House of Gucci, lo sfogo di Patrizia Gucci: "Ci fa passare per mafiosi e mio padre sembra un demente"

House of Gucci è nelle sale da ieri e Patrizia Gucci si sfoga contro la visione di Ridley Scott che avrebbe dipinto la sua famiglia come un clan di mafiosi e suo padre come un demente.

La famiglia Gucci ha espresso in più occasioni sconforto e rabbia per il modo in cui la celebre famiglia dell'alta moda viene ritratta da Ridley Scott in House of Gucci. Patrizia Gucci, figlia di Paolo Gucci, torna a scagliarsi contro il film, nei cinema italiani da ieri, colpevole di ritrarre la famiglia come un clan di mafiosi e suo padre Paolo come un demente.

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House of Gucci: Adam Driver, Jared Leto e Lady Gaga

"Un film diffamatorio che si discosta totalmente dalla realtà". Così Patrizia Gucci, pronipote di Guccio Gucci, fondatore della casa di moda, definisce House of Gucci in un'intervista all'AGI. Il film diretto da Ridley Scott si focalizza sulla storia d'amore tra Maurizio Gucci e Patrizia Reggiani, interpretati rispettivamente da Adam Driver e Lady Gaga, conclusasi con l'omicidio dell'erede della casa di moda di cui la Reggiani sarebbe la mandante.

House of Gucci vanta un supercast che comprende Al Pacino, Jeremy Irons, Salma Haek e Jared Leto. Ma a Patrizia Gucci la rappresentazione della sua famiglia dipinta da Ridley Scott non va proprio giù tanto che la definisce una "pellicola brutta, al di fuori della realtà, stereotipata all'americana a partire dalla protagonista, Patrizia Reggiani. Lei sembra una manipolatrice onnipresente che decide tutto ma, in verità, questa frequentazione con la mia famiglia non c'è mai stata".

La Gucci punta il dito contro la figura del patron della casa di moda Aldo Gucci, interpretato da Al Pacino che a suo dire nulla avrebbe a che fare col vero Aldo, presidente dell'azienda per trenta anni:

"Sembra quasi che abbiano voluto dare alla mia famiglia un taglio mafioso quando attribuiscono ad Aldo espressioni del tipo 'siamo una famiglia', 'siamo uniti', 'la famiglia deve restare unita'".

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Ma il problema principale riguarderebbe la figura del padre di Patrizia Gucci, Paolo Gucci, figlio di Aldo, del quale Jared Leto fornisce un'interpretazione buffa e caricaturale. "Nel film viene fatto passare per un demente, una caricatura molto offensiva" sbotta la Gucci.

Come sottolinea anche la nostra recensione di House of Gucci, i toni eccessivi e farseschi usati da Ridley Scott hanno indispettito gli eredi di Aldo Gucci fin dall'uscita del primo trailer tanto da far sospettare azioni legali in arrivo. Come puntualizza Patrizia Gucci: "Aldo e mio padre erano dei geniacci che hanno segnato la storia della moda italiana e, come ho raccontato anche nel mio libro, erano due grandi lavoratori, appassionati, geniali. Caparbi, determinati, orgogliosi. Due che hanno dedicato l'anima all'azienda nei 70 anni in cui è appartenuta alla famiglia".