Che fatica il sabato sera di Rai1. Archiviato il fallimentare ritorno di Ora o Mai Più, Marco Liorni è tornato in prima serata con "Chi può batterci?", family game show dal titolo quanto mai profetico in cui una squadra composta da sei vip è chiamata ad affrontare in ogni puntata 101 agguerriti concorrenti scelti tra il pubblico in studio. Nella prima puntata andata in onda sabato 7 giugno la squadra del conduttore Liorni era composta da Max Tortora, Natasha Stefanenko, Massimo Ghini, Gloria Guida e Francesca Manzini. Non propriamente un parterre de roi da costringere lo spettatore a non cambiare canale.
Ma ha davvero senso il quiz al sabato sera?

Dopo una speciale anteprima andata in onda a settembre, mamma Rai si è giocata la carta estiva per questo format Blu Yazmine con 3 puntate previste e un Liorni chiamato al doppio incarico, come un Claudio Ranieri qualsiasi che a differenza sua ha però declinato l'offerta della Federazione Giuoco Calcio. Non solo conduttore ma anche giocatore, con diverse manches ispirate a temi di cultura generale fino alla sfida conclusiva, quando il miglior concorrente della serata deve affrontare uno dopo l'altro i sei componenti della squadra vip in una sorta di piramide di domande in stile Sarabanda. Solo battendoli tutti potrà aggiudicarsi il jackpot in palio. Unico aspetto teoricamente attrattivo è il vedere "celebrità" cadere su quesiti di vario tipo, esplicitando "ignoranza" alla "Back to School", mai rimpianto programma di Italia1 durato due stagioni.
Marco Liorni e il mancato feeling con il prime time

Sette gli autori di un programma che inciampa sulla solita conduzione priva di reali guizzi da parte di Liorni, a lungo reuccio dei quiz del pre serale e volto amico del pomeriggio Rai che continua a sbattere sull'idea di un intrattenimento da prima serata che, semplicemente, non è nelle sue corde. Per quanto sorrida ed espliciti divertimento, Liorni fatica a concretizzarlo, a renderlo credibile. C'è poi l'infelice convinzione di poter andare in onda per due ore e un quarto con quiz a ripetizione portati avanti da "celebrità" tutt'altro che irresistibili, lasciando spazio a domande di cultura generale che spaziano tra la facilità estrema e la totale impossibilità di risposta per quanto assurde ("Quante tortore in fila indiana ci vogliono per fare la lunghezza di un Max Tortora sdraiato?"). E il risultato è stato puntualmente deludente.
Chi può batterci? Parola all'Auditel

La prima puntata di "Chi può batterci?" è stata vista da appena 1.860.000 spettatori, pari al 13.8% di share. L'inedito family game show di Rai1 è stato clamorosamente sconfitto dalla replica di "Pooh - Noi Amici per Sempre", su Canale5 vista da 2.045.000 spettatori con uno share del 16.8%. Non propriamente una buona partenza per Liorni, a inizio 2025 giù caduto sulla 3a stagione di "Ora o Mai Più", la meno vista di sempre con una media di 2.248.000 telespettatori e share al 16,48%.
Ma è la prima serata di Rai1 a soffrire tremendamente la "nuova" programmazione primavera/estate, con le repliche puntualmente in grado di far meglio delle novità. Persino "Sognando... Ballando con le stelle", non richiesto spin-off del format originale nuovamente condotto da Milly Carlucci e mandato allo sbaraglio al venerdì, ha pesantemente deluso nelle sue 4 puntate di messa in onda, con una media di 2 milioni di telespettatori e share al 15,62%. Carlucci è riuscita a far peggio del serial turco "Tradimento" e di uno speciale di "Uomini e Donne", in onda su Canale5. Uno smacco per lei e per quella Rai1 che il sabato sera arranca, con "Techetechetè" inchiodato all'11.9% di share in prima serata sabato 10 maggio e all'11,8% sabato 3 maggio, con il film La gemma della nostra vita addirittura al 9.2% sabato 31 maggio, contro la finale di Champions League PSG-Inter a spopolare su Tv8.
Se le repliche estive fanno meglio delle poche novità
In una tv generalista beatamente andata in vacanza a metà maggio c'è fortunatamente chi prova a mandare in onda qualcosa di nuovo, come capitato anche su Nove con Amadeus e su Tv8 con Fabio Caressa, scontrandosi con la dura legge dell'Auditel che vede il pubblico medio lamentarsi dell'eccesso di repliche e di fondi di magazzino per poi boicottare quelle poche novità faticosamente e spesso frettolosamente messe in piedi da Rai, Mediaset e concorrenza varia.
Un controsenso solo apparente perché al nuovo bisognerebbe abbinare quel minimo di senso e utilità, quelle qualità che troppo spesso mancano, tanto da portare la 33esima replica di "Pretty Woman" a battere "l'Isola dei Famosi" di Veronica Gentili, lo scorso 28 maggio. Più che una sconfitta una resa.