Bull, la recensione: vendetta senza pietà nel buon film con Neil Maskell

Il protagonista di Bull è un uomo che fa ritorno nella sua città natale dopo lungo tempo, con il preciso intento di vendicarsi di coloro che anni prima lo tradirono, ignari delle conseguenze. Su Rai4 e RaiPlay.

Un'immagine promozionale di Bull

Bull è un criminale che torna nella sua cittadina natale dopo dieci anni, mosso da motivi misteriosi. Il suo come-back coincide con l'inizio di una scia di sangue sempre più violenta e a farne le spese sono i membri della sua vecchia gang, con la quale sembra avere un conto in sospeso. Tutto sembra ruotare intorno alla figura dell'ex moglie Gemma, figlia del potente boss locale Norm e madre di Aiden, un bambino con cui in passato ci furono accese discussioni su chi dovesse avere diritto alla custodia.

Bull Neil Maskell In Un Primo Piano
Bull: Neil Maskell in un primo piano

Discussioni che scopriremo ben presto nel corso del racconto hanno condotto a eventi via via sempre più traumatici, al punto che quello che oggi muove Bull è soltanto una sete di vendetta che diventa sempre più implacabile giorno dopo giorno, nel tentativo di ritrovare ciò che resta della sua famiglia e di chiudere i conti in sospeso con quel suocero altrettanto crudele, al quale il protagonista è costretto - va detto non controvoglia, anzi - a rispondere con la stessa moneta.

Crazy Bull

Bull Neil Maskell In Una Foto
Padre e figlio felici prima dell'inferno in Bull

Bull potrebbe non spiccare per originalità narrativa, tanto che per buona parte le dinamiche da revenge-movie sembrano ricalcare a grandi linee quelle dei prototipi per eccellenza, ma ciò che manca in freschezza viene compensato da un ritmo sfrenato e fuori controllo. E soprattutto si riserva un colpo di scena finale del tutto inaspettato, che offre il tutto sotto una nuova ottica sacrificando la verosimiglianza all'altare di uno stile senza mezze misure, che rasenta i confini con l'horror. E d'altronde l'ora e mezzo di visione - durata ideale per quanto la vicenda aveva da offrire - è caratterizzato da una violenza cruda e crudele, sfiorante lo splatter tra amputazioni e ferite con arma da taglio via via più estreme e fantasiose, in un palcoscenico da mattanza non adatto ai più deboli di stomaco.

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Bull: un parco giochi infernale

David Hayman And Lois Brabin Platt Bull
David Hayman è la spietata nemesi di Bull

La regia precisa di Paul Andrew Williams si affida alla totalizzante interpretazione di Neil Maskell, che si trasforma in uno dei criminali più disturbanti e implacabili che si siano visti nella storia recente del cinema di genere. Follia allo stato puro, come nelle diverse scene che hanno luogo al luna park che da luogo di gioia si trasforma in un teatro sanguinolento, tra ruote panoramiche e giostre che diventano posti perfetti per nascondere delitti in mezzo alla confusione festante. Maskell, che ricordiamo tra l'altro in ruoli parzialmente omologhi in produzioni come la serie Utopia o in un cult dello scorso decennio come Kill List (2011) è una vera e propria macchina da guerra, tormentato al punto giusto nella sua personalissima missione che viene progressivamente alla luce. Il pubblico intuisce già come niente e nessuno sia in grado di scalfire questo cattivo sui generis, un catalizzatore insolito con il quale nonostante efferatezze apparentemente gratuite ci si ritrova a identificarsi in quella parte finale che apre non porte, ma portoni.

Cowboy from hell

Bull Neil Maskell In Una Scena
Bull: Neil Maskell in una scena

Anche perché la sceneggiatura è abile nel nascondere le carte, proponendo un alternarsi di piani temporali: al presente infatti si accompagnano diversi passaggi ambientati nel passato e che ci mostrano da vicino le motivazioni che spingono il personaggio principale, sicuramente poco accomodante e respingente ma ben collocato in un ambiente criminale altrettanto malato e perverso. Perché Bull è un film che non fa sconti, visionario nella sua evoluzione ma mai accomodante, capace di costruire una tensione drammatica non indifferente, con numerose scene dove lo spettatore si aspetta quell'ulteriore step verso la pazzia a glorificare nel nome del Male le imprese di un uomo che non si fermerà davanti a nulla pur di raggiungere il suo scopo, con un epilogo che di certo non si dimentica. Un individuo la cui presenza si permea come un'oscurità sempre più imperante, giudizio divino dove Dio non ha voce in capitolo e l'inferno è pronto a scatenarsi sulla terra.

Conclusioni

Padre e marito tradito, Bull torna dopo lungo tempo nella sua cittadina natale con il preciso scopo di vendicarsi di chi lo tradì. Una vendetta efferata e senza pietà, mossa da un istinto ferale e da una furiosa e incessante follia, le cui origini vengono pian piano alla luce in una narrazione a ritroso che porta tutti i nodi al sanguinoso pettine, fino ad una rivelazione che travalica i generi. Bull è un solido revenge-movie che si affida a una violenza grottesca e brutale, con Neil Maskell quale implacabile protagonista, magnetico e respingente al contempo, per un film che non fa sconti ma è assai godibile una volta messe le cose in chiaro.

Movieplayer.it
3.5/5
Voto medio
N/D

Perché ci piace

  • Una violenza gustosa e senza mezze misure.
  • Un protagonista perfetto.
  • Tensione alle stelle.

Cosa non va

  • L'essenza cruda e crudele potrebbe non piacere a tutti.