The Last Of Us Part 2 ridefinirà il modo in cui la violenza nei videogame è vista

L'autrice di The Last Of Us Part 2 anticipa che il gioco ridefinirà il modo in cui la violenza nei videogame è vista.

The Last of Us Part 2, uno dei videogiochi più attesi dell'anno, potrebbe ridefinire il modo in cui la violenza nei videogame è vista. Il sequel, in fase di sviluppo per ben sei anni, arriverà su PlayStation 4 la prossima estate e proseguirà la lotta per la sopravvivenza di Joel ed Ellie in un universo post-apocalittico.

Vista la natura adulta del racconto, Naughty Dog ha deciso di mantenere i dettagli del racconto top secret fornendo generiche informazioni sull'epoca di ambientazione (Part 2 si svolge cinque anni dopo il videogioco originale)e sul ritorno di alcuni personaggi.

Come anticipato nell'anteprima di The Last of Us: Part 2, nel sequel rivedremo, dunque, entrambi i protagonisti, ma ci sarà un cambio di prospettiva. Secondo l'autrice Halley Gross, questo cambiamento nella prospettiva (il giocatore aderirà al punto di vista di Ellie) "aprirà la strada a una riflessione sul ciclo della violenza e su come il trauma della crescita in un ambiente così ostile e pericoloso influenzerà la diciannovenne".

Perché The Last of Us è più di un videogioco, ma una storia che ci ha contagiato il cuore

"Alla fine questa è una storia sul ciclo della violenza" spiega Halley Gross in un'intervista a GamesRadar, "ma oltre a ciò è una riflessione sugli effetti di un trauma sull'animo umano. The Last of Us 2 non è solo una storia di vendetta, ma riflette sul perché i personaggi cerchino una catarsi violenta. Ellie va alla ricerca di giustizia, ma perché? Quale è l'impatto sul suo animo, perché continua ad andare avanti?"

The Last of Us Part 2 sarà disponibile per PlayStation 4 a partire dal 29 maggio.