Il regista Quentin Tarantino è tornato a parlare della sua carriera durante una recente ospitata al podcast The Church of Tarantino. Come sempre diretto e senza peli sulla lingua, il cineasta ha spiegato quali dei suoi film considera i più rappresentativi e quale, secondo lui, resterà il suo capolavoro assoluto.
Il capolavoro di Tarantino
Rispondendo alla domanda sul suo miglior lavoro, Tarantino ha chiarito senza esitazioni: "Bastardi senza gloria è il miglior film che abbia mai fatto". Nella stessa occasione ha aggiunto che C'era una volta a Hollywood resta il suo preferito a livello personale, mentre Kill Bill rappresenta il film "più tarantiniano", nato dalla sua immaginazione e dalle sue ossessioni artistiche.

Questa dichiarazione mette fine a una lunga teoria dei fan: la battuta finale del tenente Aldo Raine (Brad Pitt) - "penso che questo potrebbe essere il mio capolavoro" - non sarebbe solo una battuta ironica, ma una vera e propria ammissione del regista nascosta in piena vista.
Il regista ha sempre amato inserire nei suoi film momenti meta-cinematografici e autoreferenziali. La battuta di Aldo Raine, alla luce delle sue parole, diventa un'autocertificazione del valore che Tarantino attribuisce a Bastardi senza gloria. Il film, uscito nel 2009 e con un cast corale guidato da Brad Pitt e Christoph Waltz, rimane uno dei suoi titoli più amati e riconosciuti anche dalla critica.
Il ruolo di Luc Besson nella genesi di Inglorious Basterds
Durante un evento londinese organizzato dalla BAFTA, nel 2019, Quentin Tarantino ha rivelato che i piani per il suo capolavoro erano leggermente diversi. Bastardi senza gloria doveva infatti essere una miniserie di 6 ore, ma è stato proprio Luc Besson, nel corso di una cena, a fargli cambiare idea.
Cosa gli ha detto il regista francese di così convincente? "Tu sei uno delle poche persone che fa film che mi spinge a uscire di casa per vedere i tuoi lavori e mi stai dicendo che devo aspettare cinque anni prima che accada di nuovo?".
Dopo quelle parole, Tarantino ha fatto dietro front e ha trasformato Bastardi senza gloria nel film che oggi lo rende più orgoglioso.
I primi film da "novellino"
Interessante notare che Tarantino non ha incluso tra i suoi preferiti i titoli che lo hanno reso celebre negli anni '90. Né Pulp Fiction né Reservoir Dogs vengono menzionati come i suoi film migliori. Lo stesso regista ammette che in quelle opere ci fossero molti errori da principiante: "In entrambi i film c'è roba amatoriale, perché non sapevo cosa diavolo stessi facendo. Ora sono un professionista, all'epoca ero solo un novellino". Nonostante ciò, Tarantino ha riconosciuto che quei lavori hanno avuto un impatto enorme e rimangono fondamentali per la sua carriera.

Bastardi senza gloria continua a essere celebrato anche a distanza di anni. Il New York Times lo ha posizionato al 14° posto nella classifica dei 100 migliori film del XXI secolo, il piazzamento più alto tra le opere del regista. Nella stessa lista figurano anche C'era una volta a Hollywood (44° posto) e Kill Bill: Volume 1 (61°).
Molti critici e spettatori, tuttavia, continuano a ritenere Pulp Fiction il vero punto di svolta della carriera del regista, grazie alla Palma d'Oro vinta a Cannes e all'enorme influenza che il film ha esercitato sul cinema contemporaneo. Anche Jackie Brown, accolto inizialmente con pareri contrastanti, viene oggi rivalutato come una delle opere più mature e raffinate di Tarantino.