Cetto c'è, senzadubbiamente, Antonio Albanese: “Un senso di perdita di democrazia purtroppamente aleggia”

Cetto c'è, senzadubbiamente: Abbiamo intervistato Antonio Albanese e Nicola Rignanese, che ci hanno raccontato come sono cambiato Cetto e Pino a sette anni da Qualunquemente

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Cetto c'è, senzadubbiamente: Antonio Albanese in un'immagine

Quante volte, negli ultimi anni, abbiamo parlato dei nostri politici considerandoli alla stregua di monarchi, o aspiranti tali? Cetto c'è, senzadubbiamente, il nuovo film con Antonio Albanese, diretto da Giulio Manfredonia, nelle nostre sale dal 21 novembre, prende questa sensazione, o quella che è l'aspirazione di tanti politici, e la porta sullo schermo alla lettera. Cetto Laqualunque, il politico più volgare, ignorante e disonesto della storia del cinema e della tv, nel nuovo film si dà alla Monarchia. Lo spunto per riportare sul grande schermo l'amata maschera è arrivato d'estate, un paio d'anni fa, annusando l'aria che tirava in Italia e in Europa, ed è stata la molla per decidere di far rivivere a Cetto un'altra avventura.

Cetto c'è, senzadubbiamente - di cui abbiamo parlato nella nostra recensione di Cetto c'è, Senzadubbiamente - inizia un po' lontano da noi, in Germania . Stanco della politica Cetto (Antonio Albanese) si è ritirato in terra teutonica, si è tinto i capelli di biondo e si è sposato con la bella Petra (Caterina Shulha). Ma viene richiamato in Italia perché una vecchia zia sta per morire: sul letto di morte gli racconta che la madre, ricamatrice, una sera consegnò delle lenzuola al principe Buffo Di Calabria, del ramo dei Borboni. Cetto è figlio della passione di quella notte. Ed è potenzialmente, un monarca. Abbiamo incontrato Antonio Albanese e Nicola Rignanese, che è il fido Pino, braccio destro di Cetto, in occasione della presentazione di Cetto c'è, senzadubbiamente a Roma. Ecco che cosa ci hanno raccontato.

Antonio Albanese: sentivamo tracce nostalgiche di Monarchia

In una politica italiana che ci sorprende sempre, l'unica cosa che manca è il ritorno alla Monarchia. Abbiamo chiesto ad Antonio Albanese come è nata questa idea? "Nasce perché un paio d'anni fa sentivamo queste tracce nostalgiche di Monarchia, questi circoli che si ritrovano e questa è una cosa che ci faceva molto ridere" ci ha risposto l'attore. "In più questo velato arrivo del Sovranismo, questa perdita di democrazia che purtroppamente aleggia. E allora a me e Piero Guerrera, dopo sette anni, è venuta questa idea: Cetto monarca!"

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Nicola Rignanese: Pino ha avuto un'evoluzione... culturale

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Cetto c'è, senzadubbiamente: una scena del film

Accanto a Cetto Laqualunque c'è Pino, fidato braccio destro e compagno di anni di disonestà assortite. A interpretarlo è Nicola Rignanese, con un taglio di capelli unico. Abbiamo chiesto all'attore come sia cambiato il suo personaggio. "Pino da Qualunquemente a oggi ha avuto un'evoluzione... culturale" ci ha raccontato. "Quando sente odore di nobiltà, e di potere, trova che per Cetto sia l'abito giusto". "Pino, per la prima volta, prova l'esperienza di prendere un libro tra le mani, e per lui è uno shock!"

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La nostra videointervista ad Antonio Albanese e Nicola Rignanese