Sleepers: il film è tratto da una storia vera?

Sleepers è un film tratto dal romanzo autobiografico di Lorenzo Carcaterra, tuttavia c'è molto scetticismo sul fatto che si tratti di una storia vera.

Sleepers è un film del 1996 diretto da Barry Levinson tratto dall'omonimo romanzo autobiografico di Lorenzo Carcaterra. L'autore ha affermato che il suo libro, su cui si basa il film, è una storia vera basata sulla sua infanzia, ma è realmente così? Sia il libro che il film parlano di quattro ragazzi che subiscono abusi sessuali in un riformatorio per poi vendicarsi uccidendo e mandando in galera i loro violentatori. Tuttavia c'è molto scetticismo a proposito della veridicità della storia.

Secondo la comunità legale di New York non c'è mai stato un caso simile a quello descritto nel libro e non è stato trovato alcun registro giudiziario che confermasse i fatti, Carcaterra si è sempre rifiutato di parlarne. I registri di frequenza scolastica di Lorenzo mostrano che non poteva essere in prigione per l'intero periodo da lui descritto nel romanzo e anche dal punto di vista cronologico molte date del libro sembrano fuorvianti.

David Stout, un giornalista del New York Times che ha scritto vari articoli sulla controversia, in un'intervista ha dichiarato di non essere mai riuscito a trovare nulla, pur essendosi immerso più volte nei vasti archivi del quotidiano americano, che attestasse la presunta veridicità dei fatti. Secondo Stout è molto probabile che Carcaterra abbia 'abbellito' la storia, ingigantendo i fatti per fini narrativi.

Perfino alcuni critici cinematografici espressero grossi dubbi sulla natura autobiografica del libro su cui è stato basato il film, sempre in un articolo del New York Times, di fine anni novanta, si può leggere: "L'autore Lorenzo Carcaterra confessa, con tutti gli inerenti rischi giudiziari, di aver preso parte come giornalista ad una congiura coinvolgente un magistrato e un sacerdote per far assolvere una coppia di assassini davanti ad un tribunale di New York. Meglio classificare il tutto come opera di fantasia e assegnarla al filone romanzesco della vendetta, che si diparte da Il conte di Montecristo più volte citato sulla pagina e sullo schermo."