The Last of Us 2 sta per arrivare, ma il secondo capitolo del videogioco per PlayStation 4 prodotto da Naughty Dogs potrebbe non uscire in tutti i paesi. Alcune nazioni hanno infatti imposto un ban sul prodotto.
Secondo quanto riportato anche da Comicbook, le autorità competenti di Arabia Saudita e Emirati Arabi avrebbero infatti bloccato la distribuzione di The Last of Us Part II nei rispettivi paesi al momento dell'uscita, ovvero il prossimo 19 giugno.
L'atteso sequel di The Last of Us sarà ambientato 5 anni dopo dopo quest'ultimo, e vedrà il ritorno dei due personaggi principali, Ellie (Ashley Jonson) e Joel (Troy Baker), assieme a quattro nuovi volti: Lev (Ian Alexander), Emily (Emily Swallow), Yara (Victoria Grace) e il personaggio interpretato da Laura Bailey, di cui non conosciamo ancora l'identità.
"Cinque anni dopo il loro pericoloso viaggio attraverso gli Stati Uniti post-pandemici, Ellie e Joel si sono stabiliti a Jackson, in Wyoming. Vivere in una fiorente comunità di superstiti ha consentito loro di lavorare in pace e in stabilità, nonostante la costante minaccia degli infetti e di altri superstiti ancora più disperati. A seguito di un evento violento che interrompe questa quiete, Ellie si imbarca in un viaggio senza sosta per farsi giustizia e trovare finalmente l'agognata tranquillità. Mentre cerca i responsabili, si scontra con le devastanti ripercussioni fisiche ed emotive delle sue azioni" recita la trama ufficiale del gioco.
Le ragioni per il ban non sono state rese note, né sono arrivati dei commenti in merito da parte di Sony. Il videogioco, tuttavia, vanta contenuti piuttosto maturi, come dimostra anche il rating M che gli è stato assegnato, e una certa importanza sarà data anche a tematiche LGBQT. Come nota Comicbook, questi potrebbero essere alcuni dei motivi dietro la reticenza nel distribuire il prodotto in taluni paesi.