Venezia 2022, Vivaticket va in crash, accreditati furiosi, Barbera: "Non collegatevi tutti alle 7!"

48 di fuoco per gli accreditati, costretti a trascorrere ore dietro laptop e telefonini per finalizzare le prenotazioni per i film dei primi giorni della Mostra del Cinema di Venezia 2022, polemiche sui social, la risposta del direttore Barbera e del presidente Cicutto.

Oggi tutto scorre liscio al Lido di Venezia. La pioggia bagna la mostra che si aprirà stasera con White Noise di Noah baumbach, ma le ultime 48 ore non sono state piacevoli per le centinaia di accrediti costretti a fare i conti col nuovo sistema di prenotazioni Vivaticket, che si è bloccato più volte ha fatto perdere ore e ore di tempo a chi tentava di prenotare un posto per le proiezioni stampa. il direttore Alberto Barbera ha dato la colpa a tutti coloro che hanno scelto di connettersi alle 7, ora di apertura delle prenotazioni, facendo crashare il sistema, invece di spalmarsi nell'arco di tutta la giornata.

Solo chi frequenta i festival conosce i ritmi serrati (e spesso disperati) degli accreditati, costretti della gerarchia dei colori a levatacce, pasti saltati e lunghe file sotto il sole (o la pioggia). Nelle intenzioni del festival il nuovo sistema di prenotazioni nato provvisoriamente per via delle regole sanitarie imposte durante l'emergenza Covid-19 dovrebbe snellire l'ingresso nelle sale e facilitare la vita degli accreditati stampa che ora rimpiangono proprio quelle file visti i numerosi problemi tecnici che si sono verificati nelle 48 ore precedenti all'inizio della mostra di Venezia 2022. Prima il presidente Roberto Cicutto e poi Alberto Barbera sono intervenuti per dare una risposta alle lamentele che hanno invaso il web.

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"I disguidi sono purtroppo in parte inevitabili, nessun sistema è in grado di gestire la complessità di una biglietteria di un festival con tutte le criticità che comporta. E poi c'è il fatto che tutti si collegano insieme alla stessa ora: abbiamo 12 mila accreditati, se tutti cercando di prenotare allo stesso momento è chiaro che il sistema va in crash" ha dichiarato Alberto Barbera all'Adnkronos difendendo la bontà delle scelte fatte dalla Biennale.

"Non c'è nessun provider al mondo in grado di gestire questa situazione, abbiamo provato ovunque, anche all'estero" spiega il direttore della Mostra. "Chiaro che il sistema è migliorabile, e ci stiamo lavorando. Ma siccome i posti ci sono e c'è ancora una disponibilità enorme, basterebbe che la gente smettesse di cercare di collegarsi contemporaneamente alle 7 del mattino e si distribuisse lungo la giornata. In questo momento, ad esempio, si può accedere tranquillamente senza neppure essere messi in coda. E un problema di 'collo di bottiglia' che nessun sistema al mondo è in grado di risolvere".

Più comprensivo Roberto Cicutto, presidente della Biennale, ha definito "giuste" le proteste degli accreditati: "Gli accreditati hanno ragione, è un problema grave e siamo tutti dispiaciuti. Non si può accettare che nel momento in cui gli addetti ai lavori dovranno stare in proiezione possano perdere tempo con le procedure. In questo momento c'è una riunione con i responsabili della piattaforma, che sono stati richiamati ai loro doveri di servizio: mi auguro che entro oggi la fluidità si recuperi, come nei giorni scorsi. E che cominci dal primo istante e non dopo due ore dalla partenza della piattaforma".