Martedì 15 aprile, alle 21.20 su Rai 3, Un giorno in Pretura torna con una puntata intensa e ricca di colpi di scena. Il programma ideato da Roberta Petrelluzzi, con Tommi Liberti e Antonella Nafra, ci porta dentro l'aula di giustizia per seguire l'ultima fase del processo sull'omicidio di Fabrizio Piscitelli, noto come Diabolik, storico leader degli Irriducibili della Lazio e figura controversa nel panorama del tifo organizzato e della criminalità romana.
Sul banco degli imputati c'è Raul Calderon, l'uomo accusato di aver premuto il grilletto nell'agguato che, nell'agosto del 2019, costò la vita a Piscitelli. Una delle testimoni chiave del processo è Rina Bussone, ex compagna dell'imputato, che ha deciso di raccontare tutto. La sua testimonianza, dettagliata e drammatica, è centrale per l'accusa, ma basterà a convincere la Corte della colpevolezza di Calderon?
Chi era Fabrizio Piscitelli, detto Diabolik
Nato nel 1966, la vittima dell'omicidio era un personaggio noto per la sua doppia vita: da una parte, capo carismatico della tifoseria organizzata biancoceleste; dall'altra, uomo legato a diversi ambienti della criminalità romana. Il soprannome Diabolik gli veniva dalla celebre figura del fumetto noir, e ben si adattava alla sua immagine: leader temuto, mente strategica, sempre in bilico tra lo stadio e il sottobosco criminale.

Fabrizio Piscitelli era stato al centro di indagini per traffico internazionale di droga e riciclaggio. Si muoveva con prudenza, evitando luoghi pubblici e mantenendo un profilo basso, soprattutto dopo aver scontato una condanna. Ma il 7 agosto 2019, mentre si trovava seduto su una panchina del Parco degli Acquedotti a Roma, fu raggiunto da un colpo di pistola esploso a distanza ravvicinata, senza lasciare scampo.
L'esecuzione, in pieno giorno, aveva il marchio della criminalità organizzata. Il movente rimane ancora oggi oggetto di speculazioni: regolamento di conti, tradimenti interni, guerre tra clan. L'identità del killer è rimasta avvolta nel mistero per molto tempo, finché non è emersa la figura di Calderon, grazie anche alla testimonianza della Bussone.
L'omicidio di Daniele De Santis ed Eleonora Manta
La puntata di Un giorno in Pretura prosegue con un altro processo che ha colpito l'opinione pubblica: quello per il duplice omicidio di Daniele De Santis ed Eleonora Manta, uccisi a coltellate nella loro casa a Lecce il 21 settembre 2020. A confessare il delitto è stato Antonio De Marco, ex coinquilino della coppia.
Il giovane, descritto come introverso e isolato, avrebbe maturato un rancore silenzioso verso la felicità e la complicità mostrata dai due fidanzati. Un sentimento che si sarebbe trasformato in un piano omicida lucido e premeditato. Ma cosa può davvero spingere un ragazzo all'apparenza normale a compiere un crimine tanto efferato? È davvero solo l'invidia a spiegare un gesto simile?