Alessandro Cattelan: perché la promessa di Sky non sfonda in Rai

Entrato come cavallo vincente, il passaggio da Sky alle reti di Viale Mazzini ha ridimensionato il suo personaggio. Nonostante le premesse, nonostante la occasioni avute, Cattelan non è mai riuscito ad affermarsi come volto di punta dell'azienda.

Alessandro Cattelan

C'è un enigma che si aggira da qualche anno tra i corridoi Rai: ne abbiamo uno bravo, ma che gli facciamo fare? Quello bravo corrisponde al nome di Alessandro Cattelan, nato televisivamente a Mtv, passato dai fasti di Sky a modesti numeri in Rai e ora, da promettente volto di Viale Mazzini qual era, divenuto già il passato.

Il late show di Alessandro Cattelan

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Jimmy Fallon faccia a faccia con Cattelan

Che americani e inglesi ci sapessero fare, se n'era già accorto Daniele Luttazzi, ma non era finita granché bene. Poi ci ha riprovato Cattelan che, insieme ai suoi autori, ha optato per un late show dove si fa "cazzeggio", come ripete sempre lui agli ospiti. E gli ospiti che arrivano, in effetti, sono di primordine: attori, cantanti nel loro momento di massimo successo. Ora però il suo Stasera c'è Cattelan...su Rai Due sarebbe a rischio chiusura proprio perché, a fronte degli ascolti, i costi sono notevoli.

Quello stesso format era invece stato elogiato su Sky: nella rete a pagamento, il late show E Poi c'è Cattelan era stato un tripudio di ospiti e critiche positive, perché finalmente anche in Italia avevamo un late show all'americana. Un conduttore giovane che si abbeverava da Jimmy Fallon, James Corden e da tutti quelli che piacciono a quelli che benpensano.
Ma la generalista ha ragioni che la tv a pagamento non conosce: pubblico diverso, tanto per iniziare. Ascolti che non perdonano, tanto per proseguire.

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L'arrivo in Rai e l'ipotesi Sanremo

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Alessandro Cattelan a X Factor

Intanto, per lui si ventila da anni l'ipotesi Sanremo: sempre perché Cattelan è quello bravo, il primo della classe che ha preso ad esempio quelli bravi e ha imparato che, oltreconfine, si fa così. L'approdo in Rai nel 2021 è stato perciò in grande stile: subito uno show in prima serata su Rai Uno, Da Grande. Un titolo che se non era una dichiarazione d'intenti, sanciva quantomeno un passaggio: adesso la promessa della tv s'è fatta un ometto, ora si fa davvero sul serio.

Solo che gli ascolti sono bassi, 12,34% di share medio e 2milioni 286mila telespettatori. Ma Cattelan è ancora quello bravo, ha i tempi televisivi perfetti, è veloce, è giovane, ha ospiti contemporanei in una Rai che va avanti con le interviste alle vecchie glorie. Perciò l'ipotesi Sanremo resiste.

Allora, pazientemente, Cattelan aspetta il suo turno: intanto, la Rai cerca di farlo conoscere al suo pubblico generalista, in una lenta e graduale manovra di avvicinamento verso il Festival. Arrivano la conduzione dell'Eurovision Song Contest (2022), Stasera c'è Cattelan su Rai 2 (dal 2022, in corso), Da vicino nessuno è normale (2024), Sanremo Giovani (2024) fino al DopoFestival 2025 e la finale del Festival di Sanremo al fianco di Carlo Conti e Alessia Marcuzzi.

II fenomeno De Martino

Nel frattempo però, piano piano, Rai Due coltiva Stefano De Martino con Stasera Tutto è Possibile. Dallo scorso settembre, l'ex ballerino passa al timone di Affari Tuoi ed esplode il fenomeno: uno sguardo furbacchione di qua, un abbraccio di là, una battuta, un balletto in studio e una fazzolettata, De Martino abbraccia il nazionalpopolare e il preserale di Rai Uno vola.

Adesso, l'ipotesi Festival per Cattelan sembra più remota, mentre è quasi certa per la sua nemesi campana. Non solo: appena Stasera Tutto è Possibile termina, gli ascolti di E poi c'è Cattelan si dimezzano passando dal 10,9% di share al 4,9%. Ironia della sorte, senza il traino di De Martino, Cattelan fatica.

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Proprio mentre si vocifera che il suo late show rischia di non tornare nella prossima stagione, Disney Plus annuncia che Alessandro Cattelan sarà giurato nella prossima edizione di Italia's Got Talent. Insomma, si torna alla pay tv.

Alessandro Cattelan, perché non funziona in Rai

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EPCC

Dal suo arrivo in Rai, Cattelan non ha mai brillato negli ascolti: il pubblico del piccolo schermo, quello più generalista, non gli si affeziona. Al contrario, critica e addetti ai lavori gli hanno sempre riconosciuto uno stile angloassone che, alla luce dei risultati, è perfetto in un format rigido come X Factor, ma la sua condanna quando il bacino dei telespettatori e il minutaggio si fanno più ampi. La velocità di parola, la scaletta che va avanti a dispetto di tutto, i riferimenti del suo immaginario personale, lo rendono distante agli occhi del grande pubblico. Anche Bonolis ad esempio, è una macchinetta sparaparole: il suo riferimento però è Alberto Sordi, ed è lì che il pubblico si riconosce.

Inoltre, se da un lato Cattelan è condannato a ospiti poco disposti a prendersi in giro, e quindi fa più fatica a "giocare" con loro rispetto ai suoi modelli, spesso è più concentrato su di sé che su quello che gli viene detto. Capita quindi che perda l'occasione di porre la seconda domanda, cambiando argomento laddove poteva invece nascere una riflessione interessante: una mancanza di empatia che si riflette anche sul pubblico a casa, che la percepisce.

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Alessandro Cattelan in EPCC

Intanto, ecco arrivata pure l'ultima puntata della stagione di Stasera c'è Cattelan...su Rai 2: sospesa in seguito alla morte di Papa Francesco, stranamente si è deciso di non programmarla martedì prossimo, come da palinsesto, per farle sfruttare il traino delle Belve di Francesca Fagnani.

Alessandro Cattelan ha comunque di che stare tranquillo: la trasmissione a Radio Deejay, il podcast Supernova, i vari impegni televisivi, il tour teatrale con Benvenuto nell'AI!, la casa editrice Accento. Semplicemente, la sua dimensione non è il pubblico generalista: e va bene così, basterebbe accettarlo.