migliori momenti musicali della serie
Un successo ingrombrante
Darren Criss fa una dichiarazione d'amore al teatro, a cui vorrebbe ritornare e che gli ha dato le basi per affrontare qualsiasi personaggio. Hedwig - La diva con qualcosa in più, racconta, è quello che lo ha colpito maggiormente: "Ho sempre voluto interpretare il protagonista e mi sento legato a lui in maniera personale, più di altri ruoli sul palco, come lo stesso How to succeed in business without really trying, anche se è un classico teatrale. Mi piace pensare che in questa piece ognuno esca dalla sala con una sua interpretazione, a me piace immaginare che alla fine il protagonista si perdoni e trovi la pace in un processo di redenzione che lo concialia con tutte le sue emozioni". Tutto il successo arrivato con il piccolo schermo, però, ha un po' frenato l'attore nell'approccio con il pubblico: "Patisco un po' la pressione in cui un attore si trova. Ogni volta che parla sembra faccia una dichiarazione d'intenti, mi sembra un po' troppo. E se saluto qualcuno dopo lo spettacolo ogni parola si trasforma in conferenza stampa perché ripresa da tablet e cellulari. A chi non è capitato di dire qualche fesseria con gli amici? Se lo faccio io me la porto sempre dietro e non viene dimenticata. Ecco perché sto attento, al limite della paranoia". Non lo dice apertamente, ma il riferimento alle recenti scuse su Facebook a Caitlyn Jenner, dopo una battuta infelice proprio sul palco nei suoi confronti, a pochi mesi dalla sua transizione da uomo a donna.
Leggi anche: Lea Michele a Giffoni: in arrivo cd e libro
I Love Italy
Ecco spiegato l'atteggiamento gentile ma abbottonato della star di Glee, che invece si è lasciato andare ad elogi sperticati e in lingua italiano (ha studiato all'Accademia dell'Arte di Arezzo per sei mesi) nei confronti del Belpaese: "Mi piace il suono delle parole pronunciate da voi, il vostro cibo pazzesco e la cultura, ecco perché vorrei portare in scena Arlecchino o una delle vostre maschere, non del tutto note nel teatro statunitense. Ammiro moltissimo Roberto Benigni e vorrei lavorare con lui e conosco anche qualche cantante, come Jovanotti e i Negramaro, ma non chiedetemi di cantare qualche loro canzone, mi mettereste nei guai. Non lo dico perché mi trovo qui ma recitare in questa terra mi rende felicissimo". Il luogo delle riprese incide molto sulla scelta dei copioni, certo, ma un grande peso lo riserva alla diversificazione dei ruoli: "La parola d'ordine è cambiare registro e interpretare qualcuno che sia il più possibile lontano da me".