Alexander e il terribile, orribile, abominevole ma veramente bruttissimo viaggio: la recensione del film

Marvin Lemus dirige un road-movie divertente e divertito, rivedendo in salsa latin-american il romanzo di Judith Viorst. Una visione leggera, e adatta a tutta la famiglia. Su Disney+.

I protagonisti di Alexander e il terribile, orribile, abominevole ma veramente bruttissimo viaggio

Come dire, una commedia per famiglia dura e pura. Non il sequel diretto di Una fantastica e incredibile giornata da dimenticare (era il 2014, e il film era tratto dal romanzo del 1972 di Judith Viorst), bensì una sorta di reboot in chiave latin american: i principi sono gli stessi, ma cambia il contesto. Ora, di Alexander e il terribile, orribile, abominevole ma veramente bruttissimo viaggio ci sarebbe poco da opinare: una commedia dal titolo troppo lungo ma bellissimo, un family movie fino al midollo, buoni sentimenti, svolte e capovolte, e la traccia sempre efficace del road movie a fare da cornice.

Alexander E  Il Terribile Orribile Abominevole Ma Veramente Bruttissimo Viaggio Immagine Del Film
Thom Nemer e Cheech Marin

Ed è proprio da uno specifico genere che parte la sceneggiatura firmata da Mattia Lopez poi diretta da Marvin Lemus (prodotta da Shawn Levi), con approdo streaming su Disney+: personaggi, paesaggi e il senso, fortissimo, d'identità famigliare applicata alle proprie radici.

Alexander e il terribile, orribile, abominevole ma veramente bruttissimo viaggio: un simpatico family movie

A proposito di radici, il viaggio intrapreso dai Garcia - in cui spicca appunto il protagonista, Alexander, interpretato dall'adorabile Thom Nemer - ha come finalità quella di rafforzare il rapporto, sconnesso e sfilacciato. Le vacanze di primavera sembrano il momento perfetto: mamma Val (Eva Longoria) affitta un gigantesco camper iper-accessoriato per attraversare il New Mexico, nonostante i dubbi di papà Frank (Jesse Garcia).

Alexander E  Il Terribile Orribile Abominevole Ma Veramente Bruttissimo Viaggio Sequenza
Jesse Garcia ed Eva Longoria

Peccato però che i piani andranno a monte, in quanto Alexander crede di essere... maledetto. Un idolo a forma di scimmia, appartenuto ai propri antenati, sembra perseguitarlo, creando una serie di sventure tali da rendere il viaggio... movimentato. L'unica cosa da fare, allora, sarà riportare l'idolo a Soledad, in Messico, così da spezzare la maledizione e, intanto, rinsaldare il legame famigliare.

Un film tenero e simpatico

Una buona soundtrack - da Johnny Cash a Santana -, e poi la geografia del New Mexico, sempre efficace; lo spirito del road movie; la simpatia spontanea dei personaggi (e citiamo anche il mitico Cheech Marin, nel ruolo di nonno Gil), e l'idea di una certa America enfatizzata dall'iconografia del camper. In novanta minuti esatti Alexander e il terribile, orribile, abominevole ma veramente bruttissimo viaggio dimostra di sapere reggere e organizzare al meglio tutti gli elementi a disposizione, puntando ad un intrattenimento semplice ma colorato. La presenza di una famiglia ispanica - colombiana e messicana - rendono il film di Lemus ancora più tridimensionale, e attuale rispetto alla ri-scoperta della propria identità e del proprio legame con le radici.

Alexander E  Il Terribile Orribile Abominevole Ma Veramente Bruttissimo Viaggio Foto
Foto di famiglia

Un approfondimento che punta ad essere divertito più che divertente (un paio di situazioni riuscite, qualche buona battuta ben assestata, e parecchia comicità splastick che punta ad un pubblico giovanissimo, con annessa solita gag della puzzola), ma coinvolgente sul piano della tenerezza e, perché no, della spensieratezza. Funziona? Come detto, sono pochi gli spunti su cui poterci soffermare: Alexander e il terribile, orribile, abominevole ma veramente bruttissimo viaggio è, per necessità, una visione che lascia il tempo che trova, ciononostante gli vogliamo inaspettatamente bene: ha dalla sua una forte cura emozionale e una certa predisposizione alla leggerezza.

Conclusioni

Quello di Marven Lemus è un film tenero e simpatico. A metà tra il reboot e il remake in salsa latin-american, Alexander e il terribile, orribile, abominevole ma veramente bruttissimo viaggio è una commedia dal titolo lunghissimo e adatta ad una visione pensata a dovere per tutta la famiglia. Il cast funziona (e il protagonista Thom Nemer è una rivelazione), funziona l'approccio da road-movie così come il paesaggio del New Mexico. Certo, l'umorismo a volte si limita allo sketch, senza essere mai efficace. Resta però una visione leggera, e corroborante.

Movieplayer.it
3.0/5
Voto medio
5.0/5

Perché ci piace

  • Il paesaggio del New Mexico.
  • Una visione piacevole.
  • L'accompagnamento musicale.
  • Il cast funziona.

Cosa non va

  • L'umorismo a volte limitato allo sketch.