Alle cinque del mattino molti stanno ancora dormendo, chi è sveglio sta ancora trovando una risposta alle domande fondamentali della vita (Chi sono? Dove mi trovo?). Stefano Accorsi, invece, ha già finito il plank. Anzi, anche i push-up, gli squat e almeno cinque chilometri di corsa. Il tutto con il coach in videochiamata - anche lui sveglio, quindi - e una disciplina che neanche in caserma.
A 54 anni, l'attore è diventato il volto credibile di una nuova categoria: quella dei perennial italiani. Non è l'unico, ovviamente, ma è l'ultimo in ordine cronologico ad aver dato sfoggio del suo six-pack e a riproporre l'annosa questione: meglio l'addominale scolpito o la pancetta sexy?
Stefano Accorsi sdogana i perennial (e il six-pack)
Essere perennial oggi non vuol dire fingersi giovani, ma prendersi cura di sé con la stessa serietà con cui, una volta, si portava la 24 ore. Stefano Accorsi lo fa con equilibrio, rigore e senza mai sembrare ridicolo. E questa, nel 2025, è una rarità.
Perché l'uomo over 50 vive oggi una leggera crisi d'identità: da un lato il desiderio di abbracciare una nuova energia fisica e mentale, dall'altro il rischio di scivolare nel caricaturale. O nel cringe, per dirla con la Gen Z.
Un rischio che si è palesato con l'audio diventato virale di Raoul Bova, che ha suscitato più imbarazzo che entusiasmo. Un piccolo promemoria: sentirsi giovani è una cosa, ostinarsi a sembrare giovani a tutti i costi, è tutta un'altra storia.
Accorsi e la filosofia dell'addome zen
Allenarsi, per Accorsi, è diventato un gesto di presenza mentale. Ogni mattina, prima del primo caffè, affronta la sua routine con costanza e senza fanfare. Nessun tormentone motivazionale, nessuna flexata gratuita: solo un uomo che si prende cura di sé. Il suo coach, Antonio Saccinto, lo guida in una pratica orientata alla longevità, non all'estetica. E se poi il risultato fa esplodere i like su Instagram, ben venga.
Non è l'unico a pensarla così. Tra gli over 50 più in forma del momento ci sono anche Jude Law, Brad Pitt e David Beckham. Persino Fabrizio Corona non molla il colpo (e non perde occasione per ricordarlo ai suoi follower).

Essere perennial senza sforzarsi di esserlo

Quello che colpisce è proprio questo: Stefano Accorsi non vuole dimostrare nulla. Non gioca a fare il ragazzino, non si mette in posa. Si allena, punto. I perennial veri non sono quelli che cercano disperatamente il like, ma quelli che vivono bene il proprio tempo. Anche con una tartaruga scolpita. Ma anche senza.
Perché, diciamolo, si può essere ispirati da Accorsi senza sentirsi obbligati a fare plank alle cinque. L'importante è non cercare la giovinezza in un vocale WhatsApp fuori luogo.