Fantastic 4, Josh Trank parla del film e delle minacce di morte dei fan

Fantastic 4 - I fantastici quattro è stato un sonoro flop, ma ora Josh Trank torna a parlarne, e racconta anche delle minacce di morte che ha ricevuto durante la sua realizzazione.

Fantastic 4 di Josh Trank è da molti ricordato come uno dei peggiori cinecomic degli ultimi anni. Adesso il regista torna a parlare della sua esperienza nel girare il film, e rivela come all'epoca fu persino minacciato di morte da alcuni fan.

Come racconta Trank, fin dall'inizio della produzione si era trovato in disaccordo con i suoi collaboratori su alcuni aspetti della pellicola, primo fra tutti il tono. Lo sceneggiatore Jeremy Slater e lo studio volevano infatti qualcosa di più simile a The Avengers di Joss Whedon, mentre Trank dissentiva: "Il problema nello sviluppo de I Fantastici 4 ha avuto principalmente a che vedere con il tono del film. Potresti prendere gli elementi più 'fumettistici', che si tratti di nomi, volti, identità o backstory, e sintetizzarli nel tono. E quel tono [quello proposto da Slater] non era uno con cui sentivo di avere qualcosa in comune".

Quando divenne chiaro che Fantastic 4 - I fantastici quattro non avrebbe incontrato le aspettative di Fox, Stephen Rivkin, il montatore di Avatar e Pirati dei Caraibi, fu chiamato per "sistemare" il film: "Rivkin ha completamente rivoluzionato il film, ha scelto delle versioni diverse per ogni scena ed è praticamente diventato lui il regista della pellicola".
Trank spiega infatti che lo Studio "ha prestato davvero parecchia attenzione a ciò che la gente diceva su Twitter. Hanno visto i tweet e hanno detto 'Diamine, si stanno lamentando perché pensano che non sarà divertente. Spendiamo 10 milioni di dollari per una riscrittura più leggera".

Josh Trank, a cui è stato chiesto di essere presente per i conseguenti reshoot, ha dichiarato che si è sentito "castrato" nell'assistere a qualcosa che era al di fuori del suo controllo "Sei lì che guardi i produttori che bloccano questa e quella scena, cosa che avevano già iniziato a fare prima che arrivassi, avendo assunto dei montatori che hanno deciso la sequenza delle scene che vogliono costruire in base a ciò che vorrebbero. E allora, siccome sanno che stai facendo il bravo, vengono da te col sorriso e ti chiedono 'Beh, che te ne pare, suona bene?' e tu puoi dire o sì, o no".

Ma un'altro aspetto che ha generato diverse polemiche da parte dei fan all'epoca della realizzazione del film furono le scelte di casting, in particolare quella di ingaggiare Michael B. Jordan come Johnny Storm.
"Sono cresciuto in una Los Angeles davvero intensa, dove eravamo abituati a vedere supereroi bianchi. Alcuni dei miei amici di colore però avrebbero dovuto avere l'opportunità di vedere supereroi di colore. Così ho creduto che, essendo in una tale posizione, avrei potuto cambiare un pochino il sistema" ha spiegato il regista.
Invece, nel far ciò ha incontrato una decisa resistenza: "Anche durante la produzione continuavo a ricevere minacce di morte. Sulla message board di IMDb dicevano che mi avrebbero sparato. Al tempo delle riprese ero arrivato ad essere completamente paranoico. Se qualcuno fosse entrato in casa mia lo avrei ucciso".
Trank, in quel periodo, dormiva con una pistola sul comodino, arma che ha poi restituito a fine riprese "Quando sai che c'è qualcuno che ti vuole far fuori, pensi 'Mi difenderò'".