Uno dei temi più discussi della 75ª edizione del Festival di Sanremo è stato senza dubbio il "collana-gate" che ha coinvolto il rapper Tony Effe. Durante la terza serata, infatti, gli è stato vietato di indossare una delle sue celebri collane Tiffany della collezione Hardwear, del valore di 71mila euro, poiché ritenuta una forma di pubblicità occulta dalla Rai.
Tony Effe aggira la censura con stile
Nonostante la censura, Tony Effe non ha nascosto il suo disappunto, e durante il Dopofestival ha minacciato pubblicamente di lasciare il Festival, scatenando l'attenzione sui social.
Una delle sue uscite più commentate è stata quella su Instagram, rivolta a Carlo Conti, dove ironicamente scriveva: "Se mi levano i gioielli, sali tu a cantare". Il web non ha tardato a reagire, dando vita a un acceso dibattito.
Tuttavia, nella quarta serata del Festival, il rapper ha trovato un modo ingegnoso per aggirare il divieto e riaffermare il suo stile. Sul palco, infatti, ha sfoggiato un foulard d'oro firmato Elsa Peretti per Tiffany dal valore di 50mila euro. Non solo: per aggiungere ulteriore provocazione, ha completato il look con orecchini in oro e diamanti di Alessandro Bernini, una spilla sempre di Elsa Peretti e, naturalmente, la famosa collana che era stata censurata, ma trasformata in una catena per i pantaloni.
Un chiaro messaggio che non ha voluto rinunciare alla sua immagine, rivendicando il diritto di esprimere la propria personalità anche attraverso i suoi accessori di lusso. Non contento, Tony Effe ha arricchito il suo outfit con anelli Tiffany per un totale di circa 25mila euro, concludendo un look che ha sicuramente fatto parlare di sé.
Il caso della collana non è nuovo per la Rai. Dopo la gaffe dello scorso anno, quando l'AGCOM accusò la Rai di pubblicità occulta per aver mostrato il logo delle snickers di John Travolta senza dichiararlo, ora sembra che la televisione di Stato stia cercando di stringere le maglie in materia di sponsorizzazioni, generando inevitabili polemiche.