ALLEVI - Back to Life, recensione: un ritorno alla musica (e alla vita) che emoziona

Arriva in sala, dal 17 al 19 novembre, l'emozionante documentario su Giovanni Allevi firmato da Simone Valentini, presentato alla recente edizione della Festa del Cinema di Roma.

Un'immagine di ALLEVI - Back to Life

Fragilità e dolore, solitudine ma anche il rifugio dell'arte. C'è tanto nel docufilm firmato da Simone Valentini e presentato alla Festa del Cinema di Roma, che arriva in sala per un'uscita evento di tre giorni grazie a FilmClub Distribuzione. Tre giorni, dal 17 al 19 novembre, in cui gli appassionati dell'artista Giovanni Allevi, o semplicemente i curiosi che vogliono saperne di più, possono entrare in contatto non solo con la sua arte e indiscutibile attitudine musicale, ma anche con il suo intimo, con i risvolti più personali che derivano dalla malattia che ha segnato i suoi ultimi anni.

Storia di una rinascita

È infatti indicativo il titolo ALLEVI - Back to Life, perché di un ritorno alla vita, di una rinascita, si parla. Colonna portante del racconto, al cui soggetto ha contribuito lo stesso Allevi, è il concerto per Violoncello e Orchestra che l'artista ha composto nella sua stanza d'ospedale nel corso della sua degenza come paziente oncologico e in bilico tra la vita e la morte a causa del mieloma che gli era stato diagnosticato e che gli ha cambiato l'esistenza. Una malattia dal "nome dolce", come dice lo stesso Allevi nel corso del documentario, ma che l'ha tenuto lontano dalla sua arte e dalla musica.

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Una scena del documentario su Giovanni Allevi

Il ritorno alla vita che ci viene raccontato, attingendo a dietro le quinte sia della sua carriera artistica che della malattia, è così anche un ritorno alla musica stessa, a quell'arte che è guarigione e cura. Lo stesso Allevi si mette in gioco parlando al suo pubblico, con voice over e interviste inedite che fanno luce sulle sue sensazioni ed emozioni, che non mancano di scivolare fuori dalla schermo e travolgerci.

Mettersi a nudo

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Un momento di sofferenza di Giovanni Allevi nell'affrontare la malattia

La malattia è quindi punto di partenza di un cammino di (ri)scoperta interiore, di una riflessione di cui Giovanni Allevi ha scelto di renderci partecipi con questo docufilm. Mettendosi a nudo senza tirarsi indietro, esprimendo se stesso non solo attraverso la sua musica e la sua composizione artistica, ma permettendoci di sbirciare nella quotidianità del suo percorso faccia a faccia con la patologia di cui soffre e nelle sensazioni che ha fatto emergere. Lo fa con intima e poetica onestà, con una sincerità, audacia e forza di essere diretto, schietto. Emozionato ed emozionante. Con quella capacità e voglia di meravigliarsi per ogni cosa che lo circonda e che affronta, con l'entusiasmo di un bambino che scopre il mondo, la musica, l'arte.

La forza della semplicità di Giovanni Allevi

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Una scena di ALLEVI - Back to Life

Con una semplicità che gli è probabilmente innata, perché così naturale appare nelle immagini di ALLEVI - Back to Life. Lo confermano le tante interviste di colleghi e conoscenti che condiscono il racconto e che si soffermano più volte su questo aspetto della sua composizione musicale, sulla semplicità che ne è caratteristica, considerandolo "una virtù e non un difetto".

La semplicità della sua composizione è infatti un punto di arrivo, una sintesi, una meta a cui tanti non arrivano e che lui ha ottenuto nel corso della sua carriera. Allevi fa suo l'insegnamento del passato e lo traduce in una sua visione artistica diretta ed emozionante. Questo emerge dal docufilm e accompagna il racconto della malattia e delle difficoltà, perché non potrebbe mancare la musica nella storia di un uomo che in essa ha trovato la forza di ricominciare, ripartire.
Rinascere.

Conclusioni

É un docufilm emozionante ALLEVI - Back to Life, una storia di rinascita in cui l'artista si mette a nudo, emozionato ed emozionante, per lasciarci vedere le difficoltà che ha affrontato ma anche la forza che ha saputo trovare nella sua composizione artistica. Un racconto fatto di dietro le quinte sia della professione che del privato, di interviste ad altri artisti e conoscenti, ma anche di dichiarazioni rilasciate da lui in prima persona che aprono una preziosa finestra sul suo intimo fragile e poetico.

Movieplayer.it
3.5/5
Voto medio
5.0/5

Perché ci piace

  • L'entusiasmo ed emozione nello sguardo di Allevi, nonostante tutto.
  • Il materiale mostrato, prezioso per gli appassionati e non solo.
  • La capacità di mettersi a nudo in modo schietto e diretto.
  • La musica di Allevi, ovviamente.

Cosa non va

  • Va da sé che l'interesse può essere minore se non piace l'artista o il suo tipo di musica.