Thor: Love And Thunder: con i Guns N’Roses il Dio del Tuono è hard rock

In Thor: Love And Thunder, al cinema dal 6 luglio, sono ben 4 le canzoni dei Guns N'Roses, una vera e propria colonna sonora hard rock che non è solo un accompagnamento, ma una spina dorsale, un'anima che contribuisce a definire il personaggio e il film e a portarli verso uno stile ben preciso.

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Thor: Love and Thunder, Chris Hemsworth in una foto del film

"Her hair reminds me of a warm safe place where as a child I'd hide. And pray for the thunder and the rain to quietly pass me by". "I suoi capelli mi ricordano un posto caldo e sicuro dove mi nasconderei come farebbe un bambino. E pregherei affinché il tuono e la pioggia se ne andassero da me con calma". Sono alcuni dei versi più belli di Sweet Child O'Mine, forse la canzone più famosa dei Guns N'Roses, che è il vero e proprio tema del nuovo Thor: Love And Thunder, il quarto film del Dio del Tuono, diretto ancora da Taika Waititi, al cinema dal 6 luglio. È interessante rileggere queste parole, perché a Thor non serve pregare perché il tuono e la pioggia se ne vadano. Thor è il Dio del Tuono, e tuoni e fulmini li governa a suo piacimento. Ma non c'è solo Sweet Child O'Mine nel nuovo film: sono ben 4 in tutto le canzoni dei Guns N'Roses, di fatto una vera e propria colonna sonora hard rock che non è solo un accompagnamento, ma una spina dorsale, un'anima che contribuisce a definire il personaggio e il film e a portarli verso uno stile ben preciso.

Welcome To The Jungle

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Locandina di Thor: Love and Thunder

È Welcome To The Jungle, la canzone che apre lo storico, primo album dei Guns N'Roses, Appetite For Destruction, a dare il via alle danze. Se in Thor: Ragnarok, la tipica "assault song" era Immigrant Song dei Led Zeppelin, in Thor: Love and Thunder è Welcome To The Jungle, la perfetta canzone apripista, il perfetto inizio di un rock'n'roll show. Ed è proprio come un concerto rock, come un rituale sacro, che va in scena la discesa in battaglia del supereroe. Thor pronuncia quelle che ormai sono le parole di rito, "Tutto questo finirà qui, adesso", si toglie un'anonima tonaca e si staglia su un piedistallo. È vestito con un giubbetto di pelle, un chiodo rosso senza maniche, una t-shirt, pantaloni neri e stivali. E attorno a lui ci sono tuoni e fulmini, di un blu al neon, che sembrano gli effetti speciali di un concerto rock. Welcome To The Jungle fu scritta da Axl Rose e da Slash dopo aver incontrato un senzatetto mentre facevano autostop in giro per New York. Fu quest'uomo che, per impaurire i due, gridò le parole che sono diventate il mantra della canzone "You know where you are? You're in the jungle, baby! You gonna die!" ("Sai dove sei? Sei nella giungla, piccolo! E morirai!"). Nonostante questo punto di partenza, la canzone fu poi scritta a Seattle ed è ispirata a Los Angeles. È stata usata in molti film: Scommessa con la morte, Conta su di me, Selena, The Program, Death Race e Megamind.

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Paradise City

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Thor: Love And Thunder: un'immagine tratta dal trailer

La seconda canzone dei Guns N'Roses ad entrare in scena, in un altro momento chiave del film, è Paradise City. Siamo nel momento in cui Jane Foster (Natalie Portman), che è gravemente malata, scopre in dei libri sulla mitologia nordica di un popolo e di un posto che promette salute e cure miracolose per le malattie. Mentre nasce così in lei l'idea di spostarsi verso Asgard, che è la New Asgard, il posto degli asgardiani sulla Terra, parte l'inconfondibile arpeggio elettrico di Slash che apre Paradise City. La canzone è perfetta per evocare una terra promessa, una città del paradiso, che è come noi vediamo Asgard. Paradise City, quarto singolo estratto da Appetite For Destruction, fu scritto sul tour bus mentre la band tornava da un locale di San Francisco. I ragazzi bevevano e suonavano, e Slash improvvisò alla chitarra l'intro del pezzo, seguito subito da Duff McKagan al basso e Izzy Stradlin alla chitarra. Axl iniziò a cantare "Take me down to the paradise city" e Slash proseguì in quello che sarebbe diventato un ritornello killer con "Where the girls are fat and they've got big titties", poi cambiò il testo in "Where the grass is green and the girls are pretty", che alla fine verrà preferita. Secondo qualcuno la canzone, in senso ironico, può anche riferirsi a Los Angeles e alla sua politica corrotta, mentre il video, famosissimo, è girato al Giants Stadium di New York, dove la band era in tour con gli Aerosmith per il Monsters Of Rock. Ma, alla luce di quello che accade in Thor: Love And Thunder, questa canzone acquista un significato tutto nuovo. "Portami nella città del Paradiso dove l'erba è verde e le ragazze sono carine" fa pensare subito alla New Asgard, verde e magica. Al cinema abbiamo sentito Paradise City cantata da Tom Cruise in Rock Of Ages.

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Sweet Child O'Mine

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Thor: Love & Thunder, Chris Hemsworth e Natalie Portman sono i due Thor

Sweet Child O'Mine, il terzo singolo estratto da Appetite For Destruction, è il vero tema del film. La sentite nei trailer, la sentite sui titoli di coda, fantasmagorici e colorati, e la sentite in un momento chiave del film, l'arrivo di una nave voltante trainata da due capre giganti. Sì, quella canzone romantica diventa il manifesto del film, che è proprio come la canzoni di Guns: romantiche e un po' sbruffone. Sweet Child O'Mine è una canzone che nasce quasi per caso: quello che è diventato uno dei riff più celebri del rock'n'roll, per Slash era solo un semplice modo per riscaldarsi prima di iniziare davvero a suonare. Per Slash, che stava provando con Steven Adler, il batterista, facendogli delle smorfie, era una sorta di melodia da "circo", ma Adler e Izzy Stradlin gli chiesero di continuare, accompagnandolo. Anche Axl Rose rimase incantato della canzone e cominciò a cantarci sopra un testo che parlava della sua ex moglie, Erin Everly, che ai tempi era la sua fidanzata. Così quello scherzo divenne una bellissima lettera d'amore. "Di tanto in tanto quando vedo il suo viso, lei riesce a portarmi in quel posto speciale. E se lo fissassi troppo a lungo probabilmente scoppierei a piangere". Sono parole in cui potremmo leggere l'amore di Thor per Jane. Sweet Child O'Mine è già stata al cinema in due diverse occasioni. Ed è stata sempre commovente. In The Wrestler era la canzone che introduceva l'ingresso sul ring del personaggio di Mickey Rourke. "È la mia canzone" diceva, e quel momento segnava il suo addio alla persona amata, che gli offriva un'altra vita. In Captain Fantastic, in una versione acustica, era il momento in cui Viggo Mortensen e i suoi figli davano l'addio alla loro moglie e madre, in una cerimonia funebre molto toccante.

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November Rain

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Thor: Love and Thunder, Chris Hemsworth e Chris Pratt in una scena del film

November Rain è un'altra canzone da battaglia. O, almeno, è così che la usa Taika Waititi in Thor: Love and Thunder. In questa splendida ballad, che inizia con gli accordi di un piano e sale fino a diventare un pezzo rock, tratta da Use Your Illusion I, la seconda parte è un rullare di tamburi che introducono il tagliente assolo di Slash. Tutto perfetto per raccontare uno degli scontri finali dei nostri eroi contro il cattivo Gorr. November Rain è una canzone composta da Axl Rose, e pare che ci stesse già lavorando, suonandola al piano, dal 1983. Ma quella canzone non era pronta. Pare che la versione definitiva, con l'orchestra, fu ispirata da una canzone di Pet Shop Boys, My October Symphony, dal loro album Behaviour del 1991. La canzone parla dei momenti di crisi e delle difficoltà di una storia d'amore. E infatti è accompagnata da un famoso video che viaggia attraverso i vari momenti della relazione e del matrimonio tra il cantante Axl Rose e un'ipotetica compagna (impersonata dalla top model Stephanie Seymour, che all'epoca era la sua ragazza) fino alla tragica morte di lei. November Rain dura 8 minuti e 57 secondi, ed è il brano con il più lungo assolo di chitarra (50 secondi) ad essere entrato nella top ten americana del 1991. Ed è proprio questo assolo, seguito dalla coda corale della canzone, il protagonista della scena in questione.

Kill Your Idols

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Thor: Love and Thunder, Chris Hemsworth in un primo piano

Ma che senso hanno allora i Guns N'Roses in Thor: Love And Thunder? Come dicevamo la loro musica serve a dare un tono, un colore ben preciso al personaggio e alla saga. Se già in Thor: Ragnarok Taika Waititi sembrava guardare indietro, agli anni Ottanta più colorati e cialtroni di film come Flash Gordon e Grosso guaio a Chinatown, qui sposta la sua attenzione verso un altro mondo Eighties, finora meno battuto. Se pensiamo a film come Atomica bionda, che rileggevano gli anni Ottanta in chiave techno-pop e al neon, Waititi prende un altro squarcio degli anni Ottanta, quelli dell'hard rock, un mondo metallico e colorato, elettrico ed edonista, rumoroso e sfrontato. Guardate la grafica delle scritte sui manifesti e sui titoli di coda, e vedrete che tutto è coordinato. L'hard rock californiano di quegli anni - di cui comunque i Guns N'Roses rappresentano un unicum e dal quale si sono staccati per diventare band globale e completa - era allo stesso tempo romantico e cafone, intenso e sfacciato. Le rock band di quegli anni avevano in sé quel qualcosa di dissacrante, di beffardo che ha anche il Thor di Chris Hemsworth: quel sentirsi degli dei, ma allo stesso tempo senza prendersi mai troppo sul serio. E poi il tuono è per eccellenza il suono dell'hard rock. E le saette blu elettrico sono l'effetto speciale perfetto per l'ingresso in scena di Thor come per quello di Axl Rose. Entrambi, con quei capelli lunghi e fluenti. E poi, ricordate uno dei look più iconici di Axl Rose? Era quello del Freddie Mercury Tribute, con la maglietta con Gesù Cristo e la scritta "Kill Your Idols". Ecco, Thor: Love And Thunder è un film dove si "uccidono" gli dei. Ma non solo nel senso di quella che è la missione di Gorr, il macellatore degli Dei. Anche nel senso che nel nuovo corso di Taika Waititi gli dei vengono tolti dal piedistallo, e vengono resi umani, vicini a noi. E, se in Stranger Things c'è chi mette in scena "il concerto più metal della storia", qui va in scena il concerto più hard rock della storia dei cinecomic.

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