La produttrice e regista Trudie Styler ha iniziato a girare E poi c'è Napoli, un documentario sulla vibrante città italiana e sui suoi forti contrasti. La moglie di Sting dirigerà il lungometraggio, che sarà il suo terzo film come regista, assieme ad un'impressionante squadra di collaboratori italiani che ha conosciuto nel corso degli anni.
Il direttore della fotografia è Dante Spinotti, celeberrimo DP due volte nominato all'Oscar e veterano del settore, i cui crediti includono Heat, L'ultimo dei mohicani, L.A. Confidential, The Insider e Ant-Man and the Wasp. Il montatore sarà Walter Fasano, noto per le sue collaborazioni con Luca Guadagnino, tra cui Call Me By Your Name e Suspiria.
Il documentario è prodotto da Big Sur e Mad Entertainment con Raicinema mentre la colonna sonora vedrà collaborare tanti nomi importanti, tra cui figura anche il rapper Clementino, anche se la Styler ha assicurato si "avere in serbo molte sorprese".
"Potrebbe non esserci un'altra città come Napoli. Non è senza problemi o difficoltà, ma anche nella sua oscurità è una città con una forza vitale ineguagliabile. Luce e oscurità, vita e morte: questi contrasti definiscono la città e il nostro documentario su di essa. In quanto regista di origine britannica ma residente in America, sono la definizione di outsider. Sofia Loren l'ha detto meglio: non sono italiana, sono napoletana. Napoli è una cultura a sé." Ha detto Trudie Styler a proposito del documentario.