X Factor 2021, Bootcamp: il meglio e il peggio della seconda puntata

Dopo la seconda e ultima puntata di Bootcamp di X Factor 2021, scopriamo il meglio e il peggio di quanto visto ieri sera su Sky Uno.

Nella seconda puntata di Bootcamp a X Factor 2021 è toccato a Emma ed Hell Raton comporre una prima bozza di squadra, da presentare poi, la settimana successiva, alla decisiva fase degli Home Visit.

Ad aprire l'ultimo appuntamento è stato Hell Raton che ha composto la sua tavolozza assegnando un colore ad ogni concorrente. Passano alla fase successiva: Versailles che ha convinto tutti con la sua cover/mash-up di "Goosebumps" di Travis Scott feat. Kendrick Lamar; il duo Melli e Gemma con il loro brano originale "Sulla mia tomba"; Mira con la sua versione eterea di "Runaway"; Edoardo Spinsante con il suo intenso brano "Altro"; e la band Karakaz con la loro travolgente versione rock di "Satisfaction" di Benny Benassi.

Cariche di tensione le scelte di Emma. Proseguono il proprio viaggio musicale Edo, che si è esibito con un'emozionante cover di "Flaws" dei Bastille che ha lasciato tutti a bocca aperta; la band in total white Riva con il loro pezzo originale "Ossa"; Vale LP, che ha conquistato tutti con la sua canzone ironica e irriverente "Porcella";gIANMARIA con il suo coinvolgente brano trap "Mamma scusa"; la band Le Endrigo con una cover rock'n'roll di "Lamette" di Donatella Rettore.

Il meglio

Fatta eccezione per gIANMARIA, 22:22 e Le Endrigo, siamo certi di aver visto le proposte più interessanti nella scorsa puntata (e siamo d'accordo che la squadra migliore, sulla carta, sia quella di Manuel Agnelli?).
Per questo possiamo concentrarci ancora una volta sui giudici, con menzione speciale per Emma (glielo dobbiamo, l'anno scorso l'abbiamo trattata male spesso durante i Live). Perchè? Perchè quando non deve emettere giudizi (non le riesce particolarmente bene) è esattamente come te la aspetti: simpatica, informale e soprattutto empatica. È lei l'unica che riesce a far confessare ai suoi concorrenti che si canta per il piacere di cantare e per il bisogno di trovare un'espressione, ma anche per il desiderio di fama e di riconoscimenti, a qualunque livello.

Il peggio

Dispiace per l'eliminazione di 22:22 dalla competizione, e vorremmo davvero che un giorno qualcuno - magari Hell Raton? - ci spiegasse cosa significa per un concorrente (soprattutto per uno che aveva già superato le audizioni con un testo futurista in un lingua inventata) essere o non essere "da X Factor".