Toronto 2008 ai nastri di partenza

La 33esima edizione della kermesse canadese, ideata e concepita per il pubblico, ma di importanza fondamentale per gli addetti ai lavori, debutta oggi con il dramma Passchaendale. Tra le tantissime pellicole in cartellone anche l'ultimo lavoro di Spike Lee, Miracolo a Sant'Anna.

Mentre la 65esima Mostra del Cinema di Venezia si avvia alla conclusione debutta oggi in Canada la 33esima edizione del Festival di Toronto, che anche quest'anno si conferma uno degli eventi più attesi dal pubblico e dagli addetti ai lavori. Nato negli anni '70 per promuovere la cinematografia canadese, nel corso degli anni il Festival di Toronto ha acquisito notevole prestigio - soprattutto perchè è diventato il punto di partenza nella corsa agli Oscar - ma allo stesso tempo ha mantenuto la sua formula di kermesse concepita per un pubblico di appassionati di cinema, come ha confermato anche il direttore Piers Handling, sottolineando il fatto che tra i film presenti in cartellone, senza discriminazioni di genere, figurano pellicole sperimentali ma anche gli ultimi blockbusters delle major.

Nonostante il programma di questa 33esima edizione sia leggermente più ridotto rispetto all'anno scorso, a Toronto saranno presentati ben 312 opere - tra cui 249 lungometraggi - realizzati da cineasti provenienti da 64 paesi. Numerose pellicole sono state già presentate nell'ambito di altri festival cinematografici - come Burn After Reading - A prova di spia dei Coen o Che di Steven Soderbergh - ma Toronto resta comunque un'importante vetrina promozionale per le pellicole che debutteranno nelle sale in autunno, come ha confermato anche Spike Lee, che quest'anno presenta la sua ultima fatica, Miracolo a Sant'Anna.

"Il pubblico di Toronto ama davvero il cinema" ha affermato il regista di Jungle Fever, che due anni fa ebbe una calorosa accoglienza con il suo documentario When the Leeves Broke. A Requiem in Four Acts, incentrato sulla tragedia di Katrina - "Questo festival rappresenta un'ottima opportunità per promuovere il proprio lavoro, oltre che un valido trampolino di lancio per i film della nuova stagione"
Il film di Lee, particolarmente atteso dal nostro pubblico perchè incentrato sull'eccidio di Sant'Anna di Stazzema, è interpretato da alcuni attori italiani tra cui Pierfrancesco Favino, Luigi Lo Cascio, Valentina Cervi, Omero Antonutti e Sergio Albelli, e per il regista rappresenta una forma di riscatto nei confronti della Hollywood "bianca" che a suo dire non ha mai reso omaggio o ricordato gli eroi di guerra afroamericani (ed infatti in occasione dell'ultimo Festival di Cannes riservò parole molto dure a Clint Eastwood e agli ultimi lavori del regista e attore americano).

Il film d'apertura della kermesse canadese - che non rappresenta una vera competizione, come a Venezia o Cannes, ma nella quale sono previsti riconoscimenti da parte del pubblico - sarà Passchendaele, un dramma di Paul Gross incentrato sulla tragica battaglia avvenuta durante la Prima Guerra Mondiale; ma oltre al film del regista canadese, tra le tantissime pellicole presenti in cartellone figurano il documentario Religulous, realizzato dall'umorista Bill Maher e da Larry Charles, il produttore di Seinfeld, quindi The Secret Life of Bees, adattamento del bestseller di Sue Monk Kidd interpretato da Dakota Fanning e Queen Latifah; il dramma The Lucky Ones, con Tim Robbins e Rachel McAdams, Nothing But The Truth, nel quale Kate Beckinsale veste i panni di Valerie Plame, ex moglie di un ambasciatore americano che cinque anni fa rimase coinvolta in uno scandalo; The Other Man, con Liam Neeson, Laura Linney e Antonio Banderas; La duchessa, con Keira Knightley nei panni di Lady Georgiana Spencer, Rachel Getting Married, l'ultimo film di Jonathan Demme che è stato presentato proprio ieri a Venezia e che vede Anna Hathaway nel ruolo di una tossicodipendente che esce da una struttura di riabilitazione per rivedere i propri familiari in occasione del matrimonio di sua sorella. Poi ancora, in cartellone sono previste pellicole come Ghost Town, una commedia romantica in salsa soprannaturale interpretata da Ricky Gervais, Tea Leoni e Greg Kinnear; il dramma poliziesco Pride and Glory, con Edward Norton e Colin Farrell, ma anche Paris, Not France, un documentario su Paris Hilton che segna il debutto alla regia di Adria Petty, figlia del frontman degli The Heartbreakers e last but not least, l'ultimo film di Kevin Smith, Zach and Miri Make a Porno, che si preannuncia irriverente, come nello stile del regista, ma allo stesso tempo spassoso e irresistibile.

"Da sempre sono legato a Sundance, che ha dato il via alla mia carriera" - ha affermato Smith - "Ma a Toronto il pubblico è di mentalità più aperta. Persino al Festival di Sundance c'è qualcuno che storce il naso, qui no." Il film del regista di Generazione X è interpretato daElizabeth Banks e Seth Rogen nei ruoli di due ragazzi che vivono un rapporto platonico da molto tempo, e per guadagnare qualche soldo decidono di entrare a far parte del cast di un film a luci rosse realizzato da un gruppo di amici. E sarà proprio durante la lavorazione della pellicola hard che i due capiranno di essere fatti l'uno per l'altra.

Il festival di Toronto si concluderà il 13 settembre.