Amore (e guai) a Parigi, la recensione: ma 'ndo vai, se la commedia romantica non ce l'hai

La recensione di Amore (e guai) a Parigi: umorismo, romanticismo, musical, tematiche importanti sono tutti gli ingredienti mal mescolati nella ricetta dal sapore fastidioso al palato della nuova serie a tema dal 9 aprile su Sky Serie e NOW, in tempo per Pasqua.

Amore (e guai) a Parigi, la recensione: ma 'ndo vai, se la commedia romantica non ce l'hai

La commedia romantica è un genere che si sta riscoprendo (o forse non è mai davvero morto) in tv e al cinema. L'ultimo esempio arriva - con ben due anni di ritardo rispetto alla programmazione originale - con Amore (e guai) a Parigi, la nuova serie a tema dal 9 aprile su Sky Serie e NOW, giusto in tempo per le feste pasquali. Peccato però che, come vedremo nella nostra recensione, nonostante le buone premesse quello che ne esce fuori è un guazzabuglio confuso di stilemi e caratteristiche già viste, che non sono aiutati né dagli interpreti né dai personaggi, né dalle situazioni inverosimili e quasi fastidiose che vengono messe in scena, sembrando già vecchie.

Una trama da romcom 101

Lamour Presque Parfait   S01E03 Saison 1 Episode 36
Amore (e guai) a Parigi: una scena della serie

Nel più classico esordio da commedia romantica, conosciamo la protagonista di questa nuova serie, la 36enne Jul (Maud Baecker, vista in Demain nous appartient) che si ritrova improvvisamente senza un compagno, un lavoro e (forse) una casa perché erano tutti elementi legati al suo ex partner nonché ex capo. Ha perso ogni speranza sull'amore, essendo un'inguaribile romantica e avendo passato la vita ad aspettare il principe azzurro. Rischia anche di perdere l'abitazione, almeno finché non trova un possibile coinquilino a cui subaffittare la stanza (strizzando l'occhio alla crisi economica che stiamo vivendo ma non in modo simpatico come Un letto per due), il quale si finge gay (!) pur di accaparrarsela, per evitare nuovi possibili coinvolgimenti amorosi in casa. Parallelamente, di ritorno dal matrimonio della sorella, che come la madre non fa altro che rinfacciarle il suo essere single e incasinata, Jul trova uno smartphone dimenticato nel taxi. Riceve una chiamata dall'uomo dei sogni, che le fa una proposta di matrimonio "da commedia romantica" indirizzata alla proprietaria del telefono. Jul a quel punto decide di prendere in mano la propria vita sentimentale e non lasciare più che siano gli altri a decidere per lei: terrà la donna all'oscuro per provare a conquistare lei stessa quell'uomo.

Commedia degli equivoci

Lamour Presque Parfait   S01E02 Saison 1 Episode 216
Amore (e guai) a Parigi: una scena della serie

Già da queste premesse della trama di Amore (e guai) a Parigi, e dal titolo italiano scelto, avrete capito l'atmosfera che vorrebbe regalare questa commedia romantica (i cui episodi durano ben 60 minuti e si sentono tutti), che non rinuncia nemmeno a gag umoristiche e momenti musical per non farsi mancare proprio nulla nel proprio calderone d'amore. Peccato che risulti tutto troppo finto e artificiale e che non si riesca davvero a immedesimarsi e parteggiare per la protagonista, così come per gli altri personaggi, a cui gli autori provano a dare delle storyline complementari e parallele sull'essere madre e donna single oggi ma riuscendoci davvero malamente. Come le migliori amiche Ava e Manon, o la stessa storyline che riguarda la madre di Jul e il suo nuovo marito, o ancora quella del coinquilino spiantato finto gay (ma davvero negli anni 2020?). Nel cast anche Nadia Roz (La vie scolaire), il cantante e attore Tom Leeb (8 Rue de l'Humanitè), che rivedremo a quanto pare tra i protagonisti della nuova stagione della serie Sky di Gabriele Muccino A casa tutti bene, e François Vincentelli (The Tourist).

Tematiche attuali

Lamour Presque  Parfait   S01E03 Saison 1 Episode 312
Amore (e guai) a Parigi: una scena della serie

Il creatore Pascale Pouzadoux (Sarà perché ti amo) ha voluto evidentemente omaggiare nella scrittura le commedie romantiche con cui è cresciuto, a partire dal caposaldo Bridget Jones, finendo però per inciampare su se stesso e sulle proprie citazioni e omaggi, imbastendo una storia che sa troppo di già visto, anche nel tentare di rimescolare le carte, rinverdire e attualizzare il genere. Lo stesso si può dire per la messa in scena, dalle inquadrature tipiche delle romcom, ai colori accesi dei vestiti e di alcuni luoghi, fino al matrimonio con cui inizia la storia, evento e status simbolico della vita di coppia, per ricordarci che ancora oggi c'è tantissima gente che pensa che quelle siano le tappe fondamentali e assolutamente necessarie nella vita per sentirsi appagati e felici.

Lamour Presque Parfait   S01E02 Saison 1 Episode 25
Amore (e guai) a Parigi: una scena della serie

Il creatore ha voluto anche provare a inserire dei momenti più seri e drammatici che provano a dare un senso logico alla surrealtà del racconto e a donargli un po' di vera emotività, ma fanno troppo a pugni col resto e col tono generale giocoso e favolistico della serie - che si vede fin dalla sigla, in versione animata a cartoon e pregna dei colori pastello che richiamano gli abiti delle damigelle ad una cerimonia nuziale - per essere accettati e digeriti dagli spettatori. Peccato, perché se il genere viene ibridato e attualizzato in modo efficace e funzionale, ha sicuramente ancora qualcosa da dire.

Conclusioni

Chiudiamo la recensione di Amore (e guai) a Parigi nel segno dell'occasione sprecata, perché si voleva provare a fare una commedia romantica nuova che omaggiasse la tradizione ma il risultato è un guazzabuglio surreale e confuso, con dei protagonisti troppo artificiosi per riuscire a sentirli vicini e parteggiare per loro, e un mix di toni che non riesce a trovare una propria quadra.

Movieplayer.it
2.5/5
Voto medio
4.2/5

Perché ci piace

  • L'omaggio nella struttura e nella messa in scena alle commedie romantiche che hanno fatto la storia.

Cosa non va

  • Maud Baecker è monoespressiva e artificiosa, così come gli altri personaggi.
  • Le situazioni sono spesso surreali e risultano anche datate.
  • Il mix di tanti (troppi) elementi non è funzionale ed equilibrato.