Biancaneve: analogie e differenze tra live action e il film d'animazione Disney

Mettiamo a confronto il primo Classico Disney datato 1937 e l'ultimo adattamento diretto da Marc Webb con Rachel Zegler e Gal Gadot, ora al cinema.

I due film a confronto.

Tra tante polemiche (in parte come sempre sterili) è arrivato al cinema Biancaneve il live action tratto dall'omonimo Classico Disney del 1937, primo lungometraggio d'animazione della storia a sua volta adattamento della fiaba tedesca dei Fratelli Grimm. Come di consueto oramai sulle pagine di Movieplayer vogliamo comparare le due versioni, ricordando che è un racconto talmente popolare da essere stato trasposto più volte sul grande schermo nel corso degli anni.

Ecco la prima immagine di Lily Collins nei panni di Biancaneve in The Brothers Grimm: Snow White
Una scena della pellicola di Tarsem Singh

Su tutti il film colorato con Lily Collins e Julia Roberts e quello combattivo e dark con Kristen Stewart e Charlize Theron che ha avuto addirittura uno spin-off sul Cacciatore, o ancora la pellicola muta con Macarena Garcìa e Maribel Verdù.

Biancaneve e i sette nani: un collage disneyano

Una scena di Biancaneve e i sette nani
Una scena di Biancaneve e i sette nani

Come si fa un live action Disney nel 2025? Il regista Marc Webb e la sceneggiatrice Erin Cressida Wilson hanno scelto di mettere insieme, omaggiandoli e citandoli più o meno esplicitamente, più classici e fiabe della Casa di Walt per raccontare la storia della ragazza bianca come il latte, rossa come il sangue. Tutto inizia con il canonico voice over del narratore e il libro che si apre proprio come molti classici - ma in questo caso ci sono anche gli animaletti della foresta. Segue una coreografia corale che omaggia i musical classici per presentare la protagonista interpretata da Rachel Zegler come se fosse "La canzone di Belle" all'inizio de La bella e la bestia o Asha nell'incipit di Wish insieme al villaggio.

Webb sceglie quindi di far diventare ancora più musicale un'opera che lo era fino ad un certo punto, rendendola meno horror ed espressionista e più colorata e vivace. Seguono vari omaggi e riferimenti: Cenerentola per come la Regina Cattiva/Matrigna tratta la figliastra; Robin Hood e Rapunzel perché il comportamento del Non-Principe Jonathan (Andrew Burnap) insieme alla propria banda ricorda quello di chi rubava ai ricchi per dare ai poveri, ma anche l'irriverenza di Flynn Rider. Non manca un pizzico de La bella addormentata nel bosco e di Aladdin quando i due inizialmente si conoscono sotto mentite spoglie: lui ruba in cucina ed è convinto che lei, che lo coglie in fragrante, sia una delle domestiche visti gli abiti. Infine di Cappuccetto Rosso quando la giovane vuole recarsi al castello come una spia nel grande epilogo.

Biancaneve, recensione: non bisogna mai giudicare un film prima di averlo visto Biancaneve, recensione: non bisogna mai giudicare un film prima di averlo visto

Un live action moderno ma tradizionale

Una celebre scena del film Biancaneve e i sette nani ( 1937 )
La Regina Cattiva animata

Questo Biancaneve si muove a metà strada tra tradizione e modernità. La storia viene ampliata di varie parti, soprattutto all'inizio e alla fine, per provare ad approfondire personaggi e snodi narrativi. Si dà più spazio alla storia familiare di Biancaneve per far capire come si sia ritrovata prigioniera nel proprio castello (qualcuno ha detto Elsa?), apparentemente dimenticata dal popolo, costretta a servire la regina-matrigna in tutte le faccende di casa e a vestirsi di stracci. Si confronta con lei su come dovrebbe gestire la cittadinanza, sfamandoli e non tenendo per sé qualsiasi ricchezza ma imparando a condividere. Anche in questo caso Grimilde (Gal Gadot) è accecata dalla gelosia per la bellezza della giovane e si dà alla magia nera e allo specchio delle proprie brame per rinsaldare la propria insicurezza estetica.

Disneys Snow White 2
Biancaneve e le Sette Creature Magiche

Anche l'incontro tra il personaggio titolare e il furfantello è ampliato in più fasi, per dare loro modo di conoscersi e piacersi - strizzando l'occhio anche alla Cenerentola di Branagh. Non innamorandosi insomma al primo sguardo con un colpo di fulmine ingiustificato, senza essersi nemmeno mai parlati. La storia prosegue come da prassi con la Regina che manda il Cacciatore ad uccidere la ragazza mentre coglie le mele nel bosco ma lui non ha il cuore di farla e la lascia fuggire. Nel cartone mette nello scrigno da consegnare come prova alla regnante un cuore di cervo, mentre in questo caso una mela - simbolica ma di poco appeal e poco credibile come sostituzione da parte dell'uomo, forse per evitare accuse delle associazioni animaliste.

Segue la fuga tra quelli che sembrano pericoli ma si rivelano gli animali della foresta incantata e l'arrivo alla casa dei Sette Nani (che qui non vengono mai chiamati tali ma semplicemente "creature magiche"). Vari momenti musicali differiscono o vengono sostituiti in rappresentanza della cattiva di turno, della gioia casalinga dei sette, e del crescente innamoramento dei due giovani attraverso i duetti.

I teneri nani del film Biancaneve e i sette nani ( 1937 )
I teneri nani del film Biancaneve e i sette nani ( 1937 )

La differenza sostanziale in questo frangente è che nel classico animato la Principessa in fuga metteva in ordine la casa mentre i nani erano in miniera "a lavorar"; lo faceva con l'aiuto degli animali, per fare una sorpresa ai nuovi possibili coinquilini prima che rientrassero e in modo che accettassero di farla restare, finendo però per addormentarsi e venire scoperta con sgomento dai sette. Nel film con attori in carne ed ossa invece, tutto questo avviene dopo l'essere crollata per la stanchezza e l'essere trovata dalle creature che abitano la casa: qui la giovane donna dirige solamente i lavori, mostrando emancipazione e insegnando loro a pulire.

I fatti si susseguono poi in modo abbastanza canonico e leggermente allungato rispetto al film del 1937: la Regina scopre l'inadempienza del Cacciatore e lo fa chiudere nelle segrete del castello. A quel punto decide di eliminare il problema alla radice trasformandosi con una pozione in una vecchia mendicante e preparando una mela avvelenata che farà cadere chi la mangerà in un sonno eterno, risvegliato solo dal primo bacio d'amore. Si insiste così tanto nel corso del nuovo lungometraggio sulla bravura della matrigna con la magia che risulta difficile credere che la protagonista non pensi minimamente che la vecchina possa essere lei, per quanto raffiguri l'opposto della bellezza che rappresenta.

Il celebre bacio tra Biancaneve e il principe nel film Biancaneve e i sette nani ( 1937 )
Il celebre bacio tra Biancaneve e il principe nel film Biancaneve e i sette nani ( 1937 )

In questo caso è il ciondolo regalato dalla ragazza a Jonathan, finito nelle segrete insieme al cacciatore, a trarla in inganno.
Il montaggio in tutta questa sequenza è simile per acuire la tensione narrativa, anche se sappiamo come andrà a finire: Biancaneve morderà il frutto e si distenderà a terra, addormentata. Nel cartoon la Regina Cattiva muore cadendo da una rupe dopo l'inseguimento da parte dei Nani, osservata gli avvoltoi che già l'avevano adocchiata nel bosco.

Un finale diverso e divisivo

Una tenera scena del film Biancaneve e i sette nani ( 1937 )
Scena iconica del cartoon

A questo punto l'ultima parte differisce per il destino della villain più che per quella dell'eroina. Quest'ultima viene stesa all'aperto nel bosco dalle Creature che hanno imparato a volerle bene, ma non in una teca di cristallo e oro come nell'originale animato. Il bacio di Jonathan come quello del Principe la risveglia dal sonno non più eterno (entrambi si rivelano utili fondamentalmente solo a quello, nonostante la fuga di Jonathan dalle segrete). Nell'epilogo di Biancaneve e i sette nani la Principessa salutava i nanetti riprendendo la scena del bacio sulla fronte (come una madre) e cavalcando verso l'orizzonte insieme al proprio amato. Nella pellicola del 2025 invece è pronta a riprendersi il regno, dopo aver scoperto che la Matrigna ha ucciso il padre e lui non è lontano da qualche parte o imprigionato, e che il popolo ancora combatte in nome di quello che considera l'unico e vero Re.

Biancaneve Nani Cgi
Una sequenza del live action

Con un discorso motivazionale in cui mostra gentilezza e coraggio (proprio come la Cenerentola di Branagh, ancora una volta) convince le guardie del castello a tornare dalla sua parte, ricordando loro il valore che i suoi genitori davano ad ognuno dei cittadini. La Regina fugge dentro in preda alla collera e allo sgomento, ma distruggendo lo specchio fa a pezzi anche la propria magia, cessando di esistere. Sarebbe stato interessante se fosse rimasta imprigionata dentro di esso come epilogo ciclico e speculare a quello di Jafar e il Genio della Lampada in Aladdin.

Non viene specificato nell'ultima sequenza, ancora una volta omaggio ai musical classici, ma Biancaneve e Jonathan danzano insieme alludendo quindi ad un relazione, ma non è quello l'importante in questa versione recente, se non riprendersi la fiducia del proprio popolo che canta con lei nel segno della condivisione. La pellicola si conclude sempre con il libro delle fiabe che si richiude (e il tenere riccio dell'inizio). Questa volta però viene rivelato il narratore: era Cucciolo che nel frattempo ha vinto la timidezza e imparato a parlare.