Nome noto nell'industria del cinema indipendente americano, Stacey Sher è approdata a Locarno per ritirare il premio alla carriera riservato ai produttori, il Raimondo Rezzonico Award, e tra un'intervista e l'altra si è lasciata sfuggire un'allusione al misteriosi motivi della cancellazione di The Movie Critic, che avrebbe dovuto essere il decimo e ultimo film da regista di Quentin Tarantino prima che lui cambiasse idea, abbandonando il progetto.
Tra i crediti produttivi di Stacey Sher c'è, per l'appunto, un cult come Pulp Fiction (1994), ma anche titoli popolarissimi quali Get Shorty (1995), Matilda (1996), Gattaca (1997), e Out of Sight (1998). Ha anche prodotto serie come Reno 911! e Mrs. America (2020). Nel 2021, ha prodotto la 93° cerimonia di consegna degli Academy Awards insieme a Steven Soderbergh.
Nominata due volte all'Oscar per il miglior film con Erin Brockovich e Django Unchained, di recente Stacey Sher ha lavorato al film biografico su Aretha Franklin, Respect, e sul vituperato film d'esordio da regista di Chris Pine, Poolman. Ma è su Quentin Tarantino, e sul suo repentino cambio di programma sul finale di carriera che si sono concentrate le domande dei media.
Interrogata sul perché Tarantino ha cancellato The Movie Critic, Stacey Sher ha risposto: "Se vi dicessi il motivo, mi ucciderebbe". La produttrice prosegue esclamando: "Potrei dirvi un sacco di cose, ma non lo farò".
Sher si "sbottona" solo quando le viene chiesto se in futuro vedremo il progetto The Movie Critic in altra forma, magari letteraria e dice: "Forse. Ho amato la novellizzazione di C'era una volta a... Hollywood. Ha iniziato a scriverlo originariamente come romanzo mentre stavamo lavorando su Django Unchained quindi... chi lo sa. È un grande scrittore e regista che ascolta le sue muse. Funziona bene per lui e quelli di noi che lo amano lo indovineranno mai cosa gli passa per la mente".
Il rapporto con lo streaming
Dopo aver parlato dell'"innamoramento" che deve scattare prima di decidere di concentrarsi su un progetto, Stacey Sher ha affrontato anche il tema dello streaming e del motivo per cui non ha mai lavorato con una piattaforma. Ecco la sua spiegazione:
"Ho accettato un lavoro presso una grande azienda di videogiochi per tre anni quando i miei figli avevano un'età per cui non potevo viaggiare molto. Poi sono tornata a fare la produttrice con il film Respect di Aretha Franklin e poi ho realizzato Mrs. America. Quindi ero in ritardo per lo streaming. Sto sviluppando alcune cose per lo streaming con 20th Century. È molto divertente. Viviamo in un momento emozionante in cui la narrazione trova il luogo in cui la storia deve essere raccontata.".