Dopo l'inizio delle riprese della seconda stagione di True Detective e la messa online delle prime immagine del set arrivano anche le prime dichiarazioni degli attori su uno degli eventi televisivi più attesi della stagione. Vince Vaughn in particolare ha rilasciato alcune dichiarazioni sul suo personaggio e sulla serie in generale. L'attore ha esordito ammettendo che non sente la pressione di dover eguagliare le eccezionali performance di Woody Harrelson e Matthew McConaughey, protagonisti della prima stagione. L'attore elogia il lavoro dei suoi colleghi ma allo stesso tempo esalta il creatore della serie Nic Pizzolatto sostenendo che gran parte del merito va ai suoi script "questa stagione è molto differente" dice Vaughn "è una storia totalmente diversa. Il punto in comune con la precedente è l'intensità dei personaggi e la qualità del materiale". La nuova ambientazione della serie ha molto a che fare con i toni differenti per Vaughn "La prima era ambientata in Lousiana. Questa è una storia californiana nata qua e girata a Los Angeles".
Frank Semyon il personaggio interpretato dall'attore, è un uomo d'affari colluso con il crimine e coinvolto nella costruzione di un'autostrada a grande velocità, la sua ambiguità ha colpito l'attore "mi piace Frank, Nic sa costruire personaggi complessi. Guarderò lo show non perché faccio parte del cast, ma perché sono un grande fan di quanto abbiamo fatto finora".
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Vaughn ha conosciuto Pizzolatto mentre stava sviluppando una versione cinematografica della serie televisiva Agenzia Rockford, allo sceneggiatore era piaciuto il progetto ma stava già lavorando alla seconda stagione di True Detective, poi è arrivato l'invito a partecipare alla serie.
Semyon sarà un personaggio diverso da quelli che l'attore è abituato a portare sul grande schermo, Vaughn è conosciuto per commedie che spesso non hanno lasciato il segno e lui ammette "E' bello fare una cosa diversa dal solito" . Come molti hanno sottolineato anche Vince ammette che questo è un momento d'oro per la televisione, grazie anche allo sviluppo delle tv via cavo e delle nuove piattaforme come Netflix ed Amazon. "Sembra di rivivere gli inizi degli anni Settanta per attori, registi e sceneggiatori con la passibilità di fare cose importanti e questo è anche merito della televisione" conclude Vaughn.