Criminali come noi, la recensione: una banda di ladri tutta da ridere

La recensione di Criminali come noi, la commedia argentina diretta da Sebastián Borensztein che garantisce risate e sentimento.

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Criminali come noi: una scena

È un peccato non riuscire in questa recensione di Criminali come noi a raccontare al meglio il senso di divertimento frizzante che il film argentino trasmette da ogni fotogramma. Nel raccontare una vicenda che si ispira a un fatto storico avvenuto in Argentina e adattando un romanzo, Criminali come noi offre un parco di personaggi favoloso e che sa reggere dall'inizio alla fine il divertimento e il ritmo. E sottotraccia riesce anche a lanciare un messaggio di critica sociale che non guasta e che, anzi, rende il film ancora più riuscito.

La crisi e la riscossa

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Criminali come noi: una foto del film

Per comprendere al meglio la trama del film occorre un piccolo excursus storico che è legato a doppio filo alla vicenda raccontata e che appare essenziale (il film, infatti, tende a dare per scontato gli eventi storici che fanno da sfondo): la crisi argentina del 2001. Non è questo il luogo per riassumere tutta la vicenda: basti sapere che i conti correnti bancari furono congelati e fu impedito al popolo di prelevare somme di denaro causando malcontento generale, rivolte in piazza e crisi di governo. Questa crisi avviene nel momento in cui il protagonista Perlassi con la moglie e un gruppo di amici e vicini di casa hanno appena usato i risparmi per creare una cooperativa e si ritrovano, così, vittime non solo dei fatti storici, ma anche di una truffa tra un avvocato e il direttore della banca. In poche parole, i loro soldi sono stati rubati. Qualche anno dopo scoprono che l'avvocato ha nascosto i soldi in un rifugio protetto da un allarme innovativo e tecnologico e decidono di organizzare una rapina per riprendersi ciò che è loro. Le cose, ovviamente, non si dimostreranno facile.

Quando i personaggi elevano il film

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Criminali come noi: una scena del film di Sebastián Borensztein

Noi italiani abbiamo una lunga tradizione di persone comuni che creano una banda di ladri per riscattarsi. Oltre a citare qualche pellicola con Totò potremmo richiamare alla memoria quel capolavoro di Mario Monicelli noto come I soliti ignoti. Un canovaccio simile viene elevato dalla banda di protagonisti che anima il film: il protagonista razionale deve far coppia con una coppia di gemelli un po' ingenui, un sempliciotto che vive in povertà, un'imprenditrice o un nostalgico peronista che vede la rapina come un atto di giustizia. Tutti insieme i personaggi del film danno vita a un gruppo talmente assurdo e imprevedibile da risultare comico e goffo, geniale e impacciato, senza mai, però, cadere negli stereotipi. Per tutta la durata del film, oltre a dare il meglio nelle scene collettive, non si può fare a meno di tifare per loro. È qui la forza del film, unita anche da una sceneggiatura brillante seppur non perfetta: rappresentando persone comuni, con le loro qualità e soprattutto difetti, lo spettatore si vede in qualche modo riflesso in loro e spera in un lieto fine.

E giustizia per tutti

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Criminali come noi: un'immagine del film

Azzeccata la scelta di non scrivere solo un film comico, ma una commedia. Si ride (molto) durante il film, ma si ha anche modo di rallentare un po' il lato più divertente per concentrarsi sui sentimenti riguardanti sia l'affetto e le relazioni interpersonali tra i membri della banda e sia su quel senso di giustizia popolare che potrebbe richiamare la formula di Robin Hood (ma con un po' più di macchia e molta più paura). La rapina viene organizzata per riavere ciò che lo Stato incompetente ha tolto e non per interessi individuali. C'è un senso di rivalsa verso le ingiustizie anche se questo significa compiere un'azione non propriamente legale. A ognuno le proprie considerazioni, ma è un ennesimo merito di Criminali come noi quello di poter essere letto come film semplicemente leggero e divertente o anche come film con un significato più profondo. Questa doppia chiave di lettura si sposa bene con i momenti in cui il film sembra un po' rallentare nel procedere dell'azione: dopo un inizio rapido, il film sembra trasformarsi e ci mette un po' nel tornare nel pieno del suo ritmo. Quando, però, la storia accelera si arriva al finale con la sensazione di aver assistito a due ore ben trascorse.

Conclusioni

Concludiamo la recensione di Criminali come noi, titolo italiano che risulta particolarmente azzeccato, promuovendo il film: nel suo dosare bene gli elementi della miglior commedia, divertendo e facendoci riflettere, sapendo accelerare e rallentare col ritmo del racconto e usando come contesto un vero e purtroppo triste evento storico, Criminali come noi risulta un ottimo prodotto d’intrattenimento che può riservare sorprese.

Movieplayer.it
4.0/5
Voto medio
3.2/5

Perché ci piace

  • Ottimo e frizzante gruppo di personaggi.
  • Alterna ottimamente il comico e la riflessione.
  • Il divertimento è garantito: alcune scene rischiano di diventare cult.

Cosa non va

  • Dopo un prologo avvincente, il film ci mette un po’ a riprendere la vivacità.