A due anni di distanza dalla sua esperienza come padrino della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, Alessandro Borghi è tornato al Lido di Venezia sempre in qualità di padrino, questa volta però di una selezione di corti realizzati dai ragazzi diplomati al Centro Sperimentale di Cinematografia a cura di Campari.
La video intervista ad Alessandro Borghi
Abbiamo incontrato l'attore per questa intervista proprio allo Spazio Campari allestito a Venezia 76, dove ci ha raccontato come abbia accettato con gioia il ruolo di testimonial per il talento giovane che avanza: "Se è per una buona causa ha un senso fare il padrino: due anni fa ho vissuto un'esperienza bellissima, perché era una cosa che non pensavo di saper fare. Ho accettato questa collaborazione con il Centro Sperimentale perché è molto importante per me avere a che fare con i ragazzi: finalmente posso dire con i giovani, perché io non lo sono più. Il tema dei corti è la scelta: la scelta per me è una cosa fichissima, è la cosa che più condiziona le nostre vite. Bisogna innanzitutto capire se si crede di più nel destino o nelle scelte."
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E in cosa crede di più Alessandro Borghi? Nel destino o nelle scelte? "Questa è una grande domanda. Sono molto combattuto: sono successe delle cose nella mia vita che probabilmente erano predestinate. Appuntamenti a una certa ora, incontri fatti in un certo giorno... Ho iniziato a fare questo lavoro grazie a un incontro fatto fuori da una palestra, quindi dovrei crederci. D'altra parte se credi molto nel destino è come se le scelte che hai fatto nella vita contassero meno: quindi mi piace pensare a una via di mezzo. Sì, c'erano delle cose scritte, però le mie scelte mi hanno aiutato ad andare incontro al destino."
Difendiamoci dalle fake news
In questi ultimi mesi l'attore ha imparato sulla propria pelle che uno dei grandi mali del mondo moderno sono le fake news: ai ragazzi più giovani quindi insegnerebbe proprio questo, a informarsi bene e a non diffondere bugie e soprattutto a rimanere sempre se stessi.
Alessandro borghi ci dice: "Ognuno di noi è fatto in un certo modo, ma si può cambiare, sopratutto grazie alle persone che abbiamo intorno e decidiamo di avere nella nostra vita. Io sono rimasto sempre me stesso perché le persone importanti della mia vita sono rimaste sempre le stesse e perché i miei genitori sono delle persone molto semplici. Ho sempre cercato di aggrapparmi a questo concetto di semplicità, che mi sembra il più interessante per avere a che fare non solo con questo lavoro, ma con questo pianeta."