Bertie Gregory è tornato sugli schermi di Disney+ con A tu per tu con gli animali, dopo l'esperienza di Avventure estreme con Bertie Gregory, e ci ha raccontato qualche retroscena sulla realizzazione delle puntate inedite.
Nei nuovi capitoli del progetto realizzato in collaborazione con National Geographic, Bertie conduce gli spettatori negli angoli più spettacolari del pianeta seguendo gli animali di cui immortala la vita quotidiana in un modo spettacolare e senza paragoni con quanto realizzato al passato, sfruttando droni, telecamere tecnologicamente avanzate e materiale tecnico in grado di andare nelle profondità degli oceani, il tutto raccontando i pericoli che affrontano le varie specie e i cambiamenti in corso sul pianeta.
I passi in avanti della tecnologia
Bertie Gregory ha spiegato l'importanza della tecnologia nella realizzazione di un progetto come A tu per tu con gli animali: "C'è sempre spazio per dei miglioramenti, la tecnologia legata alle telecamere sta facendo continuamente dei passi in avanti e sono sempre entusiasta perché, prima di tutto, amo la natura e gli animali selvatici e ogni volta che c'è qualcosa di nuovo dal punto di vista tecnologico che ci permette di mostrare qualcosa mai visto prima è davvero eccitante".
L'esperto ha ricordato come, ad esempio, nella quarta puntata, ambientata in Patagonia, l'uso di strumenti inizialmente ideati per scopo militare abbia permesso di osservare i puma di notte: "Si è totalmente immersi nell'oscurità e improvvisamente si riesce a vedere ogni cosa, nei minimi dettagli".
Gregory ha sottolineato come i giovani puma, che non sono particolarmente esperti nella caccia, per sopravvivere puntano al bestiame della popolazione locale, situazione che crea tensioni e vari problemi. Uno degli aspetti che caratterizzano lo show è però quello di mostrare le possibili soluzioni a vari problemi, come accaduto anche in quel caso: "Nella puntata si vede come vengano usati dei cani da pastore, una tecnica usata in alcune parti del mondo come in Africa e in varie parti dell'America. Nessuno aveva mai ripreso quello che accade quando un puma entra in contatto con questi cani e volevamo quindi rivelarlo usando la videocamera termica. Ne avevamo una ad altezza del terreno e una attaccata a un drone, in modo da mostrare cosa accade".
Dare degli esempi positivi
Gregory ha ribadito che un elemento di cui sono particolarmente orgogliosi nel realizzare la serie, oltre a mostrare il comportamento degli animali, è quello di raccontare il contesto in cui vivono: "Siamo nel 2023, non è un segreto che non stiamo vivendo in un Giardino dell'Eden integro. Noi esseri umani stiamo facendo delle cose davvero negative al pianeta e penso sia realmente importante dare quel contesto. Ma un elemento chiave è inoltre mostrare ciò che c'è di positivo, oltre agli elementi negativi, e penso sia realmente importante perché le notizie sono così deprimenti che dobbiamo festeggiare quando facciamo qualcosa di giusto e abbiamo compiuto dei cambiamenti in meglio".
Uno degli esempi di questo approccio è chiaro nella puntata ambientata a Raja Ampat, in Indonesia: "Abbiamo lavorato con una comunità che vive in un'area in cui hanno una fantastica barriera corallina che, in passato, stava venendo distrutta insieme alla popolazione di pesci e squali a causa dei metodi con cui pescavano, utilizzando delle esplosioni. 20 anni fa si sono resi conto che stavano facendo dei danni e hanno deciso di stabilire un'area protetta. A distanza di due decenni hanno una delle migliori barriere coralline al mondo, se non addirittura la migliore. Hanno 25 volte più squali rispetto all'esterno dell'area protetta e loro sono essenziali per un ambiente marino in salute. Gli esseri umani traggono inoltre beneficio perché possono attirare i turisti e i pescatori hanno dei prodotti migliori che si spostano all'esterno dell'area. Penso sia una realtà da celebrare perché è un modello di come si possa proteggere la natura intorno al mondo. Se si dà alla natura la possibilità di tornare è qualcosa di buono per l'ambiente e per le persone. Mostrare tutto questo è essenziale per lo show".
L'inevitabile coinvolgimento emotivo
Mantenere la giusta distanza con gli animali al centro delle riprese alle volte è complicato. Bertie Gregory ha sottolineato che una delle regole che deve seguire è non farsi coinvolgere, anche se talvolta decidono di agire quando un esemplare è in pericolo a causa degli esseri umani, pur cercando in ogni modo di rispettare l'interazione naturale e fare del proprio meglio per catturare il momento.
Il filmmaker ha però ammesso: "Alcune volte è complicato. Nel caso dell'episodio ambientato in Patagonia, stavamo seguendo Pataka, un puma che conosco fin da quando era una cucciola e ora, che sono passati degli anni, ha due cuccioli da difendere. Stava affrontando un esemplare maschio che pesava il doppio ed era davvero pericoloso, poteva essere una battaglia mortale in stile gladiatori ed è qualcosa di angoscioso da vedere. Ma devi cercare di rimanere calmo e mantenere l'attenzione sull'azione, anche se abbiamo fatto il tifo per lei".
Gregory è coinvolto anche come produttore e ha raccontato: "Una delle cose migliori del lavorare a questa serie è che posso trascorrere del tempo con degli animali fantastici, ma anche con delle persone incredibili. Essendo un conduttore/presentatore, il tuo nome è nel titolo e ottieni più lodi di quelle che meriti. Ma sono davvero fortunato nel lavorare con un team enorme, composto da persone realmente talentuose, non solo dove giriamo, ma anche a casa, a Bristol dove vivo. Amo decisamente essere coinvolto nel processo di pre-produzione e post-produzione, sono davvero fortunato per il team con cui lavoro".