Nuovo fronte polemico in casa Rai, dove si è acceso uno scontro a distanza tra il volto storico di Report Sigfrido Ranucci e Roberto Pacchetti, da poco nominato direttore della TGR. Al centro del contendere, la riorganizzazione delle redazioni e una dichiarazione al vetriolo di Ranucci che ha agitato le acque all'interno della tv pubblica.
Secondo Sigfrido Ranucci "nelle sedi locali pressioni dai poteri forti"

Durante una manifestazione organizzata dai giornalisti Rai contro l'accordo che prevede lo spostamento di molti cronisti dalle redazioni nazionali a quelle locali, Ranucci ha preso posizione con parole durissime. Dopo aver definito l'intesa un danno per il giornalismo d'inchiesta - "svuota programmi che hanno fatto la storia del servizio pubblico" - ha puntato il dito contro le sedi regionali della TGR.
"Io ricevo quotidianamente telefonate di colleghi che sono nelle sedi regionali che vogliono venire a Report perché là non hanno lo spazio per fare giornalismo d'inchiesta e raccontare delle notizie perché c'è il politico di turno, l'imprenditore di turno o addirittura il criminale di turno che gli impedisce facendo pressioni. A volte tutte e tre le figure coincidono in una sola", ha dichiarato. Una frase che ha scatenato un vero e proprio terremoto interno, con la reazione immediata di Pacchetti.
Roberto Pacchetti: "Parole gravi e offensive per chi lavora nella TGR"
Il direttore della testata regionale ha replicato con durezza, parlando di "profonda amarezza e incredulità". "Queste gravissime parole colpiscono una delle realtà giornalistiche più attive del servizio pubblico. Pesanti macigni scagliati ad altezza uomo contro centinaia di colleghe e colleghi", ha dichiarato Roberto Pacchetti.
Secondo il direttore, affermazioni del genere, oltre a essere prive di riscontri, rischiano di "danneggiare il giornalismo tutto, non solo quello regionale". Poi il rimprovero diretto a Ranucci: "Invito Ranucci a seguire meglio i nostri TG regionali e le nostre rubriche". La polemica sembra solo all'inizio.