Ash - Cenere mortale, recensione: un thriller horror sci-fi che sembra un trip allucinogeno

Il rapper Flying Lotus firma un horror sci-fi dal notevole fascino visivo che assomiglia a un viaggio lisergico, anche se la storia non è pari all'accattivante cura formale. Su Prime Video.

I due protagonisti di Ash - Cenere mortale

Thriller sci-fi, survival horror o giallo psicologico? Al di là della catalogazione in un genere specifico, Ash - Cenere mortale appena uscito in streaming su Amazon Prime Video è soprattutto un suggestivo viaggio lisergico che sfrutta un racconto fantascientifico per entrare nei meandri e nei dubbi della mente umana. E lo fa con un indiscutibile fascino visivo, dimenticandosi però di dare mordente anche alla narrazione.

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Eiza González nei panni di Riya

Se Ash - Cenere mortale ha queste caratteristiche, è perché il suo autore è il visionario Flying Lotus, regista ma anche rapper e musicista, qui all'esordio nel lungometraggio dopo aver diretto un episodio del film antologico V/H/S/99. L'incubo visivo claustrofobico che ha costruito per questo suo lavoro ha indubbiamente una sua forza, e non è affatto banale nemmeno l'idea di fondo, ma è lo svolgimento che non convince fino in fondo.

Risveglio nello spazio fra sangue, allucinazioni e paranoie

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Un momento spaventoso del film

In Ash - Cenere mortale l'astronauta Riya (interpretata da Eiza González) si risveglia ferita, sporca di sangue e in preda ad allucinazioni-flashback su un'astronave nella quale luci pulsano violentemente e un altoparlante avverte che c'è un guasto nel sistema. Riya non ricorda nulla ma scopre nella navicella altri elementi dell'equipaggio che sono stati massacrati. L'astronave si trova su un pianeta che sembra decisamente ostile, lei è confusa e smarrita, tutto assomiglia a un mistero che nemmeno l'improvviso arrivo di Brion, che stava stazionando in orbita e ha ricevuto una chiamata di soccorso dalla navicella, riesce a risolvere.

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Una suggestiva scena di Ash - Cenere mortale

Tra ossessioni, paranoie, ricordi frammentari, violente allucinazioni e il sospetto crescente di un'infezione aliena, la ragazza cercherà di capire cos'è successo: non sa se fidarsi fino in fondo del collega ma inizierà a dubitare perfino di se stessa. Dai flashback, intanto, si capisce che Ash è il nome che il comandante della missione ha dato al pianeta, che nonostante sia indicato come possibile approdo del genere umano in cerca di sopravvivenza (ovviamente la Terra, come ormai in ogni film, è spacciata), si presenta decisamente ostile nei paesaggi e soprattutto per quel pulviscolo onnipresente che assomiglia a una fitta nebbia.

Look da trip allucinogeno e musica psichedelica

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Un momento di serenità durante un flashback

Il film di Flying Lotus ha un incipit non certo originale ma interessante, ricco di tensione, anche perché girato con un look che si rivelerà il vero punto di forza dell'opera. Peccato che via via la storia si smorzi in qualcosa che, talmente lampanti sono le numerosi citazioni, finisce per avere il sapore del già visto. Questo non toglie che sotto l'aspetto visivo della messa in scena Lotus ci sa fare, sfodera atmosfere febbrili, oniriche e claustrofobiche quasi da trip tra luci stroboscopiche, paesaggi stupefacenti e allucinazioni.

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Aaron Paul e Eiza González sono i protagonisti di Ash - Cenere mortale

Condisce poi il tutto immergendolo in colori forti come verde, rosso e blu elettrico, mischiandolo con stili da videogame e scenografie particolari, oltre che con momenti davvero gore nelle sanguinose e truculente sequenze horror, scene sicuramente riuscite per il buon mix fra effetti prostetici e digitali. Ma anche il sound design ha un impatto molto suggestivo fra distorsioni, frequenze basse, paurosi elementi ambientali e una colonna sonora psichedelica che incombe fisicamente sullo spettatore e regala un'intensa esperienza sensoriale.

Ok il concept audio-visivo, ma ci sono passaggi confusi e troppe citazioni

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Eiza González in azione

Ma non tutto fila liscio. Se l'aspetto formale e il concept audio-visivo non lasciano indifferenti, a essere debole è la storia, che appare spesso confusa e frutto di una sceneggiatura zoppicante che per aggrovigliare troppo la matassa finisce per perdere il filo. L'idea di base a dire il vero è buona: la soluzione del mistero, anche se non esente da una certa prevedibilità, ha un suo fascino, ma è il modo di arrivarci che non convince, non funziona insomma quello che in un tema scolastico chiameremmo lo svolgimento.

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Una scena suggestiva di Ash - Cenere mortale

Come detto le citazioni sono decine, impossibile non pensare ad Alien, Solaris o La cosa, ma Eiza González non è Sigourney Weaver e Flying Lotus non è John Carpenter. Insomma sono troppi i momenti pasticciati, come del resto le infezioni e l'invasione di creature aliene che trovano il modo di infilarsi negli umani è roba talmente abusata da non turbare più, in qualsiasi maniera venga proposta. Alla fine comunque la nostra eroina sembra farcela a dipanare la matassa, ma la scena mid-credits rappresenta una sana chiusura a qualsiasi possibile happy-end.

Conclusioni

L’horror sci-fi firmato da Flying Lotus ha un aspetto visivo accattivante da trip allucinogeno, un sound design molto efficace e alcune sequenze gore importanti, ma non riesce a sfruttare tutto il suo potenziale causa una sceneggiatura un pò confusa e una narrazione poco convincente che sembra un collage di citazioni e manca di una propria identità.

Movieplayer.it
3.0/5
Voto medio
N/D

Perché ci piace

  • La visionarietà del regista si traduce in un look che assomiglia a un viaggio lisergico.
  • Il suono e la colonna sonora alimentano la tensione e le atmosfere da incubo.
  • Alcune scene splatter sono molto efficaci.

Cosa non va

  • Il nucleo della storia è debole e alcuni passaggi sono molto confusi.
  • L’idea principale è buona ma per arrivarci il percorso è troppo accidentato e infarcito di citazioni.