Nel buio che precede il primo frame di Paradise (in italiano Motel Paradise) parte la chitarra degli AC/DC e al primo stacco di batteria compare la striscia nera di una strada bagnata della pioggia e due fari che si avvicinano da lontano; per un attimo ci sentiamo smarriti e quasi ci aspettiamo di veder passare il profilo della Chevy Impala più famosa della TV, con Sam e Dean a bordo, ma no, non è un episodio di Supernatural, solo il buon gusto degli sceneggiatori che già dal promo della premiere hanno infuso Criminal Minds di sonorità rock più adrenaliniche. Dunque, la pioggia è fitta, la visibilità scarsa e uno scontro spettacolare tra un TIR e un'automobile apre le danze al quarto episodio della stagione: l'autista dell'autotreno travolge la vettura, che si trova dietro una curva ferma a centro strada, facendola ribaltare per ben cinque volte e lasciando poche speranze di sopravvivenza agli occupanti, un uomo e una donna, che infatti giacciono privi di vita nell'abitacolo distrutto. Al BAU la squadra si prepara per tornare a casa, pregustando una serata in relax, ma l'arrivo di J.J. manda all'aria l'appuntamento di Prentiss con la sua vasca da bagno. Lo sceriffo del Nevada ha contattato l'FBI per via di una serie di incidenti stradali alquanto sospetti e l'acume di J.J. ha identificato i parametri che rendono questi casi degni di attenzione: le vittime di almeno tre incidenti erano già morte prima dello scontro, conclusione basata sull'assenza di ferite che generalmente si riscontrano in questo tipo di impatti (lacerazioni causate da airbag e cinture di sicurezza), inoltre l'autopsia ha rivelato tracce di torture e violenza sessuale nelle donne, nonchè la vera causa della morte e cioè un violento trauma cranico. L'unico collegamento tra le coppie è il fatto che sono state dichiarate scomparse per 48 ore prima del loro ritrovamento, lasciando supporre che il killer abbia a disposizione un luogo isolato e tranquillo dove può operare indisturbato, ma la squadra ha pochi elementi per stilare una vittimologia e dunque poche informazioni per restringere il campo di ricerche. Cambiamo scena e vediamo una simpatica coppia, Ian e Abby Corbin, in viaggio di ritorno da Reno che stanchi delle ore trascorse in auto, decidono di fermarsi in un resort per trascorrere la notte in un romantico bungalow in mezzo ai boschi. Abby non riesce a mettersi in contatto con la suocera che sta facendo da babysitter ai figli perchè il cellulare non ha copertura di rete, tuttavia la serata è splendida, le stelle brillano nel cielo e i due si godono il momento e la pace del luogo, essendo gli unici ospiti della struttura, ma mentre la telecamera si allontana vediamo l'insegna dell'albergo che si illumina annunciando di essere al completo.
La citazione di apertura dell'episodio è di Thomas Fuller "Il paradiso di un folle è l'inferno di un uomo sano". A bordo del jet il team sta discutendo sul profilo, mentre J.J. usa delle cuffie sulla pancia per far ascoltare Beethoven al bambino per evitare che senta le atrocità sulle quali lavorano; Reid ricorda che preferiva ascoltare Mozart nel grembo materno ed elargisce consigli alla futura mamma ricordandole che il liquido amniotico amplifica i suoni, i suoi colleghi non battono ciglio, abituati ormai alla sconfinata varietà di informazioni che Spencer è capace di assorbire. L'unico vantaggio che hanno al momento sull'S.I. è il fatto che il pubblico non è ancora al corrente dell'indagine in corso, la stampa non ha ancora pubblicato nulla e Hotch si raccomanda perchè J.J. istruisca bene lo sceriffo e gli agenti sull'importanza di questo punto: avendo pochissimo su cui lavorare e un'infinità di potenziali vittime che transitano sulle autostrade vicino Reno, è di vitale importanza non allarmare il killer che potrebbe cambiare modus operandi sparendo nel nulla. Abby e Ian si risvegliano al suono degli uccellini che cinguettano, felici di avere la mattinata per loro, lontano da telefoni che squillano, bambini che urlano e genitori assillanti e mentre rimangono a letto abbracciati crogiolandosi nell'ozio, vengono spiati dall'occhio viscido e avido dell'S.I. che assapora già i tormenti che infliggerà alle sue prede. Nell'ufficio dello sceriffo Hotch, Reid e J.J. stanno organizzando la tabella con le foto e le prove mentre Rossi, Morgan, Prentiss e lo sceriffo vanno sull'autostrada per osservare la scena dell'ultimo incidente, rassicurando il camionista coinvolto che non è responsabile della morte di nessuno e allo stesso tempo raccomandandogli di non divulgare le informazioni ricevute. Hotch riceve il padre di Rebecca Gallen che è venuto a reclamare la salma di sua figlia e suo genero; la scena che segue è estremamente toccante: Aaron deve informarlo che sua figlia è stata in realtà assassinata e interrogarlo per sapere quanto più è possibile per scoprire come e dove l'S.I. sceglie le sue vittime, grazie ad un particolare ricordato dall'uomo Morgan e Prentiss riescono a collocare i Gallen in una tavola calda di Sherwood, famosa per le sue ciambelle, restringendo il campo di ricerche che però continua a essere vastissimo dato l'elevato numero di alberghi e motels che si trova nell'area.Nel frattempo Abby e Ian cominciano a sospettare che ci sia qualcosa di strano nel paradiso bucolico in cui si trovano: i due ricevono una colazione in camera che non hanno ordinato, completa di pancakes alla banana tanto desiderati da Abby, la quale non riesce a trovare la sua biancheria intima; decidono di levare le tende preparandosi alla partenza, ma scoprono con orrore di essere bloccati all'interno del bungalow e che c'è una presenza all'esterno che chiude tutti gli scuri alle finestre isolandoli completamente. La loro scomparsa viene notificata allo sceriffo e J.J. richiama immediatamente la squadra per aggiornarli, mentre le due vittime subiscono le vessazioni psicologiche dell'S.I. che si diverte a torturarli da lontano per il momento, terrorizzandoli e portandoli sull'orlo dell'isteria, fino a che inevitabilmente i due cominciano a litigare tra di loro. Il team presenta il profilo agli agenti spiegando che si tratta di uno stupratore violento che trova soddisfazione nel torturare le sue prede, sia fisicamente che psicologicamente, probabilmente costringendo una delle vittime a guardare mentre l'altra sta subendo la violenza: in questo caso si tratta di un soggetto estremamente misogino che ha sviluppato il suo odio per le donne in seguito a una figura materna negativa e crudele.
Garcia manda l'elenco di tutte le strutture turistiche e la squadra si mette al lavoro con gli agenti dello sceriffo per passare al pettine la zona e l'S.I. deve abbandonare le sue pratiche voyeristiche per rispondere alle domande di Hotchner che si ritrova faccia a faccia con un giovane dall'aspetto normalissimo che collabora prontamente e risponde alle domande senza destare nessun sospetto, almeno fino a quando Aaron non lascia l'ufficio ignaro della vera natura del maniaco. A questo punto Prentiss arriva con delle novità, dopo aver effettuato dei controlli ha scoperto un altro elemento comune a tutte le vittime: ognuna delle donne è stata ritrovata senza biancheria intima suggerendo un feticismo dell'S.I. che potrebbe essergli costato qualche precedente penale per reati di natura sessuale, inoltre Garcia ha effettuato delle ricerche nel databese del VICAP (Violent Crime Apprehension Program) e ha riscontrato delle similitudini tra il modus operandi dell'S.I. e il caso di un tale Clint Barnes condannato per lo stupro di cinque donne, ma di cui soltanto l'ultima è stata picchiata, uccisa e derubata della biancheria, inoltre il profilo di Barnes non corrisponde a quello di un maniaco violento, bensì a quello di un insicuro che ha bisogno di conferme sulla sua virilità. E' chiaro che l'ultima vittima è da attribuirsi all'S.I. che ha avuto l'abilità di far incastrare qualcun'altro al suo posto, ma che è stato sicuramente considerato un sospetto all'epoca delle indagini.Ritornando nel bungalow troviamo i Corbin che stanno ancora cercando una via di fuga e che hanno superato la crisi tra di loro, riappacificandosi e stringendosi per superare l'incubo che stanno vivendo, tuttavia la tregua è di breve durata perchè il maniaco riesce a separarli e a mettere Ian fuori combattimento, penetrando nel cottage da un finto condizionatore nel bagno. Mentre il team esamina i files per trovare un possibile indiziato, l'S.I. ha immobilizzato Ian, ancora svenuto, su una sedia inchiodata al pavimento, in modo da obbligarlo ad assistere mentre usa violenza a sua moglie che legata al letto è ormai alla sua mercè: Abby viene picchiata e la sua forza di volontà sta scemando e non risponde ai richiami di suo marito che, riavutosi, cerca di infonderle coraggio. In ufficio Hotchner scopre che l'uomo che ha interrogato è in realtà l'S.I, Floyd Hansen, e la squadra passa all'azione, sperando di arrivare in tempo per salvare le vittime; arrivati sul posto si sparpagliano per ispezionare i dieci bungalows sparsi nel bosco e vengono messi in allarme dalle grida di Abby e Ian, che è riuscito a sradicare la sedia da terra e a lanciarsi furente sul maniaco.
Sfondando la porta Prentiss si occupa dei Corbin mentre Hotch e Morgan partono all'inseguimento di Hansen che fugge nella boscaglia per poi ritrovarsi sull'autostrada dove viene piallato da un autotreno che, con un tocco di giustizia poetica, mette fine alla sua miserabile vita. L'ambulanza arriva a prendersi cura dei poveri coniugi che di certo dovranno faticare molto per superare il trauma subito; mentre Prentiss aggiunge un'altra cosa da non fare nella sua lista (motel isolati nei boschi), Aaron è sul ciglio della strada intento a prendersi virtualmente a calci per non essere riuscito a identificare il killer quando lo ha interrogato e a poco valgono le parole di David che cerca di confortarlo, dicendogli che anche ai migliori può capitare una svista ("benvenuto al club") e la citazione finale è in linea con lo stato d'animo di Hotch che la enuncia: Non sempre le cose sono come sembrano, le apparenze ingannano i più e pochi riescono a percepire ciò che è stato nascosto con cautela - Fedro. Il mostro è stato fermato ma è una vittoria amara perchè le vite salvate non saranno più le stesse e a volte sopravvivere non basta.