Fratellino, dove sei?
Dopo un'adolescenza cinematografica vissuta quasi tutta da liceale, Zac Efron si appresta a far capolino al college, ma prima dovrà confrontarsi con un doloroso dramma personale, le proprie ambizioni e passioni, i sensi di colpa e il mondo dell'aldilà. In Segui il tuo cuore, la star di High School Musical interpreta Charlie St. Cloud, un giovane che nonostante l'assenza del padre è riuscito a vivere un'adolescenza di successo, sia in ambito scolastico che sportivo, e riesce anche a porsi come modello di riferimento paterno (o quasi) per Sam, suo fratello più piccolo. Una notte, mentre Charlie è alla guida della sua auto, e Sam è accanto a lui, i due vengono letteralmente travolti da un'altra vettura in corsa. Il piccolo Sam non ce la fa, ma Charlie miracolosamente sopravvive, grazie alla caparbietà di un paramedico che gli sarà d'aiuto anche in seguito, quando non riuscirà a trovare una ragione nella propria sopravvivenza.

Prevedibilmente, arriva il momento in cui Charlie dovrà fare delle scelte. Ed è su questo, che si sviluppa tutta la seconda parte del film di Burr Steers, che aveva già diretto Efron nel precedente 17 Again - Ritorno al liceo, e qui si avvale anche della collaborazione di Ray Liotta e - in maniera più marginale - di Kim Basinger, qui relegata quasi a un ruolo da guest-star. Messa da parte la spensieratezza delle pellicole precedenti, stavolta per Zac Efron arriva una storia più intensa, che tuttavia non tradirà le sue fan più romantiche, che ritroveranno il loro beniamino alle prese con una scelta difficile, quella di continuare a vivere, e permettere anche a Sam proseguire il suo "viaggio" nell'eternità. Ovviamente anche l'amore ci mette lo zampino, e sarà proprio l'interesse per la bella Tess - una sua ex-compagna di scuola, anche lei appassionata di barche e regate - a tirar fuori Charlie dal suo guscio.

Con un protagonista che ha già conquistato le adolescenti con i suoi sorrisi, una ghost-story sentimentale nella quale immergersi come se fosse un caldo abbraccio, una trama senza troppe pretese, e un happy end lacrimevole, un'ora e mezza di disimpegno è servita.
Movieplayer.it
3.0/5