Ci dà l'arrivederci a gennaio per gli ultimi dieci episodi Battlestar Galactica, la cui quarta stagione è stata forzata a questo andamento anomalo dal lungo sciopero del WGA dello scorso inverno e da una curiosa scelta di Sci-Fi Channel, e ci lascia con quello che avrebbe potuto essere, per molti versi, un finale definitivo, se non lasciasse sospesi ancora troppi interrogativi in barba al titolo. Ma andiamo con ordine: alla fine dell'episodio precendente a questo Revelations, la presidente delle Colonie Laura Roslin e i Cylon ribelli erano riusciti a recuperare D'Anna, il Cylon umanoide che conosce i Final Five, e che, a seguito della distruzione dell Resurrection Hub, è anche l'unico modello tre rimasto nell'universo.
Con il suo arrivo però, a causa del "tradimento" di Roslin ai danni degli alleati, gli equilibri di forza tornano ad appannaggio dei Cylon ribelli, che prendono in ostaggio la presidente, l'ammiraglio Adama e i piloti di Galactica a bordo della base stellare. D'Anna, infatti, non crede che sia possibile cooperare pacificamente per le due razze, ed è convinta che i coloniali, ottenuti i nomi dei Final Five (o meglio, Four: la tre annuncia infatti che i Cylon della flotta sono quattro, ovvero quelli che conosciamo, e il quinto continuerà ad eluderci ancora per un po'), li ucciderebbero senza troppi convenevoli. Quando D'Anna annuncia che la sua prossima mossa è raggiungere Galactica in compagnia di Adama, questi rifiuta, per poi lasciarsi convincere da Laura, che gli sussurra i suoi ordini: dovrà distruggere la base stellare con lei a bordo, se è l'unico modo di evitare che i Cylon ottengano i Final Four e quindi la Terra.
Quando l'ammiraglio e D'Anna scendono dal Raptor che li ha condotti su Galactica, ad accoglierli ci sono Tigh, Lee affiancato da Tory, e, sul ponte che sovrasta l'hangar, Tyrol e Anders. Con uno sguardo furtivo, D'Anna sfiora tutti e quattro i Cylon in incognito, confermandoci che il suo non è un bluff. Ma la loro identità non viene svelata immediatamente, perché D'Anna si limita a dire che i quattro raggiungeranno gli altri Cylon spontaneamente, e i coloniali sono tenuti a non interferire. Prima che la tre riesca a togliere il disturbo, Tory si fa avanti e chiede di essere portata da Laura Roslin per consegnarle i suoi medicinali. Ovviamente sappiamo che siamo di fronte alla più consapevole dei Final Four, la prima a scegliere di unirsi alla sua gente. Inutile l'intervento di Tigh, che sapendo cosa ha in mente cerca di impedirle di seguire D'Anna.
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Il messaggio di quest'ultima è chiaro: gli ostaggi resteranno a bordo della base stellare fino a che i quattro non si saranno consegnati. Ma il comando di Galactica non ci sta e Bill Adama, suo figlio, il colonnello Tigh e il CAG Kara Thrace si riuniscono per mettere insieme un piano per liberare gli ostaggi. L'ammiraglio riferisce al presidente ad interim quanto dettogli da Laura, e Lee la pensa allo stesso modo: se non sarà possibile un'operazione di salvataggio prima che i Cylon ottengano i quattro, la base stellare verrà attaccata e distrutta. D'Anna peggiora la situazione annunciando che farà uccidere un ostaggio ogni 15 minuti fino a che non otterrà i quattro, e Lee non può far altro che autorizzare immediatamente il piano.
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Mentre Lee interroga Tigh per ottenere i nomi degli altri Cylon della flotta, D'Anna si rimette in contatto con lui e Lee le annuncia subito di avere scoperto uno dei Final Five: ha dieci minuti per liberare gli ostaggi prima che Tigh sia proiettato nel vuoto.
Intanto, Anders e Tyrol conducono Starbuck presso il suo Viper e le confessano di avere un "presentimento" che lo riguarda. Mentre i tre sono nell'hangar un manipolo di marine li raggiunge per arrestare Sam e Galen: Tigh ha fatto i loro nomi. Starbuck non perde troppo tempo a elaborare la nozione di aver sposato un Cylon, sceglie piuttosto di dargli fiducia e sale a bordo del Viper per indagare.
Tyrol e Anders sono trascinanti al cospetto del presidente Adama, che informa D'Anna che ha in mano tutti i suoi protetti. Lei non cede, anche perché Tory si dice convinta che che sarà lui a fare un passo indietro. Mentre i Cylon ordinano di puntare le armi contro le navi coloniali, Baltar cerca di placare D'Anna. Ma lui non ha successo e Tory ha torto su Lee, e Saul Tigh arriva a un passo da una morte orribile prima che Starbuck, che esaminando il Viper ha scoperto un segnale che potrebbe indicare la rotta per la Terra, arrivi trafelata a fermare la mano del giovane Adama.
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La base stellare torna quindi a unirsi alla flotta per il salto verso il sistema solare: è arrivato il momento atteso da anni, e la gioia esplode (insieme a una magnifica composizione vocale creata dal solito talentuoso Bear McCreary) tra l'equipaggio di Galactica e i civili. Il salto riesce e il bel pianeta bianco di nubi e azzurro d'oceani è in vista; una delegazione di Viper, Raptor, Raider e Heavy Raider ne raggiunge la superficie, e la Terra, una Terra futura, distopica, o probabilmente ucronica, in ogni caso diversa da quella che conosciamo - e da quella che i nostri si aspettavano di trovare - rivela il suo vero volto.
Bill Adama raccoglie una manciata di polvere mentre un contatore Geiger rivela la
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Movieplayer.it
4.0/5