Recensione Sballati d'amore (2005)

Il destino che divide questi due giovani, palesemente (?) fatti l'uno per l'altra, dovrebbe affliggerci, e l'altalena degli incontri e delle separazioni vorrebbe indurci a fare il tifo per questa unione, ma è forse ozioso, a questo punto, dire che l'unica aspirazione dello spettatore è che il film finisca il prima possibile.

Poco amore, niente sballo

Ci avviamo alla conclusione di una delle estati più deprimenti che memoria umana ricordi (vorremmo riferirci solo al cinema, ma ahinoi non è così), ma le ultime settimane di agosto ci riservano ancora qualche scampolo di ineffabile mediocrità cinematografica.
Tra gli altri flop USA acquistati dai distributori italiani e recapitati nelle sale deserte, c'è anche questo Sballati d'amore, che nasce evidentemente come un moderno Harry ti presento Sally, guarnito da suggestioni romantiche alla Prima dell'alba. Sappiamo che la minestra riscaldata non sempre è indigesta, ma in questo caso hanno perso freschezza troppi degli elementi che avevano reso deliziose le ricette di Rob Reiner e Richard Linklater: la sceneggiatura è pedestre, prevedibile e infarcita di coincidenze poco plausibili; i due protagonisti sono monodimensionali e la loro relazione è dipinta in maniera troppo superficiale per giustificare la vicenda e suscitare un minimo d'interesse nello spettatore; la regia è fiacca e banale e neanche tecnicamente vi è nulla che sia degno di nota: tutto è scadente, tutto è trito, e nemmeno nella scelta delle canzoncine pop di commento si è riusciti a osare un po'.

A giudicare dallo slancio della sua carriera in questo momento (è sugli schermi nostrani anche con Indovina chi ed in patria è anche un divo della TV), si direbbe che Ashton Kutcher debba piacere a qualcun altro oltre che alla sua nota compagna Demi Moore; eppure in questo film non pare dare prova del bencheminimo talento o fascino. La graziosa co-protagonista Amanda Peet è forse un po' più vivace e sexy, ma resta prigioniera di una sceneggiatura che fa dell'eccentricità del suo personaggio un vezzo gratuito. Il destino che divide questi due giovani, palesemente (?) fatti l'uno per l'altra, dovrebbe affliggerci, e l'altalena degli incontri e delle separazioni vorrebbe indurci a fare il tifo per questa unione, ma è forse ozioso, a questo punto, dire che l'unica aspirazione dello spettatore è che il film finisca il prima possibile.

Movieplayer.it

1.0/5