Ballerina, la recensione: un suggestivo revenge movie coreano

La recensione di Ballerina: magari non sarò brillante e originale, ma il k-drama thriller in streaming su Netflix merita comunque una visione, tanto per l'estetica quanto per la protagonista, interpretata da Jeon Jong-seo.

Ballerina, la recensione: un suggestivo revenge movie coreano

È vero, ciò che accade in Ballerina, k-drama thriller di Lee Chung-hyun, l'abbiamo visto centinaia di volte, e sempre declinato allo stesso modo. Azione, vendetta, colori al neon. Insomma, il più classico revenge movie notturno, dove il fattore action diventa coreografia, oltre che sostanza. Nonostante questo, lo ammettiamo: abbiamo un debole per certe storie, magari enfatizzate da un'estetica elegante e raffinata, dall'impatto urbano, nonché agganciata alla location, spesso notturna, quasi underground. Ballerina, distribuito da Netflix, fa più o meno la stessa cosa: evita di incastrarsi in una sceneggiatura complessa, e prosegue dritto e veloce nella sua traccia pop, seguendo una scia di sangue, di pallottole, di oscuri personaggi. E funziona.

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Ballerina: una foto

Funziona perché l'approccio di genere sfrutta al meglio lo spazio e la luce, Lee Chung-hyun dimostra di saperci fare, ammicca alla messa in scena occidentale (John Wick potrebbe essere un punto di riferimento, a sua volta influenzato dagli action orientali) e poggia l'intera storia sulle spalle di una notevole protagonista, ideata per essere tanto opposta quanto correlata al tono generale. Asciutta, delicata, quasi scostante, in controtendenza con l'orrore che affronta. Eppure è lei l'elemento umano ed emozionale su cui è interamente ideata la sceneggiatura di un revenge movie strutturato in base al contesto, ai toni e ai colori accentuati dalla formidabile fotografia.

Ballerina, la trama: tra vendette e promesse

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Ballerina: un momento del film

La trama di Ballerina potrebbe essere racchiusa in una riga: una storia di vendetta da parte di un'ex guardia del corpo. Sotto, però, ci sono altri accenni, che rappresentano il motore che accende il film. La protagonista è Ok-ju (Jeon Jong-seo), schiva e silenziosa, che di notte vaga da un grocery all'altro in cerca di gin a buon mercato. Ha un passato come bodyguard per conto di un'ambigua organizzazione, ma sembra aver abbandonato la pistola.

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Ballerina: una scena del film

Almeno fino a quando non scopre che l'amica Min-hee (Park Yu-rim), alla quale era profondamente legata, è morta. Sembra un suicidio, ma uno strano biglietto lasciato dalla ragazza chiede di "essere vendicata". Cosa è successo? Ok-ju si cala nel sottobosco criminale, rintracciando le persone che avevano avuto un contatto con l'amica. Ciò che scopre, è una realtà viscosa e pericolosa, che gira attorno alla violenza e allo sfruttamento.

Azione, neon e una grande colonna sonora

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Ballerina: un'immagine

L'abbiamo detto in apertura di recensione: Ballerina (occhio al titolo, da non confondere con lo spin-off work in progress di John Wick!) rivede e filtra l'intero linguaggio del revenge movie attraverso lo sguardo della protagonista, disposta a tutto pur di portare avanti una vendetta molto più simile ad una promessa. Punti di vista, e la voglia di Lee Chung-hyun di generare nello spettatore le giuste suggestioni, che arrivano dirompenti dalle elettrizzanti sequenze e dall'approccio visivo che fonde il cinema alla graphic novel. Il tutto, poi, tenuto insieme dalla colonna sonora di Lee Seong-hwa alias GREY, star del rap sudcoreano.

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Ballerina: una sequenza

La musica, infatti, non è solo di commento, ma sembra invece partecipare direttamente, indirizzando i movimenti e i pensieri di Ok-ju, revenge-girl perfettamente "indossata" da Jean Jon-seo. A proposito: l'attrice non è una scoperta, avendola già apprezzata come protagonista dell'indipendente Mona Lisa and the Blood Moon di Lily Amirpour. Insomma, il k-drama in questione non sarà niente di originale né tantomeno brillante (perdendo identità nella parte centrale), ma lo ripetiamo: alcune volte non è importante distinguersi tanto per l'originalità, piuttosto è molto meglio restare coerenti con le soggettive intenzioni stilistiche e narrative, pur non memorabili nel linguaggio e nelle svolte. Proprio come fa Ballerina, un action thriller al meglio delle proprie capacità.

Conclusioni

Concludendo la recensione di Ballerina, torniamo sui punti focali del revenge movie coreano: una buona messa in scena, grande azione, una colonna sonora coinvolgente e una protagonista efficace, interpretata dalla brava Jeon Jong-seo. Nulla di originale, bisogna dirlo, tuttavia il film Netflix offre al pubblico un'interessante digressione sul tema, mutando il concetto di vendetta in qualcosa di più simile ad una promessa.

Movieplayer.it
3.0/5
Voto medio
4.2/5

Perché ci piace

  • I colori.
  • La colonna sonora.
  • Jeon Jong-seo, grande protagonista.

Cosa non va

  • Niente di troppo originale, coreografie action comprese.
  • La parte centrale fatica ad avere una sua identità.