A dire il vero, recensione: Julia Louis-Dreyfus e le piccole bugie necessarie

La recensione di A dire il vero, film scritto e diretto da Nicole Holofcener in cui Julia Louis-Dreyfus è una scrittrice la cui autostima crolla quando scopre che il marito non ama il suo libro.

A dire il vero, recensione: Julia Louis-Dreyfus e le piccole bugie necessarie

Tutti abbiamo le nostre insicurezze. Chi lavora in campo artistico forse anche di più: mostrare al mondo il frutto di un lavoro profondamente connesso con le emozioni, con ciò che più ci rappresenta intimamente, non è facile. Ci vuole molto coraggio a esporsi. È il motivo per cui tanti aspiranti scrittori, musicisti, attori non fanno mai il grande salto: non reggono la pressione di mostrarsi al pubblico. Per fortuna il nucleo familiare, di solito, rappresenta una rete di sicurezza. E se disgraziatamente viene a mancare? È quello che succede a Beth, insegnante di scrittura creativa che sta per pubblicare il suo primo romanzo. Quando scopre che il marito, Don, psicoterapeuta, in realtà detesta il libro, la sua autostima crolla. Nella recensione di A dire il vero elogeremo due cose: la scrittura di Nicole Holofcener e la bravura di Julia Louis-Dreyfus.

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A dire il vero: Julia Louis-Dreyfus in una scena

L'attrice, gigante della comicità americana, indimenticabile Elaine Benes nella sit-com Seinfeld e protagonista di Veep, è l'interprete perfetta per la protagonista di A dire il vero, nelle sale italiane dall'8 febbraio, dopo essere stato presentato al Sundance Film Festival 2023. Nevrotica, brillante, molto newyorchese, ovviamente. Fa l'errore cruciale di identificare se stessa con il proprio lavoro: se il marito non ama il suo libro, allora non ama lei.

Ma spesso non è così: non è detto che chi sta insieme debba amare le stesse cose, avere gli stessi gusti. Anche perché che noia! Eppure lei non riesce a superare questa cosa. La bugia a fin di bene che le ha detto Don mette in crisi ogni sua certezza: che tutto il matrimonio sia una bugia? E soprattutto: mentire, a volte, significa dimostrare amore a chi ci sta vicino? È la domanda che si fanno i personaggi e l'autrice. E noi con loro.

La trama di A dire il vero

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A dire il vero: Julia Louis-Dreyfus, Tobias Menzies in un'immagine

La trama di A dire il vero (titolo originale: You Hurt My Feelings) non racconta soltanto il punto di vista di Beth: anche Don (l'attore Tobias Menzies, Filippo nella serie The Crown) ha le sue insicurezze. L'uomo non riesce più a trovare un senso nel suo lavoro, perché trova ridicoli molti dei problemi dei suoi pazienti. E allo stesso tempo ha una preoccupazione frivola: è angosciato dall'idea di invecchiare. Al punto da considerare di fare una blefaroplastica, per sembrare più giovane. In mezzo a loro c'è il figlio, Elliott, che accusa entrambi di avergli dato l'ansia da prestazione, aspettandosi da lui l'eccellenza. Anche il ragazzo sta scrivendo un romanzo e, dopo la reazione della madre al commento del padre, non sa se lo farà mai leggere a nessuno.

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Nel segno di Woody Allen

Dopo Non dico altro (2013), Nicole Holofcener e Julia Louis-Dreyfus tornano a lavorare insieme. L'autrice, sua la sceneggiatura di The Last Duel di Ridley Scott, in cui racconta la stessa storia da tre punti di vista differenti, ci ha preso gusto a moltiplicare gli sguardi nei suoi testi. Qui, oltre a quelli della famiglia di Beth, ci sono infatti anche sua sorella Sarah (Michaela Watkins) e il marito Mark (Arian Moayed, Stewy nella serie Succession). Scopriamo pesto che anche nella loro coppia si dicono piccole bugie: la donna ammette infatti di mentire spesso sulle performance del compagno, che fa l'attore.

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A dire il vero: Julia Louis-Dreyfus, Tobias Menzies in una scena

Incomprensioni, idiosincrasie, mezze verità: questi personaggi, figli della New York liberale e colta, sembrano usciti da un film di Woody Allen. E in effetti Holofcener ha cominciato proprio così la sua carriera: il patrigno ha prodotto diversi film del regista della Grande Mela e lei è cresciuta sui suoi set, fino a fare, a inizio anni '80, l'assistente di produzione del film Una commedia sexy in una notte di mezza estate, che ha dato il via alla sua carriera. L'impronta alleniana è rimasta: oltre all'ambientazione, i dialoghi hanno quella velocità e ironia.

E tutto il cast di A dire il vero sa come valorizzarli al meglio: Julia Louis-Dreyfus giganteggia nel ruolo della protagonista, ma gli altri attori sono un sostegno notevolissimo. Fino alla fine, Beth e Don vivono sul filo della bugia buona (white lie, come dicono in inglese): la longevità di una relazione dipende anche da quanto si riesce a mentire bene? Forse sì.

Conclusioni

Come scritto nella recensione di A dire il vero, il film scritto e diretto da Nicole Holofcener può contare su dialoghi brillanti, in stile alleniano, e un ottimo cast, su tutti la protagonista Julia Louis-Dreyfus, con cui la regista torna a lavorare dopo Non dico altro, film del 2013, in cui c'è anche il mai dimenticato James Gandolfini. Una "bugia buona" è una dimostrazione d'amore? Non la pensa così Beth, scrittrice il cui marito le ha mentito sul suo primo romanzo: in realtà lo detesta. E anche il pubblico, come i personaggi, finirà per interrogarsi su quanto sia necessario mentire in un relazione.

Movieplayer.it
3.0/5
Voto medio
4.7/5

Perché ci piace

  • Julia Louis-Dreyfus, sempre brillante.
  • Tutto il cast di A dire il vero.
  • I dialoghi.

Cosa non va

  • Non si tratta di una storia particolarmente innovativa, ma l'importante è come viene raccontata.