Zibba è un artista profondamente aperto alla vita e per questo sembra accogliere gli eventi positivi che arrivano nella sua carriera con grande equilibrio e tranquillità, semplicemente come se fosse giunto solo il momento. Ed in questa visione rientra il suo stile artistico a metà tra il roots rock e la poetica dei grandi cantautori come il lavoro svolto con la sua band Almalibre dal 1998. Un atteggiamento che lo ha aiutato ad affrontare con la giusta dose di realismo il palco del Primo Maggio a Roma, le apparizioni TV, il Premio Bindi e il premio L'artista che non C'era ottenuto con il disco Una cura per il freddo. I suoi riconoscimenti, però, non finiscono qui come la capacità di mettersi alla prova in molti campi artistici. Oltre a conquistare la Targa Tenco con Come il suono dei passi sulla neve, un album interamente registrato in un forno di mattoni, debutta anche come attore in All'ombra dell'ultimo sole, musical evidentemente ispirato al mondo di Fabrizio De Andrè e scritto da Massimo Cotto. A questa esperienza seguono collaborazioni con Roy Paci, Eugenio Finardi, Cristiano De Andrè e la pubblicazione del suo primo libro Me l'ha detto Frank Zappa. E, alla fine, passando per X Factor per cui ha scritto in collaborazione con Tiziano Ferro il brano vincitore La vita e la felicità, arriva sul palco di Sanremo pronto a far vedere come sanno fare musica i ragazzi di Varazze.
Primo Impatto _"Il trambusto festivaliero non mi spaventa. Ci stiamo preparando per questo momento da molto tempo. Ho la fortuna di avere un ufficio stampa e un team che lavora molto bene, quindi sono abituato a vivere momenti intensi . Per il resto lascio che la vita mi sorprenda." _
La canzone Senza di te Si tratta di un reggae leggero, una canzone abbastanza ritmata che racconta della mia vita. Il pezzo è nato perché un giorno, uscendo di casa, mi sono reso conto di non dire spesso a mia moglie tutto ciò che sento per lei. Noi uomini spesso mettiamo un punto e pensiamo di non dover dimostrare di più. A volte, però, c'è bisogno di ripetere delle cose. Nella canzone dico proprio questo, ossia che in alcuni casi resto in silenzio mentre potrei esprimere delle sensazioni senza darle per scontate visto che ci siamo scelti. Mi piace parlare di questo e mi piace raccontare l'arrivo di mio figlio. Io so per certo che quest'anno la vittoria ad X Factor di Michele Bravi con la mia canzone e la partecipazione al festival un po' me le ha mandate lui. C'è dell'energia che arriva e sta andando tutto per un buon verso." Sanremo è Sanremo? "Io sono un uomo fortunato perché mi emoziono ogni giorno della mia vita, ma credo che Sanremo potrebbe essere una delle esperienze più forti e intense da vivere, professionalmente parlando. Il fatto è che dopo vent'anni pensi di dare a chi lavora con te del carburante e dell'energia nuova per continuare insieme questo viaggio. La partecipazione al festival è un premio per tutti quelli che hanno creduto fin dall'inizio nel mio progetto. Parlo di Almalibre, il gruppo che mi segue dal '98 e che è parte di me, praticamente la mia famiglia. E poi tutto lo staff. Però non vivo l'esperienza con grande ansia. Se dovesse andar male continuerei la mia carriera come prima. Ormai la mia vita è questa, sul palco." Fazio & Littizzetto _"Fazio è stato molto bravo a fare delle scelte innovative e a posare gli occhi su realtà diverse, mettendo in evidenza un ambito artistico bisognoso di attenzione. Perché la realtà musicale italiana è molto più interessante di quanto si possa credere, basterebbe andare anche in alcuni locali o piccoli pub per incontrarla. Ultimamente mi sono dedicato anche alla produzione e vi posso assicurare che in giro ci sono molti che meriterebbero la visibilità del palco di Sanremo. Quest'anno tra i giovani, ad esempio, sono stati scelti artisti indipendenti dalle caratteristiche diverse. E potrebbe rappresentare l'occasione giusta per portare anche il festival su di un gradino diverso. Tutto questo, però, lo deve decidere il pubblico. Noi ci auguriamo di fare la nostra bella figura e di regalare delle belle canzoni." _ Io e il cinema _Credo di aver iniziare a suonare per questo. Porto Totò tatuato sul braccio perché per me un certo tipo di cinema è importantissimo. Se penso ai Soliti ignoti mi viene da piangere. Il mio sogno sarebbe di musicare o inserire una mia canzone in un film di cui poter essere fiero. Tra i registi italiani che ho amato di più c'è Gianni Di Gregorio con Pranzo di Ferragosto, se invece vogliamo parlare di autori internazionali dico Tarantino e Clint Eastwood tutta la vita. _