La saga cinematografica di Narnia prosegue con Le cronache di Narnia: Il viaggio del veliero, adattamento del terzo capitolo della lunga saga letteraria di C.S. Lewis, che si compone di sette libri. Da sempre considerata la più fantastica delle avventure immaginate dallo scrittore inglese, il terzo romanzo è considerato anche per questo motivo, quello più "cinematografico" della saga. Al timone del veliero, stavolta, c'è Michael Apted - già autore di Gorilla nella nebbia e Nell - al quale è stato affidato il compito di proseguire il franchise dopo l'aquisizione da parte della Fox. Un viaggio cinematografico reso più coinvolgente dall'optional del 3D, del quale abbiamo avuto l'occasione di parlare con il regista e il cast, composto da Liam Neeson, Georgie Henley, Skandar Keynes, Ben Barnes e dal giovanissimo, ma talentuoso Will Poulter.
Mr. Apted, come è stato misurarsi con un libro così fantastico ed impegnativo dal punto di vista visuale?Michael Apted: Ok, ora lo posso dire, è stata dura. La sfida più grande è stata sicuramente l'acqua. Molti colleghi mi avevano messo in guardia sulla cosa, ma fino a quando non ho affrontato la questione, non mi ero mai reso conto effettivamente di quanto potesse essere complessa.
Le nuove tecnologie però sono di aiuto. Voglio dire, sembra che oggi si possa fare praticamente qualsiasi cosa...
Michael Apted: Se vogliamo restare nel credibile non è proprio così, ma sicuramente i miglioramenti sono continui. Per fare un esempio la scena delle creature marine che seguono il veliero non avrei mai potuto girarla quando abbiamo iniziato la produzione, ma otto mesi dopo sì e come avete potuto vedere è venuta anche piuttosto bene.
Quali problemi ha comportato entrare in un progetto già "in corsa"?
Michael Apted: La cosa principale che volevo mantenere era la magia e la continuità con i film precedenti. Non volevo assolutamente che si percepisse un senso di distacco.
Michael Apted: Molto complessa e molto lunga. Purtroppo quando si porta sullo schermo un grande romanzo, bisogna operare delle scelte e sacrificare qualcosa, a vantaggio della propria visione personale.
Mr. Neeson, lei come di consueto ha prestato la voce al leone Aslan. La cosa la fa sentire un po' "Dio"?
Liam Neeson: So benissimo che i romanzi di Lewis sono considerati molto "cattolici", d'altronde per lui l'aspetto religioso era fondamentale considerato che era un ateo convertito. Io però ci vedo un messaggio più ampio: alla fine Aslan può rappresentare qualunque grande religione monoteista e non necessariamente quella cattolica, i suoi sono valori universali.
E la sua esperienza sul set come è stata?
Liam Neeson: In realtà ho solo registrato la voce, che in seguito è stata integrata nel montaggio della pellicola. Mi è dispiaciuto molto non poter essere sul set, e avere la possibilità di interagire con i ragazzi.
Georgie Henley: Esatto, e tra l'altro era tutto molto buffo, perchè sul set c'era sempre una gigantesca testa di leone sorretta da quattro tecnici che replicavano i movimenti che avrebbe dovuto fare Aslan. E io interagivo con essa.
Skandar Keynes, ho saputo che dopo Il viaggio del veliero hai deciso di mettere da parte il cinema, per un po'. E' vero?
Skandar Keynes: In effetti si. Mi sono iscritto all'università di Cambridge e vorrei dedicarmi in toto ai corsi, ma questo non significa che abbia perso interesse nella recitazione. È solo che al momento mi concentro su altro.
Will, come ti sei trovato sul set?
Will Poulter: Michael Apted mi ha aiutato molto ad integrarmi con il resto del gruppo. E' stato un grande privilegio poter partecipare a questo film e lavorare con attori così bravi.
Il tuo personaggio è molto scontroso, ci hai messo del tuo?
Will Poulter: No, devo dire che era tutto sul copione e mi sono attenuto a quanto scritto.
Ben Barnes: la difficoltà maggiore era far capire allo spettatore che Caspian è cresciuto, e non è più il ragazzo del capitolo precedente. Però sono molto contento perché ci sono dei bei messaggi per i ragazzi su come affrontare la crescita.
A questo punto viene spontaneamente da chiedervi, ci sarà un prossimo capitolo?
Michael Apted: Noi ne vorremmo fare sicuramente un altro - forse anche tutti i film - ma è fondamentale la risposta del boxoffice. Vediamo come andrà Il veliero e poi si deciderà!